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agopuntura
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L’Ayashi no Michi, traducibile come “La via della guarigione”, è una tecnica di agopuntura senza aghi

L’Ayashi no Michi, traducibile come “La via della guarigione”, è una tecnica di agopuntura senza aghi

PRODROMO: Il mio Maestro di vita e agopuntore curava e mi curava con gli aghi perche’ lui praticava l’agopuntura cinese tradizionale. Era italiano ma si definiva Cinese. Amava la Cina e per 16 anni tutte le estati andava in Cina per aumentare le sue conoscenze su questa arte antica e incredibile.
I suoi aghi non mi hanno mai fatto paura perche’ percepivo l’amore che metteva nel curare e poi perche’ il suo tocco era deciso ma delicato.  Era una persona umana, colta, saggia, esperta e integra. Lo ricordo sempre con grande affetto e gratitudine e faccio tesoro di quello che mi ha insegnato

Allora perche’ scrivo questo articolo sull’agopuntura senza aghi?

perche’ vorrei che fosse un primo step per le persone,  per i bambini che hanno paura degli aghi

*
Allora iniziamo:

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“L’Ayashi no Michi”, traducibile come “La via della guarigione”, è una tecnica giapponese che integra principi della medicina tradizionale cinese, in particolare ispirandosi al “Ling Shu” e allo “Shang Han Lun”. Questo metodo si distingue per l’uso di tecniche di agopuntura senza aghi, adattate alle esigenze individuali dei pazienti che hanno paura degli aghi, con un approccio delicato e non invasivo .

Una componente fondamentale dell'”Ayashi no Michi “è la pratica meditativa, che mira ad aumentare la sensibilità delle mani del praticante. Questa maggiore sensibilità consente di individuare e trattare con precisione i punti energetici del corpo, facilitando il riequilibrio dell’energia vitale senza l’uso di aghi.

Sebbene l’Ayashi no Michi non sia ampiamente documentato nelle fonti disponibili, esistono tecniche simili che combinano agopuntura senza aghi e meditazione.

il Jin Shin Jyutsu è un’antica pratica giapponese che mira a riportare armonia ed energia vitale al corpo attraverso la stimolazione di punti specifici sulle mani, senza l’uso di aghi.

Queste tecniche condividono l’obiettivo di promuovere il benessere attraverso metodi non invasivi, enfatizzando l’importanza della sensibilità e della consapevolezza del praticante nel processo di guarigione.

QUESTA TECNICA SI ISPIRA A

Ling Shu (靈樞) – “Il Perno Spirituale”
È una delle due parti principali del classico cinese di medicina tradizionale chiamato Huangdi Neijing (“Classico Interno dell’Imperatore Giallo”), un testo fondamentale scritto circa nel III secolo a.C.
Il “Ling Shu” si focalizza principalmente sull’agopuntura e sui meridiani energetici (jingluo) del corpo umano.
Descrive dettagliatamente i canali energetici e i punti di agopuntura.
Spiega il funzionamento dell’energia vitale (qi) nel corpo e come l’agopuntura può riequilibrarla per trattare varie malattie. Include approfondimenti su tecniche di agopuntura, strumenti utilizzati e indicazioni sui trattamenti in base alle stagioni, all’età e allo stato del paziente.
È considerato il fondamento teorico per molte delle pratiche moderne di agopuntura e digitopressione.

Shang Han Lun (傷寒論) – “Trattato sui Danni da Freddo”
È un altro testo classico della medicina cinese, scritto da Zhang Zhongjing, un medico del II secolo d.C.
Il “Shang Han Lun” descrive un sistema diagnostico e terapeutico basato sui sei strati (Liu Jing) di penetrazione della malattia nel corpo causata da agenti esterni, come il freddo.
Si concentra sulle malattie febbrili causate dal freddo e sul loro trattamento con erbe medicinali.
Suddivide i disturbi in sei livelli di profondità: Taiyang, Yangming, Shaoyang, Taiyin, Shaoyin, Jueyin, indicando come l’energia patologica penetra nel corpo.
Ogni livello corrisponde a sintomi specifici e a terapie erboristiche mirate.
È considerato il testo di riferimento per la teoria dei sei strati e la medicina erboristica cinese. È una guida clinica per trattare malattie esterne e interne.

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Come agisce l’agopuntura senza aghi?

Sensibilità energetica del praticante: Il praticante sviluppa, attraverso la meditazione e l’allenamento, una sensibilità manuale che gli permette di “percepire” i flussi di energia (qi) e i blocchi nei meridiani del paziente. Si usano tecniche come il tocco leggero, la pressione delicata o l’uso di strumenti (come piccole bacchette, magneti o impulsi elettrici) per stimolare i punti specifici.

I punti di stimolazione sono gli stessi dell’agopuntura tradizionale, che si trovano lungo i meridiani energetici.
Invece di penetrare la pelle con un ago, il praticante usa le dita o strumenti per inviare un segnale al corpo, riequilibrando l’energia e stimolando i processi di guarigione.

Effetti:
Promuove il rilascio di endorfine e altri neurotrasmettitori, migliorando il benessere.
Riduce la tensione muscolare e favorisce il flusso sanguigno e linfatico.
Agisce sull’energia sottile del corpo, stimolando l’autoguarigione.

L’agopuntura senza aghi, come nell’approccio dell’Ayashi no Michi ,* si basa sull’idea che i meridiani e i punti energetici del corpo possono essere stimolati senza la necessità di inserire aghi nella pelle.

VEDIAMO ORA LA DIFFERENZA TRA QUESTA E LA DIGITOPRESSIONE

La digitopressione è una tecnica che agisce sia sul livello fisico che su quello energetico. Sebbene preveda un contatto diretto e spesso più intenso rispetto all’agopuntura senza aghi, il suo scopo non si limita a una stimolazione “meccanica”, l’obiettivo è liberare i flussi energetici del corpo lavorando su punti specifici dei meridiani. La pressione esercitata, calibrata sull’individualità del paziente, può avere un impatto profondo, promuovendo il benessere fisico e armonizzando il flusso di qi.

Al contrario, l’agopuntura senza aghi tende ad agire in modo più sottile e delicato, spesso rivolgendosi a livelli energetici meno tangibili. Tuttavia, entrambe le tecniche mirano a stimolare l’autoguarigione e a riequilibrare l’energia vitale, pur con approcci e intensità differenti.

Sottolineo che la digitopressione non è solo fisica: l’azione “meccanica” della pressione serve per raggiungere profondamente l’energia del corpo come “contatto diretto” o “stimolazione mirata”.

Agopuntura senza aghi: può utilizzare strumenti specifici, come piccoli dispositivi vibranti, laser a bassa intensità, impulsi magnetici o il calore (moxa), oltre alle mani.
Digitopressione: Si basa esclusivamente sulla pressione esercitata con le dita o i palmi delle mani.

Divago un attimo
PRENDO UN ATTIMO PER PARLARE BREVEMENTE DELLA MOXA (per chi non lo sapesse)

La moxa è una tecnica della medicina tradizionale cinese che utilizza il calore generato dalla combustione di foglie di artemisia essiccate (spesso sotto forma di sigari o coni) per stimolare i punti di agopuntura o le aree del corpo lungo i meridiani energetici.

Il cono di moxa viene posto vicino alla pelle sopra il punto specifico, senza contatto diretto, per riscaldare delicatamente la zona.  Un “sigaro di moxa “acceso viene avvicinato ai punti da trattare, creando calore senza rischio di bruciature.
Combinata con aghi: Nella pratica tradizionale, un ago di agopuntura può essere riscaldato con la moxa per potenziare l’effetto terapeutico.
Benefici della moxa: Riscaldamento dei meridiani. Favorisce il flusso del qi e del sangue, dissolvendo i blocchi energetici. Supporta il sistema immunitario. Tradizionalmente utilizzata per rinforzare il corpo contro i fattori climatici (freddo, umidità).
Da sollievo dal dolore,e’ efficace in caso di dolori articolari, muscolari e problemi digestivi.

Moxa nell’agopuntura senza aghi
Nella variante senza aghi, la moxa può essere utilizzata da sola per fornire calore terapeutico ai punti energetici, creando un effetto rilassante e armonizzante, curativo senza necessità di penetrare la pelle

Approccio terapeutico tra l’agopuntura senza aghi e la digitopressione:

l’agopuntura senza aghi lavora su livelli più sottili e spesso combina tecnologie moderne, mentre la digitopressione è una tecnica più diretta, intensa e manuale, utile per trattare problemi fisici o muscolari evidenti. Entrambe condividono i punti di stimolazione, ma si differenziano nell’intensità e nell’approccio terapeutico

L’Agopuntura senza aghi molto delicata, indicata anche per chi ha paura degli aghi, per bambini, persone ansiose o per pazienti con pelle sensibile.

Digitopressione: Può essere più profonda e “diretta”, utilizzando pressioni più intense su alcuni punti.

Abbiamo gia’ detto che
L’agopuntura senza aghi e la digitopressione condividono gli stessi punti di stimolazione, ovvero:

Meridiani principali: Lungo il corpo ci sono 12 meridiani principali (ad esempio, il meridiano del polmone, del fegato, dello stomaco) e 2 meridiani straordinari (Governo e Concezione).
Punti specifici: Sono mappati lungo questi meridiani e ogni punto ha una funzione precisa.
Ad esempio:
LI-4 (Hegu): Sulla mano, tra il pollice e l’indice, utile per il mal di testa o dolori generali.
ST-36 (Zusanli): Sotto il ginocchio, per migliorare il sistema digestivo e aumentare l’energia.
LV-3 (Taichong): Sulla parte superiore del piede, per calmare la mente e migliorare la circolazione.

Dove si pratica l’agopuntura senza aghi?

Cliniche specializzate in terapie energetiche o medicina integrativa.
Studi di agopuntura che offrono opzioni senza aghi per bambini, persone ansiose o pazienti con pelle molto sensibile.
Centri di benessere olistico

questo tipo di agopuntura senza aghi
e’ più comune in Asia (soprattutto in Giappone e Cina) e in alcuni centri specializzati in Occidente che si dedicano alla medicina tradizionale cinese e alle sue varianti.
Questa tecnica rappresenta un’alternativa delicata e meno invasiva rispetto all’agopuntura tradizionale, adattandosi a chi desidera un trattamento energetico senza l’uso di aghi o pressioni intense.

per praticare l’agopuntura senza aghi in Italia, è necessario:

Laurea in Medicina e Chirurgia: Questo è il requisito fondamentale per poter esercitare legalmente l’agopuntura.

Formazione specifica in agopuntura: Dopo la laurea, è consigliabile frequentare corsi o master riconosciuti in agopuntura per acquisire competenze specifiche.

Specializzazione nelle tecniche senza aghi: Una volta completata la formazione di base, si può approfondire l’uso di tecniche come l’uso del laser o altre metodiche non invasive.

È essenziale assicurarsi che la formazione sia riconosciuta dalle autorità competenti e che il terapeuta operi nel rispetto delle normative vigenti, per garantire la sicurezza e l’efficacia del trattamento.

grazie!

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