LE 5 BUGIE CHE TI RACCONTANO SUL CIBO
lโindustria alimentare si basa quasi interamente su una serie di menzogne vendute a buon mercato. Bastano delle foglie di lattuga che svolazzano, fresche, in una pubblicitร o una famigliola felice e sorridente riunita attorno ad un pollo ben cucinato per illudere il consumatore che quel prodotto sia del tutto naturale. Ma cosa cโรจ dietro? Proviamo a tracciare una linea di demarcazione tra ciรฒ che vogliono farti credere e ciรฒ che realmente compri. Eโ necessario, soprattutto se il cibo che si acquista non ha nulla a che fare con quello dedotto nellโetichetta. Poniti qualche domanda la prossima volta che dovrai comprareโฆ
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5. IL MIELE
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Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
Le spezie esaltano il sapore degli alimenti e rendono piรน gustoso un pasto, in modo del tutto naturale. Questo รจ quanto lโindustria alimentare vuol farti credere, ma la realtร รจ ben altra. Da anni lโUnione Europea mostra โtolleranza zeroโ verso la contaminazione di miele da parte di pollini ogm, vietandone la vendita senza apposita autorizzazione. Tuttavia negli ultimi 2 anni lโItalia ha triplicato lโimportazione di questa prelibatezza dalla Cina, che, insieme allโArgentina, contribuisce al 55% del miele consumato nello Stivale. Cosa non torna? Che in questi due paesi il polline puรฒ essere contaminato da organismi geneticamente modificati. In questo modo decade la garanzia che il miele importato sia Ogm free. In cina non ci sono piuโ api, ma ad impollinare i fiori ci sono โgli uomini apeโ !
Insomma, fatta la legge, trovato lโinganno. Tenendo conto che lโItalia importa circa metร del proprio fabbisogno annuale di miele dallโestero, รจ piรน che probabile che i cittadini del Belpaese consumino miele contaminato (o per lo meno non controllato per riscontrarne eventuale presenza). Del resto basta prenderne una confezione per rendersi conto che il mercato del miele gira tutto intorno alla poca trasparenza. Gira il tuo barattolo di vetro ambrato e leggi lโetichetta: sotto tutte quelle belle e rassicuranti scritte italiche, cosa si dice riguardo la provenienza? Proprio cosรฌโฆ
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4. IL POLLO
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Ti sei mai chiesto come vengono fatti quei gustosi Nuggets o le cosรฌ tanto amate Cotolette di Pollo che sei abituato a sgranocchiare? E se ti dicessi che quello che mangi non eโ esattamente ciรฒ che sei abituato a vedere nelle vetrine del macellaio? Purtroppo รจ cosรฌ, dietro ad ogni crocchetta o cotoletta di pollo pre-confezionata si nasconde una catena di produzione degna di un film horror. Tutto ha inizio con la selezione del pulcino: subito dopo la schiusa delle uova, quasi il 50% dei neonati, ritenuto inutile per la filiera produttiva, finisce in un tritacarne, per poi essere venduto come concime per i campi, o come mangime per gli animali domestici. Al rimanente 50% spetta una sorte peggiore. I sopravvissuti vengono stipati in piccole gabbiette, grandi pressapoco come un foglio da stampante, sporche e puzzolenti. I lager sono enormi, non possiedono ricicli dโaria. La vita negli allevamenti provoca pazzie, allucinazioni ed istinti suicidi. Costretti a beccare lโunico cibo che gli viene proposto โ un pastone arricchito con ormoni della crescita ed antibiotici โ un pulcino diventa โpolloโ in appena 36 giorni (una crescita naturale richiederebbe il quadruplo del tempo) ed ucciso il 40esimo giorno dalla sua nascita. Inutile aggiungere che questo procedimento puรฒ comportare gravi rischi per la salute, negli allevamenti intensivi, i polli non hanno la possibilitร di muoversi liberamente, questa limitazione fa si che gli ormoni somministrati quotidianamente non vengano โsmaltitiโ e rimangano nella loro carne, non รจ quindi difficile intuire chi sarร il โbeneficiarioโ di tutti i pericolosi farmaci.
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3. LโINGREDIENTE SEGRETO? IL LEGNO
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A questo punto starai pensando: โOk, adesso lโhai sparata grossa! Cosa cโentra il legno con il cibo?โ. Ti spiego subito, sai cosa fanno le industrie alimentari con lโelemento principale del legno, la cellulosa? La nascondono dietro un nome fantasioso ed invitante e te la vendono come cibo! Proprio cosรฌ! La cellulosa puรฒ essere utilizzata, nelle ricette delle grandi industrie alimentari, come sostituto economico dellโolio e della farina. Ecco le sigle con cui possiamo riconoscere la presenza di cellulosa e derivati tra gli ingredienti dei prodotti alimentari:
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Cellulosa (E460i)
Metil-cellulosa (E461)
Etilcellulosa (E 462)
Idrossi-propil-cellulosa (E 463)
Idrossi-propil-metilcellulosa (E 464)
Etilmetilcellulosa (E 465)
Carbossimetilcellulosa (E 466 )
Essi trovano impieghi come additivi nei biscotti e nei cereali โricchi di fibreโ e nei cibi piรน disparati: dessert, budini, salse, gelati, piatti pronti, insaccati,yogurth, low-fat products, prodotti gluten-free. La cellulosa ed i suoi derivati non vengono digeriti. Queste caratteristiche insieme alla capacitร di essere fermentate dalla flora batterica intestinale, ha permesso lโinclusione dei derivati della cellulosa nellโelenco delle fibre alimentari, in accordo con il documento โStatement of the Scientific Panel on Dietetic Products, Nutrition and Allergies on a request from the Commission related to dietary fibreโ
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2. LโOLIOโFALSOโDโOLIVA
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Eโ il simbolo dellโItalia sana, quella che lavora e che mangia mediterraneo. Eโ la metafora delle nostre coste, ricche di uliveti e di vecchi contadini che si prodigano infaticabili nella spremitura della preziosa sostanza dorata. Ciรฒ che in realtร cโรจ da sapere รจ che per quanto folle possa sembrare, la pirateria olio dโoliva รจ una delle imprese piรน redditizie della mafia italiana. La denuncia piove dritta dagli Stati Uniti. Sei mesi di lavoro, e in sette pagine di inchiesta fitte fitte il settimanale New Yorker denuncia lโItalia come lโEldorado dellโolio adulterato. Un paese in cui spacciare una miscela di oli scadenti per pregiato extravergine made in Italy, รจ redditizio quanto il traffico di cocaina, ma con molti meno rischi. Le tesi del giornale americano sembrano confermate in parte anche dai dati ufficiali. Solo lo scorso giugno la Guardia di Finanza ha scoperto ancora in Puglia una frode da otto milioni di euro. Partite di olio tunisino, greco e spagnolo venivano vendute come extravergine italiano. E a dare una scorsa ai numeri emersi a conclusione del programma straordinario coordinato dallโ Ispettorato repressione frodi, non si tratta certo di una scoperta isolata. In soli tre mesi, da gennaio al 31 marzo, il coordinamento di Guardia di Finanza, Agenzia delle Dogane, Guardia Forestale ed il Nucleo antifrodi dei Carabinieri, ha consentito di effettuare controlli su 787 operatori, per un totale di 54 milioni di litri di olio di oliva ( si fa per dire ).
Le irregolaritร riscontrate sono state 176, vale a dire piรน di un operatore su cinque, i sequestri sono stati 13, per 90 mila litri di prodotto. Un risultato ottenuto grazie alla โstraordinarietร โ dei controlli che si sono avvalsi di esami chimici e organolettici. Spesso รจ stato proprio lโassaggio a segnalare un problema che altrimenti non sarebbe emerso.
Le irregolaritร piรน frequenti, manco a dirlo, sono legate alla scoperta di โprodotti stranieri spacciati per nostrani, extravergini che si sono rivelati miscele di oli di semi di pessima qualitร โ. I soli numeri delle importazioni di oli di semi potrebbero indurre a qualche sospetto. Secondo i dati dellโIsmea, ne importiamo allโanno circa 800mila tonellate, ma i consumi domestici si attestano intorno alle 140mila tonnellate. Dove finiscano le restanti 660mila tonnellate รจ impossibile saperlo, perchรจ la parte di oli acquistati e utilizzati dallโindustria alimentare non รจ documentata.
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1. I VALORI NUTRIZIONALI
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Sicuramente avrai sentito parlare dello Yogurt che fa bene allโintestino, o dei cereali che purificano la pelle. Come non ricordarsi di quelle patatine che curano il tifo? Sappiamo benissimo che รจ stato debellato da secoli, ma mangiando quelle patatine comunque nessuno ha mai contratto quel tipo di malattia. Eโ il celebre โprocedimento per illazioniโ, ovvero: si trae una conclusione plausibile da delle premesse non verificate. Un poโ come dire che leggere questo articolo protegge la terra dalla collisione con gli asteroidi.
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Il ragionamento che le industrie alimentari seguono รจ semplicissimo: se devo scegliere tra due prodotti che compro abitualmente, preferisco acquistare quello che fa bene alla salute, anche se costa un poโ di piรน. Questa โmoda della salute alimentareโ, manco a farlo apposta, รจ nata nel 2002 negli USA quando molti anonimi alimenti di uso corrente guadagnarono improvvisamente dei superpoteri.
La tecnica si chiama Qualified health claims (indicazioni autorizzate sulla salute), un termine vuoto che consiste essenzialmente in un potenziamento delle campagne di marketing dei prodotti. E cosรฌ, da un giorno allโaltro, un bicchiere di coca-cola fa bene alla salute. !!!!!!
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>Fonte<
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Redatto da Pjmanc: http://ilfattaccio.org
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http://terrarealtime.blogspot.it/2015/02/le-5-terribili-bugie-che-ti-raccontano.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+TerraRealTime+(TERRA+REAL+TIME)
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