Esistono malattie aggressive, violente ed invalidanti, capaci persino di sbarrare la strada al futuro; vi sono patologie in grado di impedire la normalità rendendo la vita intera difficile e pericolosa; alcune malattie sono mostri temibili che trasformano ogni respiro, ogni minuto ed ogni giorno in una partita contro la fine, la fine di ogni tempo e di ogni speranza.
I “fortunati, sani e inconsapevoli del male” non sempre riflettono sul dolore altrui, raramente sanno che vi sono uomini, donne e bambini per cui, a causa di questa o quella malattia, la vita è una battaglia per la sopravvivenza condotta contro il buio più invincibile ovvero contro la morte, la resa o la sconfitta.
Vitadamamma oggi vuole raccontare la storia di un giovanissimo guerriero che sta combattendo la sua battaglia contro la leucemia, un male grigio, pesante e imponente:
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il piccolo combattente, con cui l’Italia intera dovrebbe allearsi, ha 6 anni e già da tre conduce senza sosta la sua battaglia quotidiana per la vita, si chiama Giovanni Andrea ed è un bambino malato di leucemia da quando aveva solo 3 anni.
Giovanni Andrea ed è un bambino malato di leucemia da quando aveva solo 3 anni
Giovanni Andrea, malato di leucemia. Questo bambino può avere bisogno proprio di te!
Giovanni Andrea quotidianamente lotta nella speranza di sconfiggere il suo male per vivere una vita da bimbo, un’esistenza illuminata dalla gioia del futuro e dalla bellezza della normalità. Dopo 3 anni di cure per questo bimbo è scattato un terribile countdown:
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la chemioterapia non basta più a garantire al bambino una possibilità di guarigione, Giovanni Andrea può sperare di sconfiggere la sua malattia solo con un trapianto di midollo osseo o cellule staminali.
Da Sassari, dove il bambino vive, è partita una catena di solidarietà che complice la rete, via socialnetwork, si sta estendendo a tutta l’Italia.
Cosa serve a Giovanni Andrea?
Al bambino, malato da 3 anni, serve un donatore di midollo osseo compatibile. E questa risulta essere una ricerca difficilissima.
La sezione di Aritzo dell’Admo (Associazione Donatori di Midollo Osseo) lancia per Giovanni Andrea, ma non solo per lui, un appello rivolto a tutte le persone di età compresa tra i 18 e i 45 anni che godono di buona salute e che abbiano un peso superiore ai 50 kg: l’invito è a sottoporsi agli esami del sangue al fine di mettere a disposizione il proprio midollo osseo.
Il midollo osseo, previa dichiarazione di compatibilità, può salvare la vita di qualcuno malato e meno fortunato, forse può salvare la vita proprio a questo bambino!
Rintracciare un midollo osseo compatibile è cosa non semplice, statisticamente si sa che le possibilità di accertare una compatibilità sono basse:
si stima che per ogni malato di leucemia in attesa di midollo solo una persona su centomila risulti compatibile.
Proprio per questo, considerate le limitate possibilità di rintracciare un donatore compatibile, chiunque, qualunque potenziale donatore, può fare la differenza nella battaglia per salvare la vita di Giovanni Andrea”.
Come si determina la compatibilità tra il midollo osseo di un donatore e il soggetto ricevente ovvero il malato?
Il test di compatibilità è rivelato dalla tipizzazione un esame di laboratorio che avviene partendo da un semplice prelievo di sangue da effettuare nei centri specializzati.
Chi chiede la tipizzazione si iscrive in una lista di potenziai donatori, il midollo potrebbe risultare, quindi, compatibile con un paziente diverso da Giovanni Andrea e l’intervento di estrazione per la donazione potrebbe essere chiesto al donatore per salvare un’altra vita.
Effettuando la richiesta di tipizzazione, infatti, i dati del potenziale donatore vengono inseriti in un database internazionale.
Tale database è capace di incrociare i dati provenienti da tutti i potenziali donatori con quelli di tutti i malati in attesa di trapianto. Inutile precisare che, laddove la donazione è l’unica speranza di vita, più potenziali donatori contiene il database, più probabilità ci saranno di salvare vite umane perché maggiori saranno le possibili compatibilità.
Cosa accade quando la tipizzazione ha un esito positivo ovvero rintraccia una compatibilità tra un potenziale donatore ed un malato?
Quando il database internazionale individua una possibile compatibilità donatore – malato in attesa di trapianto, il potenziale donatore viene contattato e, previo consenso all’estrazione di midollo osseo, parte l’iter per l’intervento.
Il prelievo di midollo osseo avviene in anestesia in una struttura ospedaliera autorizzata, l’intervento consiste nell’aspirazione di sangue midollare dalla cosiddetta cresta iliaca posteriore, un punto specifico del bacino.
E’importante sapere che in un soggetto sano (com’è il donatore su cui, prima dell’intervento, vengono compiuti appurati controlli di salute)il sangue midollare prelevato si ricostituisce spontaneamente in 7-10 giorni.
Per effettuare la tipizzazione in Italia consultare l’elenco delle sedi Admo regionali: www.admo.it
Per effettuare la tipizzazione in Sardegna contattare questi recapiti:
Sassari e provincia: 3339361772 (Adriano Mangoni) o 3388695295 (Nicolò Spano)
Sorso/Sennori 3939311890 (Marco Greco)
Ozieri: 3289157004 (Salvatore Pinna)
Olbia: 3495772467 (Sabrina Bardanzellu)
Nuoro: 0784 34725-240855 (Ospedale San Francesco)
Aritzo: 3336784711 (Massimo Argiolas)
Oristano: 3382390849 (Pietro Manca)
Cagliari: 3473180103 (Marco Melis)
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