Le Microespressioni: Linguaggio Universale delle Emozioni Umane
“Se menti ti scopro!”
Le microespressioni sono movimenti facciali e gestuali involontari, brevissimi e spesso impercettibili, che riflettono le emozioni autentiche di un individuo. Questi piccoli segnali possono durare fra 1/25 e 1/5 di secondo, e si manifestano in modo uguale e universale tra le persone, indipendentemente dalla cultura, etnia o luogo d’origine.
Studiare le microespressioni è uno strumento potente per comprendere le emozioni vere e nascoste delle persone, e in alcuni casi può essere utilizzato per rilevare la sincerità di un individuo, incluso se mente o dissimula.
Mi piace molto studiarle!
Il concetto delle microespressioni è stato introdotto e studiato a fondo dal famoso psicologo statunitense Paul Ekman.
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Nel corso delle sue ricerche, iniziò a notare che le emozioni umane, soprattutto le più intense, si esprimono attraverso segnali non verbali spontanei e quasi incontrollabili.
Negli anni ’70, Ekman sviluppò il Facial Action Coding System (FACS), un metodo dettagliato per identificare e catalogare ogni movimento muscolare del volto, suddividendolo in unità di azione (AU, Action Units).
Questa codifica consente di distinguere le diverse microespressioni legate alle emozioni primarie: felicità, rabbia, tristezza, disgusto, paura, sorpresa e disprezzo.
Paul Ekman è considerato uno dei massimi esperti mondiali nello studio delle microespressioni, sia per la creazione del FACS sia per i suoi contributi alla comprensione delle emozioni umane. Con una carriera pluridecennale, i suoi studi sono stati utilizzati in vari ambiti, dalla psicologia alla criminologia, alla comunicazione interculturale.
Il lavoro di Ekman ha anche influenzato le tecniche di interrogatorio e la psicologia investigativa, dando vita a corsi di formazione per professionisti della sicurezza, della psicologia e dell’educazione.
La conoscenza delle microespressioni può essere impiegata per varie finalità, come rilevare bugie, comprendere stati emotivi profondi e migliorare l’empatia e la comunicazione interpersonale.
Nella psicoterapia, l’osservazione delle microespressioni può rivelare emozioni nascoste che il paziente potrebbe non essere consapevole di manifestare. Allo stesso modo, negli interrogatori, le microespressioni possono essere indizi di contraddizioni tra ciò che viene detto verbalmente e ciò che il corpo esprime inconsciamente.
Esempi di Microespressioni e Interpretazione dei Sentimenti:
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Felicità: Gli angoli delle labbra si alzano e si forma una lieve tensione intorno agli occhi, creando le cosiddette “zampe di gallina” (AU 6 e AU 12). Una felicità genuina è facilmente distinguibile da un sorriso forzato, in cui l’attivazione dei muscoli orbicolari degli occhi manca.
Rabbia: Le sopracciglia sono abbassate e unite (AU 4), gli occhi diventano più penetranti e le labbra possono essere serrate o tese (AU 23 o AU 24). Anche una leggera protrusione delle labbra può indicare irritazione.
Tristezza: Gli angoli delle labbra si abbassano (AU 15) e la palpebra inferiore può essere leggermente sollevata (AU 17), dando un aspetto cadente allo sguardo. Spesso, la fronte appare liscia, priva di tensione.
Disgusto: Il labbro superiore si solleva (AU 10), e il naso può arricciarsi leggermente, come se la persona cercasse di evitare un odore sgradevole. Questa espressione comunica avversione profonda.
Paura: Gli occhi sono spalancati, con le palpebre superiori sollevate (AU 1 e AU 2), le sopracciglia sono sollevate e unite (AU 4), mentre la bocca è leggermente aperta (AU 5). Questi segni indicano la preparazione del corpo a reagire a una minaccia percepita.
Sorpresa: Gli occhi si spalancano (AU 1 e AU 2), le sopracciglia si sollevano inarcandosi e la bocca si apre (AU 5). È un’emozione che dura solo un attimo, dopo di che può evolvere in paura o felicità.
Disprezzo: Una delle espressioni uniche per il disprezzo è un sorrisetto asimmetrico in cui un angolo delle labbra si alza leggermente (AU 14). Questo segnale indica superiorità o scetticismo.
Vogliamo scoprire se una persona ci mente?
Riconoscere la menzogna solo osservando le microespressioni non è sempre facile, ma alcuni indizi possono aiutare. La difficoltà di mantenere una coerenza tra emozioni verbalizzate e microespressioni può essere un segnale di inganno.
Ad esempio:
Incoerenza emotiva: se una persona afferma di essere felice ma non mostra le tipiche AU della felicità, potrebbe essere segno di dissimulazione.
Microespressioni di paura o ansia: durante una menzogna, una persona potrebbe mostrare brevi segni di paura o ansia (palpebre sollevate e tensione facciale) quando teme di essere scoperta.
Sorriso falso: un sorriso non sincero, in cui mancano le AU attorno agli occhi, può indicare che la persona sta cercando di nascondere i propri veri sentimenti.
Le microespressioni costituiscono un linguaggio universale delle emozioni e rappresentano una finestra aperta sul nostro mondo interiore. Grazie ai contributi di Paul Ekman e di altri studiosi, oggi comprendiamo meglio come le emozioni umane emergano attraverso il volto e i movimenti del corpo.
La consapevolezza di queste espressioni non solo arricchisce le interazioni quotidiane ma offre anche strumenti utili per settori professionali dove la comprensione delle emozioni è fondamentale.
Imparandole vedi come sono utili! Mi e’ piaciuto per imparare molto sulle microespressioni il film: “Lie to me”
Microespressioni Gestuali del Corpo e i Segnali Non Verbali:
Oltre alle espressioni facciali, anche il linguaggio del corpo rivela emozioni e intenzioni nascoste attraverso gesti apparentemente minimi, ma ricchi di significato.
ti scrivo alcuni esempi di microespressioni corporee che possono aiutare a capire meglio le emozioni o i pensieri di una persona:
Alzata di Spalle Asimmetrica
Un’alzata di spalle completa, dove entrambe le spalle salgono in modo simmetrico, indica incertezza o dubbio sincero. Tuttavia, quando una persona alza solo una spalla o fa un movimento incompleto, spesso si tratta di un segnale di non verità o di una risposta evasiva. L’asimetricità rivela che la persona non è del tutto sicura o sincera.
Movimento dei Piedi
I piedi, spesso nascosti sotto un tavolo, sono considerati una delle parti del corpo meno controllate, e il loro posizionamento può dire molto sulle emozioni di una persona
Piedi che puntano verso una persona vicina: è spesso un segnale di interesse e attrazione. Anche se la conversazione sembra casuale, i piedi rivolti verso qualcuno indicano che questa persona ha l’attenzione e l’interesse di chi parla.
Piedi che si allontanano o puntano verso l’uscita: Se durante una conversazione uno o entrambi i piedi sono rivolti verso l’uscita o verso un’altra direzione, questo potrebbe indicare che la persona vorrebbe andarsene o che si sente a disagio.
Toccarsi il Naso…altra microespressione interessante:
quando una persona si tocca il naso mentre risponde a una domanda delicata o imbarazzante, questo può essere un segnale di dissimulazione o insincerità. Il toccarsi il naso è un micro-movimento che avviene quando si prova una lieve tensione nervosa e, inconsciamente, si cerca di calmarsi o nascondere una verità scomoda. Questo può essere accompagnato anche da una lieve accelerazione del battito o da un respiro superficiale.
Braccia Incrociate
L’incrocio delle braccia è una posizione classica di chiusura e difesa. In una situazione di discussione o confronto, può indicare che la persona si sente vulnerabile o non è d’accordo con ciò che sta ascoltando. Tuttavia, quando questo gesto è accompagnato da un lieve allontanamento della persona o da un cambio di posizione del corpo, è un chiaro segno di disagio o rifiuto verso l’interlocutore o la conversazione.
Mani sui Fianchi
La postura con le mani sui fianchi può essere interpretata come una posizione di dominio o di preparazione all’azione. Tuttavia, se questa postura è esagerata o accompagnata da una leggera inclinazione in avanti, potrebbe indicare irritazione o aggressività.
Strofinarsi le Mani o il Braccio
Quando una persona si strofina il braccio o le mani, è spesso un segnale di auto-conforto in situazioni di tensione o imbarazzo. Questo gesto, noto come “auto-manipolazione”, si verifica quando la persona cerca inconsciamente di calmare il proprio sistema nervoso. È un segnale comune in contesti di incertezza o ansia.
Posizione delle Gambe
In una conversazione seduti, la posizione delle gambe può rivelare molto:
Gambe incrociate verso una persona: Quando le gambe di una persona sono incrociate verso un interlocutore, si tratta spesso di un segnale di interesse e apertura.
Gambe incrociate verso l’esterno: Se le gambe sono rivolte in modo opposto all’interlocutore, può indicare disinteresse o addirittura ostilità.
Sguardo che Evita
Il corpo spesso manifesta disinteresse o disagio anche attraverso lo sguardo. Uno sguardo che evita o che si dirige ripetutamente lontano dall’interlocutore può segnalare noia, disinteresse o addirittura il desiderio di nascondere qualcosa.
Giocherellare con Oggetti
Quando una persona manipola o gioca con oggetti, come una penna o un anello,o lo batte su di una superficie può indicare nervosismo o insicurezza. Questo gesto è un segnale di ansia o tentativo di auto-conforto, spesso perché la persona si sente a disagio o sotto pressione. o, in caso di un incontro galante sta aspettando il vostro “primo passo”
Questi segnali corporei, se interpretati insieme alle espressioni facciali, forniscono una comprensione molto più profonda e accurata delle emozioni e delle intenzioni di una persona. Anche in un contesto professionale o educativo, saper leggere queste espressioni aumenta la consapevolezza emotiva e arricchisce la qualità delle interazioni umane ed e’ un aiuto in piu’ molto significativo
grazie!
www.spaziosacro.it.