LUCE DEGLI ABISSI: POESIA PER UN ULIVO MILLENARIO
LUCE DEGLI ABISSI
Un archetipo nascosto,un oracolo che zampilla
una voce che disvela:
e’ Luce degli Abissi
regina di questa terra degli ulivi
bagnata dal sole
abitata dal silenzio degli uomini
rifugio delle aquile
camminamento delle formiche.
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
Immutabile nella sua essenza
alchemica negli anni.
emblema e Maestra delle molteplicita’ e dei segreti.
Uno scrigno prezioso aperto ai nostri occhi
sedativo per i nostri cuori
simbolo per le nostre menti
Le nostre mani l’hanno toccata, abbiamo frugato fra i suoi pertugi
Baciato i suoi legni.
Ritrovata nei nostri sogni profetici, e’ per noi il guanciale del riposo,
la dolcezza di un abbandono,
la provvidenza divina in un respiro
l’angelo che ti sfiora senza toccarti.
Nelle notti buie ci ha salvato dai nostri incubi
e la paura e’ diventata un cielo stellato visto dal SUO cielo.
In virtu’ del suo essere albero millenario fummo pensati, feriti, scolpiti e poi resi nuovi
Il seme di Dio e’ germogliato dalla sua Maestria e saggezza.
La Terra purificata dalla sua presenza.
La terra privata dalla sua assenza
Carmen
(poesie dal Libro LUCE DEGLI ABISSI)
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Luce degli Abissi
Ti hanno chiamata ombra
ma io ti ho vista partorire stelle.
Ti hanno creduta silenzio
ma io ho ascoltato il canto dei tuoi nodi antichi.
Ogni tua crepa è una memoria,
ogni ramo, una direzione mancata
ogni radice, un ritorno che non hai potuto scegliere.
Eppure stai.
Stai come le madri che hanno visto morire i figli
e ancora preparano il pane.
Stai come la fede che non urla,
ma tiene in piedi il cielo quando tutto trema.
Stai.
Le tue foglie hanno visto guerre e matrimoni,
nascite e scomparse,
il passo leggero degli amanti
e quello pesante degli invasori.
Ti hanno toccata mani sacre e mani violente,
ma tu non hai mai smesso di dare ossigeno,
di offrire rifugio, AMORE
e di raccontare.
Sei l’eco di una preghiera pronunciata
quando l’umanità era ancora bambina.
Sei la madre delle madri,
la culla delle culle.
E anche quando ti hanno incendiata,
non sei morta:
hai trasformato la tua cenere in profezia.
Perché tu sei Luce degli Abissi.
Nata nel buio,
eppure capace di illuminare
ogni passo che abbiamo paura di fare.
Sorella delle formiche e degli angeli,
sposa delle tempeste e della quiete.
Tu sei l’Albero millenario che ancora sta
E in te, anche noi impariamo a stare
a vivere fino alla fine
E per noi ci sara’ un nuovo inizio
insieme!
GRAZIE