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La Tecnologia Di Tesla E Il Potere Delle Piramidi
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La tecnologia di tesla e il potere delle piramidi

Il Dr. Nikola Tesla ha riscoperto quello di cui erano a conoscenza gli antichi costruttori delle piramidi: piramidi, obelischi e pietre erette generano un flusso costante di ioni negativi, utilizzabili per migliorare gli ecosistemi e rinverdire i paraggi circostanti.

Nikola Tesla (1856-1943) รจ stato con tutta probabilitร  il massimo, pressochรฉ insuperabile inventore nei campi dellโ€™elettricitร  e del magnetismo. Nel 1977, in occasione delle Celebrazioni per il centoventesimo anniversario della sua nascita,

organizzate dallโ€™Accademia Yugoslava delle Arti e delle Scienze, la casa editrice ล kolska knjiga di Zagabria ha pubblicato Le mie invenzioni, lโ€™autobiografia di Tesla, libro nel quale lโ€™inventore descrive (fra lโ€™altro) la concezione originaria e lo scopo della costruzione della Wardenclyffe Tower a Long Island, che per vari motivi non venne mai ultimata nรฉ resa operativa. Segue uno stralcio del capitolo cinque del libro.

Un giorno, mentre girovagavo in montagna, cercai riparo da unโ€™imminente tempesta. In cielo si addensarono grevi nubi, tuttavia in qualche modo la pioggia tardava a cadere sino quando, allโ€™improvviso, vi fu il bagliore di un fulmine e, pochi momenti dopo, si scatenรฒ un diluvio. Lโ€™osservazione di questo fatto mi indusse a meditare. Risultava evidente che i due fenomeni erano strettamente correlati da un rapporto di causa-effetto e, dopo una breve riflessione, giunsi alla conclusione che lโ€™energia elettrica implicata nella precipitazione dellโ€™acqua era irrilevante, essendo la funzione del fulmine assai simile a quella di un sensibile innesco. Vi era la possibilitร  di conseguire fantastici traguardi. Se riuscissimo a produrre effetti elettrici della qualitร  richiesta, sarebbe possibile trasformare lโ€™intero pianeta e le condizioni di esistenza su di esso. Il sole fa evaporare lโ€™acqua degli oceani e i venti la trasportano in regioni lontane, dove permane in uno stato di delicatissimo equilibrio. Se avessimo la facoltร  di capovolgerlo dove e quando desiderato, questo imponente flusso di sostentamento della vita potrebbe essere controllato a piacimento. Potremmo irrigare aridi deserti, creare laghi e fiumi nonchรฉ fornire forza motrice in quantitร  illimitata. Questo sarebbe il modo piรน efficiente di sfruttare il sole per utilizzi da parte degli esseri umani. Il coronamento di tale obiettivo dipendeva dalla nostra capacitร  di sviluppare forze elettriche del medesimo ordine di quelle presenti in natura.

[Il grassetto รจ aggiunto.]

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Sembrava unโ€™impresa disperata, tuttavia decisi di provarci e appena di ritorno negli Stati Uniti, nellโ€™estate del 1892โ€ฆsi diede inizio a un lavoro per me ancor piรน allettante, in quanto un mezzo dello stesso tipo era necessario per la riuscita trasmissione di energia senza lโ€™uso di fili.

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Lโ€™ingegneria della pioggia di Tesla

Il Dr. Nikola Tesla intuรฌ con chiarezza che lโ€™acqua รจ vita, elemento essenziale di origine e sviluppo della vita sul pianeta Terra. Nelle zone aride le forme di vita sono alquanto rare. Solo lโ€™acqua รจ capace di rendere verde il deserto. Tesla intendeva fabbricare un dispositivo che creasse fulmini e in tal modo generasse pioggia, che a sua volta avrebbe determinato un clima favorevole nelle aree desertiche.

Il fulmine รจ un fenomeno di scarica elettrica, la cui percepibile manifestazione acustica รจ il tuono. Ancora oggi gli scienziati sono intenti a cercare di comprendere e spiegare determinati fenomeni correlati ai fulmini.

I processi di condensazione nellโ€™atmosfera inducono lโ€™accumulo di elettricitร  nelle nubi. La polarizzazione delle cariche allโ€™interno delle nubi temporalesche determina un aumento del potenziale elettrico fra determinate parti, il che ha come esito una scarica elettrica. Le scariche elettriche possono manifestarsi allโ€™interno di una nube, fra due nubi oppure fra una nube e il suolo. Questโ€™ultimo caso รจ quello che ci interessa, un gigantesco cortocircuito fra il cielo e la terra.

Nel 1750 Benjamin Franklin scoprรฌ che lโ€™elettricitร  non รจ uniformemente distribuita su tutti gli elementi della superficie di un conduttore (salvo che nel caso di una sfera); la sua distribuzione dipende dal grado di curvatura degli elementi della superficie considerata. In linea generale, la densitร  di carica piรน elevata รจ situata sui bordi, sulle parti sporgenti e acuminate piuttosto che su quelle tonde e piane. A livello statistico il fulmine colpisce seguendo il percorso maggiormente conduttivo, vale a dire quello con la piรน elevata densitร  di carica. Nel corso dei suoi esperimenti Franklin scoprรฌ che quanto piรน acuminato e conduttivo era il parafulmine, tanto piรน facile risultava attrarre un fulmine nel corso di una tempesta elettrica. Questo รจ il motivo per cui egli progettรฒ il suo parafulmine con la punta laminata dโ€™oro.

Ad ogni modo, da allora imperversa il dibattito sullโ€™eventualitร  che i parafulmini debbano avere un puntale sferico oppure acuminato. Nel 1892 Nikola Tesla predisse che lโ€™antenna da parafulmine ideale โ€“ ricevitore ed emettitore di fulmini โ€“ doveva avere una punta arrotondata, non aguzza. Nel 1918 gli venne assegnato il brevetto USA nr. 1.266.175 per il progetto di un dispositivo di protezione dai fulmini in virtรน di una pecca della teoria di Franklin: lโ€™asta acuminata ionizza lโ€™aria circostante, rendendo questโ€™ultima conduttiva ed elevando in tal modo la probabilitร  di un fulmine. Un documento dal titolo โ€œLightning Rod Improvement Studiesโ€ di C. B. Moore et al., pubblicato nel maggio 2000 sul Journal of Applied Meteorology, va a ulteriore conferma della teoria di Tesla ().

Quindi mentre Franklin inventava il parafulmine, la soluzione tecnica per attirare fulmini naturali dalle nubi, Tesla si proponeva di approntare un dispositivo che generasse fulmini in aree desertiche prive di copertura nuvolosa e in tal modo provocare precipitazioni.

Nel tunnel di scarica di un fulmine naturale la temperatura รจ pari a circa 30.000ยฐC, la carica elettrica raggiunge 40 MV e la corrente elettrica si aggira attorno ai 110 kA. Si stima che lโ€™energia di un fulmine corrisponda a circa 40MWh. Si presumeva che la Wardenclyffe Tower di Tesla impiegasse un trasformatore per creare alta tensione e, invece di fulmini naturali, producesse scarica ionica senza fiamma ad alta energia. Come base di questo congegno Tesla prefigurava una piramide a otto facce con un emisfero sulla cima. Per quale motivo?

Lo scienziato sosteneva che la Terra รจ unโ€™armatura di condensatore sferica, mentre la ionosfera rappresenta lโ€™altra armatura. Recenti misurazioni hanno determinato che la differenza di tensione fra la Terra e la ionosfera รจ pari a 400.000 volt. Le linee di forza della carica elettrica piรน i campi provenienti dal Sole agiscono verticalmente sui lati della piramide. Equipotenziali magnetici manifestano una grande densitร  del campo magnetico in cima o al vertice della piramide. La tensione del campo elettrico aumenta di 100 V/m in concomitanza con lโ€™altezza. Il campo negativo terrestre raggiunge la massima intensitร  e densitร  in corrispondenza del vertice della piramide. Alla sommitร  della Piramide di Cheope (altrimenti nota come la Grande Piramide o Piramide di Khufu) vi รจ una tensione pari a 14.600 V. (Vedere fig. 1).

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Figura 1: Lโ€™effetto della Piramide di Cheope sulla densitร  dei campi elettrici e magnetici.

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La Piramide di Cheope dispone di una propria capacitร  elettrica, la prerogativa di accumulare un certo quantitativo di carica elettrica. Se sulla piramide converge troppa carica elettrica, quella in eccedenza si scarica presso la sommitร . Secondo alcune voci, in origine il vertice della Piramide di Cheope consisteva in un pyramidion in oro massiccio โ€“ un eccellente conduttore.

La tensione alla sommitร  della struttura dipende esclusivamente dallโ€™altezza, e questo รจ il motivo per cui Tesla predispose una torre, una struttura che si elevava in altezza; optรฒ per una forma piramidale a otto lati, ma poteva essere una piramide a quatto lati, una con innumerevoli lati, un cono, la tensione sarebbe stata la medesima in ogni caso. La forma simmetrica della struttura ne avrebbe accresciuto la stabilitร  statica e la resistenza a fenomeni sismici.

Per quale motivo Tesla fabbricรฒ una sfera, di ventuno metri di diametro, sulla cima della torre piramidale? Cosa si realizzรฒ con tale iniziativa? Il fatto che la sfera fosse priva di punte comportava che la tensione si sarebbe distribuita in modo uniforme sulla sua intera superficie. La tensione scaricata dal vertice della piramide sarebbe stata acquisita dalla sfera, aumentando in tal modo la capacitร  elettrica complessiva dellโ€™intera torre. Invece di verificarsi presso un punto alla sommitร  della piramide, la scarica si sarebbe prodotta presso numerosi punti su tutta la superficie della sfera. La conclusione รจ che aggiungendo la sfera al vertice della piramide, la capacitร  elettrica del dispositivo sarebbe risultata accresciuta, il che avrebbe aumentato la possibilitร  di generare fulmini di gran lunga piรน potenti.

La Wardenclyffe Tower di Tesla fu progettata per elettrificare lโ€™atmosfera in un baleno e produrre un temporale accompagnato da pioggia, nonchรฉ per fungere da mezzo per una comunicazione senza fili su scala mondiale. Per nostra grande disdetta, la torre non venne mai ultimata; fu smantellata nel corso della Prima Guerra Mondiale. Tesla non ebbe mai occasione di effettuare gli esperimenti che aveva pianificato a Long Island, nรฉ di applicare lโ€™ingegneria della pioggia in condizioni desertiche.

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Ioni negativi ed effetti benefici connessi

Come funzionano i dispositivi dโ€™avanguardia per il condizionamento dellโ€™aria? Regolano umiditร  e temperatura dellโ€™aria e, inoltre, generano ioni negativi. Lโ€™influsso degli ioni negativi sulla salute umana รจ noto da una sessantina dโ€™anni, accompagnato da una grande mole di ricerche scientifiche.

Nellโ€™organismo umano sono costantemente in atto processi biochimici di ossidazione e riduzione, il che richiede che ioni caricati negativamente funzionino in modo appropriato. Tutti gli esseri viventi ricevono dallโ€™aria ioni caricati negativamente, attraverso la cute e gli organi respiratori. Quando in un locale vi sono ioni negativi a sufficienza, ne consegue un incremento del contenuto di ossigeno nel sangue e la normalizzazione del battito cardiaco, accelerando in tal modo lโ€™eliminazione delle tossine. Grazie a un migliore afflusso di sangue al cervello, la concentrazione e altre facoltร  mentali ne risultano rafforzate, le conseguenze dello stress vengono neutralizzate mentre tensione e mal di testa leniti. Gli ioni negativi si legano con le tossine dellโ€™organismo, vale a dire che fungono da antiossidanti, prevenendo in tal modo lo sviluppo di malattie degenerative.

In natura la condizione piรน favorevole per la ionizzazione dellโ€™aria si presenta dopo temporali, acquazzoni e rovesci, quando si verificano le scariche in atmosfera, ovvero quando nellโ€™aria la quantitร  di ioni negativi รจ significativamente superiore a quella di ioni positivi. Accresciute concentrazioni di ioni di ossigeno negativi sono riscontrabili anche nei pressi delle cascate, nelle foreste di pini, in montagna, lungo la riva del mare e anche nelle caverne (il che ha dato origine alla speleoterapia; ).

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Le piramidi come generatori di ioni negativi

Qual era la funzione delle piramidi? Produrre fulmini? Niente affatto. Le piramidi hanno funzionato per millenni, e continuano a farlo, come generatori di ioni negativi. Allo scopo di ionizzare costantemente lโ€™aria circostante, le piramidi dovevano essere collegate a una fonte permanente di ioni negativi. Come si รจ ottenuto tale scopo? Dove si trovano le linee โ€˜elettricheโ€™ che conducono alle piramidi?

La Piana di Giza nasconde acque sotterranee in abbondanza. Grossi fiumi sotterranei che scorrono attorno alle piramidi sono zeppi di ioni negativi e, tramite lโ€™effetto piezoelettrico, โ€˜traspondonoโ€™ questi ioni a ciascuna piramide, la quale quindi li accumula e scarica lโ€™eccedenza presso la sommitร . Tutte le piramidi della piana sono costruite con pietra a elevato contenuto di cristallo, in grado di legare le cariche elettriche derivanti dallโ€™acqua quando questa, nel sottosuolo, esercita una pressione meccanica contro il cristallo stesso. Se esponiamo il cristallo a deformazione meccanica, cariche elettriche orientate compaiono in superficie โ€“ fenomeno noto come effetto piezoelettrico. Il cristallo rappresenta il convertitore di energia meccanica in energia elettrica. In virtรน del costante processo di carica e scarica della piramide, che viene caricata elettricamente dai fiumi sotterranei, la piramide stessa si contrae e si espande, determinando continui microterremoti.

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Obelischi, chiese e moschee come ionizzatori

Gli obelischi funzionano in base a un identico principio. Sono pilastri fatti di pietra cristallina con un pyramidion in oro, argento o rame posto sulla sommitร , e sono siti al di sopra di acque sotterranee. Un obelisco รจ di fatto uno ionizzatore dโ€™aria.

Il succitato principio รจ stato applicato ad antiche chiese e moschee, costruite utilizzando pietra dallโ€™elevato contenuto cristallino. Campanili e cupole di chiese e moschee erano in massima parte fatte di rame, argento od oro, e quasi tutte queste antiche costruzioni venivano situate al di sopra di corsi dโ€™acqua sotterranei โ€“ fonti naturali di ioni negativi. Anche allโ€™interno di queste chiese e moschee รจ avvertibile una proficua ionizzazione negativa.

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Figura 2: Menhir bosniaci

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Menhir come ionizzatori

I megaliti presenti in tutto il mondo rappresentano la forma piรน primitiva di ionizzatori. Questi menhir sono fatti di materiale cristallino e sono situati al di sopra di corsi dโ€™acqua sotterranei, tuttavia non presentano il vertice aguzzo in materiale conduttivo e quindi la loro prerogativa di ionizzazione dellโ€™aria ha una potenza inferiore, carenza risolta erigendo un consistente quantitativo di megaliti in determinate aree, il che ha incrementato la potenza complessiva.

I menhir bosniaci (figure 2 e 3) appartengono a tale gruppo, singolari e monumentali blocchi di pietra ampiamente diffusi sul territorio della Bosnia-Erzegovina, zone meridionali della Croazia, Montenegro occidentale e Serbia sud-occidentale. I menhir sono simboli di una comune usanza nazionale, e in quanto pietre tombali sono una traccia della cultura medievale di quelle regioni. Ad ogni modo, sono lโ€™ereditร  e il tesoro autoctono di unโ€™antica civiltร  di cui storici e archeologi ignorano tuttora identitร  e cornice temporale (vedere figura 3).

Dubravco Lovrenović, PhD, membro della Commissione per la Tutela dei Monumenti Nazionali della Bosnia-Erzegovina, stima che solo in tale nazione esistano oltre 100.000 menhir; anche se questi solitamente sono sparpagliati e molti di essi sono stati spostati, mentre i tumuli annessi sono stati ricostruiti varie volte, le pietre sono disposte secondo striscie o linee, la cui direzione รจ quasi invariabilmente da sud verso nord.

Si stima che in realtร  i menhir siano di gran lunga piรน numerosi di quelli bosniaci registrati a livello ufficiale. Molti di essi sono andati persi, sono stati distrutti, utilizzati per altre costruzioni o semplicemente non localizzati.

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Figura 3: Posizione e densitร  dei menhir bosniaci

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Tunnel e caverne come fonti di ioni negativi

Laddove obelischi e menhir bosniaci hanno un effetto esclusivamente esterno, una ionizzazione proficua รจ avvertibile allโ€™interno degli spazi vuoti di una chiesa, moschea o piramide.

A parte i corsi dโ€™acqua sotterranei, la piramide utilizza unโ€™ulteriore fonte di ioni negativi: una caverna naturale, che intensifica il benefico effetto di ionizzazione della piramide stessa.

La Piramide di Cheope include una caverna (denominata โ€œil Grottoโ€), situata alla sua base racchiusa nel granito, mentre la Piramide del Sole di Teotihuacan, in Messico, fu eretta sopra una caverna scoperta solo nel 1970. Qualsiasi piramide che non contenga una caverna รจ collegata, tramite un tunnel, a una caverna distante. I tunnel al di sotto delle piramidi svolgono la funzione di caverne โ€œartificialiโ€; trascorrervi del tempo รจ assai salutare.

Gli esiti di misurazioni radar sulla Piana di Giza, effettuate dai geofisici egiziani Abbas Mohamed Abbas, El-said A. El-Sayed, Fathy A. Shaaban e Tarek Abdel-Hafez, sono stati pubblicati sul Journal of Geophysics dellโ€™Egyptian National Research Institute of Astronomy and Geophysics NRIAG (edizione speciale 2006, pp. 1-16; vedere documento).

A trecentocinquanta metri dalla Piramide di Cheope, in direzione sud-est, i geofisici egiziani hanno registrato il segnale di un potenziale tunnel. I valori dielettrici delle strutture sotterranee sono riportati in figura 4 (derivati dal documento di cui sopra, p. 13).

La capacitร  elettrica (C) di un conduttore che sia collocato nellโ€™isolatore della costante dielettrica (ε) รจ: C = εC0, dove C0 rappresenta la sua capacitร  nel vuoto. Quanto piรน grande รจ la costante dielettrica del materiale, tanto piรน grande la capacitร  del condensatore. Con un vuoto, ε = 1; con lโ€™idrogeno, ε = 1.2; con lโ€™ossigeno, ε = 1.5; con il silicio, ε = 4.5; con il calcare, ε = 4-8; con lโ€™acqua, ε = 81. Quanta piรน umiditร  รจ presente nel tunnel (ε1), tante piรน cariche elettriche puรฒ accumulare lโ€™aria. Onde evitare che il calcare assorbisse tutte queste cariche negative dalla Piana di Giza (ε2), gli originari costruttori del complesso delle piramidi โ€œisolaronoโ€ il tunnel con pietre (ε3) inserite nelle pareti del tunnel.

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Figura 4: Questo schema illustra la possibile presenza di pozzi nelle aree esaminate sulla Piana di Giza

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Nella figura 4 (sopra) : pozzo riempito con materiali conduttivi

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ε1

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costante dielettrica relativa dei materiali di riempimento del pozzo

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ε2:

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costante dielettrica relativa del calcare della piana della piramide di Giza

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costante dielettrica relativa delle pietre di rinforzo

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Piramidi egizie e bosniache come giganteschi oscillatori

I geofisici russi O. B. Khavroshkin, PhD, e V. V. Tsyplakov, PhD, in forza allo Schmidt Institute of Physics of the Earth di Mosca, da molti anni analizzano microterremoti sulla superficie delle piramidi e hanno elaborato numerose teorie sulle loro cause. Gli studiosi hanno effettuato misurazioni dei rumori sismici su una sessantina di piramidi egizie (); li ho incontrati nellโ€™agosto 2007, allorquando stavano effettuando misurazioni sulle piramidi bosniache.

Ai piedi del lato sud della Piramide Piegata di Sneferu, i geofisici hanno registrato unโ€™armonica piรน forte del microterremoto di 17 Hz, che rientra nella gamma degli infrasuoni (0Hz-20Hz) e non รจ percepibile dallโ€™orecchio umano (figura 5).

Come possiamo spiegare la ragione di questo continuo microterremoto? La centrale idroelettrica di Aswan dista allโ€™incirca 700 chilometri ed รจ difficile credere che la subarmonica registrata (F0 = 50 Hz / 3 = 16.67 Hz) derivi da generatori elettrici. Come ipotizzato dai geofisici, esiste forse la possibilitร  che la Piramide Piegata di Sneferu sia in realtร  una stazione radio che capta un segnale dalla pulsar PSR 1913+16, che ha una frequenza pari a 16.95 Hz? (Vedere, ad esempio, http://www.cprm.gov.br/331GC/1184057.html.)

Siamo in grado di osservare che le piramidi egizie sono strumenti musicali accordati su frequenze di tono diverse (figure 5, 6 e 7); nelle piramidi bosniache riscontriamo il medesimo fenomeno (figure 8, 9 e 10).

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Figura 5: Spettro del rumore sismico ai piedi del lato sud della Piramide Piegata di Sneferu, nella regione del Dahshur, Egitto

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Figura 6: Spettro del rumore sismico proveniente dalla Piramide Rossa a Dahshur

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Figura 7: Spettro del rumore sismico proveniente dalla Piramide di Micerino a Giza

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Figura 8: Spettro del rumore sismico ai piedi della Piramide del Sole, in Bosnia, f 0 = 81 Hz

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Figura 9: Spettro del rumore sismico proveniente dalla sommitร  della Piramide del Sole, in Bosnia, f = 83 Hz, 132 Hz, 147 Hz e 165 Hz

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Figura 10: Spettro del rumore sismico ai piedi del Tempio della Terra, in Bosnia, f = 13 Hz

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Regolazione automatica del funzionamento delle piramidi

In base alle tabelle dei rumori sismici stilate dai geofisici russi, possiamo osservare che ciascuna struttura di forma piramidale presenta caratteristiche di frequenza differenti. Questo aspetto รจ del tutto logico, in quanto non esistono due piramidi che presentino dimensioni, materiali di costruzione o strutture sotterranee uguali.

Risulta chiaro che ciascuna piramide concentra onde sismiche sfruttando una o piรน frequenze risonanti. A seconda dellโ€™elettricitร  atmosferica, la piramide modifica la quantitร  di cariche negative che assorbe da caverne, gallerie e acque sotterranee, rilasciandole nellโ€™atmosfera; quindi, in virtรน dellโ€™effetto piezoelettrico, anche ampiezze e frequenze dei microterremoti subiscono lievi modifiche.

La corrente elettrica inizierร  a fluire fra due elementi con carica diversa e la sua intensitร  dipenderร  dalla differenza di potenziale degli elementi stessi. Piรน elevata la tensione, piรน intensa la corrente, e viceversa. In condizioni piรน soleggiate lโ€™aria รจ piรน ricca di cariche positive, quindi, per neutralizzarle, la piramide attrae piรน ioni negativi da caverne, gallerie e acque sotterranee. Dopo la pioggia, la differenza di potenziale รจ inferiore e la pressione elettrica piรน debole, quindi la piramide riduce lโ€™intensitร  della ionizzazione.

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Compendio

Una piramide cristallina, unitamente ai relativi fiumi, caverne e tunnel sotterranei, agisce come un generatore di utili ioni negativi, dotato della facoltร  di regolazione automatica dellโ€™intensitร .

Nel 1892 il Dr. Nikola Tesla ebbe lโ€™idea di realizzare una macchina per la produzione di pioggia che avrebbe creato condizioni favorevoli alla vita in alcune regioni. Si presumeva che tale macchina funzionasse in base al principio di una forte ionizzazione dellโ€™atmosfera, pressochรฉ istantanea.

Mentre lโ€™idea di Tesla era quella di ionizzare lโ€™atmosfera tramite scariche elettriche, gli originari costruttori delle piramidi possedevano una tecnologia in grado di ionizzare lโ€™atmosfera in modo meno potente, ma

continuo e quasi impercettibile. A migliaia dโ€™anni dalla loro costruzione, le piramidi bosniache funzionano ancora in modo eccellente. Sono ricoperte dalla vegetazione e il territorio circostante รจ caratterizzato da verdi vallate con abbondanza di benefiche cariche negative provenienti da sotto le piramidi. La costante ionizzazione dellโ€™atmosfera preserva gli ecosistemi locali. Lโ€™intera Valle delle Piramidi di Bosnia ospita una rete di tunnel e fiumi sotterranei, come confermato da numerose falde di acqua freatica.

Il fatto che attualmente le piramidi egizie si trovino in un ambiente desertico, privo di vegetazione, mi induce a concludere che non stiano funzionando a dovere; si deve essere verificata qualche avaria nel sistema.

Forse i tunnel sotterranei sono crollati; forse qualcuno ne ha deliberatamente chiusi alcuni, ostruendo in tal modo il flusso di ioni negativi; forse alcune sorgenti sotterranee dโ€™acqua si sono prosciugate o una grande alluvione ne ha provocato una deviazione dei flussi. Il mistero permane.

A distanza di novantadue anni ricordiamo la torre di Tesla, con la sua forma piramidale e la sfera posta sulla sommitร . Tesla si trovava nella fase iniziale della ricerca relativa a una tecnologia che forse era giร  stata elaborata e utilizzata da antichi costruttori delle piramidi. Confidiamo che il retaggio scientifico di questo genio dimenticato, Nikola Tesla, ispiri alcuni ricercatori a realizzare la sua idea per risolvere il mistero delle piramidi di tutto il mondo. ∞

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Lโ€™autore:

Hrvoje Zujić รจ nato nel 1970 a Osijek, in Croazia. Laureato in Ingegneria Elettronica, รจ un ingegnere abilitato alla progettazione e al controllo di installazioni elettriche. Dal 1998 รจ membro del gruppo di ingegneri elettrici in forza allโ€™Associazione Croata degli Architetti e Ingegneri Edili (http://www.hkaig.hr). Da un quindicennio svolge ricerche su radiazioni geopatiche, bioenergia, biofisica, elettronica biomedica e polycontrast interference photography. Hrvoje รจ un esperto di piramidi nonchรฉ ricercatore nelle aree di confine della scienza; รจ coautore (assieme a Vilim Kanjski) di the Secrets of the Pyramids Revealed (ISBN 978-953-244-047-8). Per contatti via email: hrvoje.zujic@gmail.com. Visitate il suo indirizzo SCRIBD presso http://www.scribd.com/hrvojezujic.

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