L’osteofluidica è una disciplina olistica che si basa su un approccio estremamente delicato per stimolare i fluidi corporei con l’obiettivo di migliorare l’equilibrio psico-fisico ed emotivo.
È una pratica sviluppata dal francese Maurice Raymond Poyet, osteopata e agopuntore, che integra concetti della medicina energetica e tradizionale cinese.
Come funziona l’Osteofluidica:
Stimolazioni leggere e riflessogene: Le tecniche utilizzate nell’osteofluidica sono sottili e quasi impercettibili. Quasi il tocco di una farfalla. Le stimolazioni sono applicate su specifici punti riflessogeni del corpo e servono a stimolare la circolazione di fluidi come linfa, sangue e liquido cefalorachidiano. Questo tipo di approccio si differenzia dall’osteopatia tradizionale perché non prevede manipolazioni forti o invasive.
Ripristino del flusso dei fluidi corporei: Il corpo umano è composto da vari fluidi che necessitano di muoversi liberamente per mantenere un equilibrio ottimale. Nell’osteofluidica, l’attenzione si concentra principalmente sulla decompressione dell’asse centrale, che va dal coccige al cranio. Quando i fluidi si muovono senza impedimenti, il corpo può attivare i suoi meccanismi di autoregolazione e autoguarigione.
Un piano d’azione basato su logica biologica e medicina energetica: L’osteofluidica integra elementi della medicina tradizionale cinese, concentrandosi sul sistema energetico del corpo, in particolare sui meridiani e sui punti di riflesso. La pratica considera il corpo come una rete di connessioni energetiche, dove i fluidi svolgono un ruolo cruciale nella distribuzione dell’energia vitale. L’approccio di Poyet si distingue per la sensibilità nel tocco, quasi come “una farfalla che si appoggia su un fiore”.
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Serietà della disciplina:
L’osteofluidica è considerata una pratica seria nel contesto delle terapie olistiche e viene praticata da professionisti formati nel metodo. Viene utilizzata per trattare varie problematiche legate al sistema nervoso, disturbi circolatori, disfunzioni muscoloscheletriche e problemi emotivi. Tuttavia, come altre forme di medicina complementare, è consigliabile utilizzarla in combinazione con trattamenti medici convenzionali, o altri trattamenti olistici quando necessario, e sotto la guida di un professionista qualificato.
L’osteofluidica e l’osteopatia condividono alcune radici comuni, ma si distinguono per l’approccio, le tecniche utilizzate e il modo in cui interagiscono con il corpo. Ecco le principali differenze:
Approccio
Osteofluidica: Si concentra sulla stimolazione dei fluidi corporei attraverso un tocco estremamente leggero, quasi impercettibile. L’obiettivo principale è quello di decomprimere l’asse cranio-sacrale e favorire una migliore circolazione di fluidi come linfa, sangue e liquido cefalorachidiano, che sono visti come elementi chiave per l’equilibrio energetico e la salute generale. L’osteofluidica lavora anche sul piano energetico, integrando elementi di medicina tradizionale cinese e indiana.
Osteopatia: Si focalizza su un approccio biomeccanico e strutturale, mirando a ripristinare la mobilità e la funzione delle articolazioni, dei muscoli e delle fasce attraverso manipolazioni manuali più decise. L’osteopata cerca di correggere disallineamenti strutturali e migliorare la circolazione e la funzionalità del sistema muscolo-scheletrico, nervoso e vascolare.
2. Tecniche
Osteofluidica: Utilizza tocchi molto leggeri e stimolazioni riflessogene. L’intervento è più “energetico” e non prevede manipolazioni fisiche forti o manovre correttive dirette sulle articolazioni. L’osteofluidica cerca di influenzare il corpo attraverso il movimento dei fluidi e la loro capacità di autoguarigione.
Osteopatia: Impiega tecniche di manipolazione manuale più decise, come mobilizzazioni articolari, manipolazioni vertebrali, stretching dei tessuti e tecniche miofasciali. Gli osteopati eseguono anche tecniche cranio-sacrali, ma queste possono essere più intense rispetto all’approccio dolce dell’osteofluidica.
3. Focus del trattamento
Osteofluidica: Si concentra principalmente sul dinamismo dei fluidi corporei e sul rilancio della loro circolazione per favorire l’armonia psico-fisica ed emozionale. Il suo focus è l’equilibrio energetico attraverso il movimento naturale e armonioso dei fluidi, considerati cruciali per la salute.
Osteopatia: È più incentrata sul sistema muscolo-scheletrico e sulla sua interazione con gli altri sistemi corporei (circolatorio, nervoso, ecc.). L’attenzione è sul ripristino della mobilità fisica e sulla correzione di disallineamenti strutturali, con l’obiettivo di migliorare la funzionalità generale del corpo.
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4. Energia vs. Biomeccanica
Osteofluidica: Lavora su un piano energetico e sottile, considerando il corpo come un insieme di reti energetiche interconnesse. È fortemente influenzata dalla medicina energetica cinese e indiana, e le stimolazioni sono rivolte a bilanciare queste energie, oltre che a favorire la circolazione dei fluidi.
Osteopatia: Pur riconoscendo che il corpo è un’unità e che esistono relazioni tra struttura e funzione, l’osteopatia si basa maggiormente su principi biomeccanici e anatomici. Il trattamento mira a correggere i disfunzionamenti fisici che compromettono la salute.
Sistema nervoso:
Osteofluidica: Attraverso l’intervento sui fluidi corporei, l’osteofluidica agisce indirettamente anche sul sistema nervoso, soprattutto attraverso la decompressione dell’asse cranio-sacrale. L’obiettivo è favorire il rilassamento, migliorare la circolazione e promuovere l’autoguarigione del corpo.
Osteopatia: L’osteopatia tratta in modo più diretto il sistema nervoso, sia attraverso manipolazioni vertebrali per alleviare pressioni sui nervi sia intervenendo su disfunzioni che possono influenzare il sistema nervoso autonomo.
6. Ambito di applicazione
Osteofluidica: Viene utilizzata soprattutto per disturbi che coinvolgono l’equilibrio emotivo ed energetico, problemi legati alla circolazione dei fluidi e sintomi lievi legati a stress, tensioni e squilibri del corpo.
Osteopatia: È più ampiamente riconosciuta per il trattamento di problemi muscolo-scheletrici come mal di schiena, dolore cervicale, sciatalgia, problemi posturali, ma viene anche utilizzata per disturbi cronici come mal di testa, problemi digestivi, disfunzioni articolari e molto altro.
Conclusione:
L’osteofluidica rappresenta un approccio estremamente delicato ed energetico rispetto all’osteopatia, che invece agisce in modo più diretto sulla struttura fisica del corpo. Entrambe le discipline mirano a ripristinare l’equilibrio del corpo e favorire l’autoguarigione, ma lo fanno attraverso tecniche e concetti diversi, l’una attraverso la fluidità e l’energia, l’altra attraverso la biomeccanica e la manipolazione manuale.
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