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Malattie E Problemi Dei Discepoli E Dei Mistici
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MALATTIE E PROBLEMI DEI DISCEPOLI E DEI MISTICI

MALATTIE E PROBLEMI DEI DISCEPOLI E DEI MISTICI

 

di ALICE BAILEY

 

I santi ed i mistici spesso non godono di buona salute, proprio perché il loro fisico è sottoposto ad indebita tensione per lo spostamento delle forze nei vari centri.

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I disturbi che possono affliggere questa categoria di persone derivano dalle forze che promanano dai sette centri o chakras e dall’attività del corpo eterico che distribuisce tali energie.

Abbiamo visto che esiste una stretta relazione tra questi centri, le ghiandole e gli organi del fisico. L’essere umano, quindi, è costituito da un fascio di energie che vitalizzano il corpo.

 

Gli individui meno evoluti ricevono energie dai centri situati sotto il diaframma;

quelli di media evoluzione dal plesso solare;

gli aspiranti dal centro della gola;

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i discepoli dal centro del cuore e dall’ ajna tra le sopracciglia;

i più progrediti dal centro alla sommità del capo.

 

I centri principali, quelli cioè che fungono da punto di trasferimento di energie, sono il plesso solare, la gola ed il centro della testa.

L’energia del centro alla base della spina dorsale deve essere elevata a quello della testa, passando per l’Ajna.

 

Questo movimento avviene naturalmente, ma con molta lentezza, nel corso dell’evoluzione, risvegliando gli involucri più densi alla consapevolezza dell’Anima; tuttavia, può essere accelerato attraverso le istruzioni trasmesse ai discepoli.

 

Ricorrendo a tecniche specifiche, la forza e la luce dei centri s’intensifica e l’Anima inizia a riversare la sua luce nei centri eterici o vitali tramite quello posto nella testa.

Dal basso, poi, le energie risaliranno in alto, collegando le due polarità, materia e spirito, in un’unità inscindibile. A questo punto, l’individuo è governato dalla potenza dell’Anima.

 

Questi trasferimenti di energie non avvengono senza conseguenze e generano conflitti nella vita del mistico, O DELLA PERSONA CHE E’ COMUNQUE E SERIAMENTE IN UN CAMMINO SPIRITUALE, con difficoltà psicologiche e patologiche.  

 

Infatti, se i centri superiori non sono tanto attivi da assorbire le energie sacrali, si può verificare un abnorme stimolo sessuale; oppure, si assiste a fenomeni di erotismo religioso e di fanatismo repressivo (i compulsivi o integralisti) che comporta perversioni ed isteria.

 

La natura inferiore deve assuefarsi gradualmente alle energie superiori che la pervadono, provocando un’espansione di coscienza e la manifestazione di poteri sconosciuti.

 

Se ciò non avviene nel modo dovuto, il risveglio prematuro del centro della testa causa alienazione mentale; quello del centro ajna disturbi della vista, dell’udito od emicranie; quello del centro del cuore disturbi cardiaci; quello della gola l’ipertiroidismo; quello del plesso solare malattie dello stomaco, del fegato e dell’intestino; quello del centro sacrale ipersessualità o perversioni; quello alla base della spina dorsale disturbi nervosi, malattie delle vertebre, infermità cerebrali.

 

Lo sviluppo individuale deve, quindi, avvenire in modo graduale, equilibrato ed armonioso, senza privilegiare un centro rispetto ad un altro, evitando forzature.

 

I santi ed i mistici spesso non godono di buona salute, proprio perché il loro fisico è sottoposto ad indebita tensione per lo spostamento delle forze nei vari centri.

 

Ora, quello che può avvenire nel singolo si sta verificando in scala più vasta nell’umanità che va risvegliandosi ad uno stato di coscienza più allargato.

 

È per questo che assistiamo allo scatenarsi di paure, desideri malsani, emotività eccessiva; tutto è dovuto alla liberazione di forze astrali che, trasformate in forme-pensiero, influiscono sul fisico producendo i mali tipici della nostra epoca.

 

Questi si attenueranno fino a scomparire del tutto, quando la coscienza dell’umanità sarà meno polarizzata sull’astrale e l’influenza dei centri superiori avrà il sopravvento.

 

Occorre saper distinguere tra poteri superiori ed inferiori. Questi ultimi, nel corso dell’evoluzione umana, sono scesi sotto la soglia della consapevolezza; possono essere recuperati, ma sempre sotto il controllo dell’Anima.

 

Anch’essi rappresentano capacità animiche, ma alcuni esprimono l’anima animale, altri quella umana ed altri ancora quella divina.

È ovvio che i poteri superiori inglobano quelli inferiori, che ritroviamo anche nel regno animale e nelle razze primitive.

 

Un errore diffuso in molti movimenti spiritualistici ed occulti consiste nello scambiare i poteri psichici inferiori come segno di uno stato spirituale avanzato; il che fa presumere a molti individui di essere degli eletti da Dio. Questa è la strada più diretta che conduce all’annebbiamento astrale.

 

Esiste, però, un metodo per distinguere il livello evolutivo degli individui; i discepoli e gli iniziati sono in grado di comprendere e controllare mentalmente poteri come la chiarudienza e la chiaroveggenza; altri, invece, li vivono in modo automatico e passivo.

 

Inoltre, si ricordi che, qualora si presentino fenomeni analoghi a quelli del piano fisico, si è stabilito un contatto col piano astrale, quello più prossimo e più simile al nostro.

È il caso, ad esempio, dei medium che captano forme-pensiero emanate dai partecipanti alla seduta “spiritica”, ma in tal caso di spirituale non vi è proprio nulla.

 

Il medium o l’aspirante sciamano, può essere anche in buona fede, ma non è in grado di distinguere, perché non ha gli strumenti per farlo; del resto, la trance lo rende inerte ed inconsapevole di quanto accade e gli astanti non possiedono la discriminazione necessaria per poter giudicare in merito.

 

Lo stesso dicasi del mistico che entra in contatto con i desideri spirituali e religiosi dell’umanità, rimanendo tuttavia pur sempre collegato con la dimensione astrale, anche se stavolta si tratta dei livelli superiori di quel piano.

Inoltre, il mistico proietta la sua aspirazione fuori di sé, verso il cosiddetto “cielo” ad un Dio lontano ed inaccessibile, invece di coltivare l’introspezione che gli permetterebbe d’incontrare la divinità interiore.

 

Se la concezione dualistica fosse sostituita da una capacità unificante prodotta dall’influenza dell’Anima, non solo le nebbie dell’illusione sarebbero dissipate per sempre, ma si eviterebbe anche di subire contraccolpi dannosi nel fisico e nella personalità.

 

Comunque sia, va detto che il misticismo costituisce una fase necessaria anche se transitoria ,nel percorso evolutivo, che dovrà per forza di cose orientarsi verso livelli di consapevolezza superiori.

 

Tali errori possono essere evitati solo se si coltiva l’umiltà, se ci si libera dall’emotività, se si sposta l’interesse verso le realtà spirituali, se si educa l’intelletto e la mente, se si pratica la meditazione  e si evitano esercizi di respirazione collegati con la tecnica dell’hatha yoga che possono favorire l’attivazione prematura di centri posti sotto il diaframma.

 

Se oggi nel mondo tante persone e tanti gruppi sono ingannati nelle loro percezioni, lo si deve anche alla malvagia influenza di forze oscure che operano per intensificare l’annebbiamento e per favorire la manifestazione di poteri psichici inferiori. Si tratta di vere e proprie eminenze grigie, ovvero di un gruppo d’individui incarnati o disincarnati che, in Oriente come in Occidente, operano coscientemente per impedire un corretto sviluppo evolutivo della razza umana.

 

In un certo senso, lo scetticismo ed il materialismo imperante costituiscono una barriera protettiva nei confronti dell’azione di queste forze negative; del resto, l’attuale stadio di evoluzione mentale è in grado di offrire un valido supporto ad una capacità discriminatrice.

 

Finora si è parlato dei medium e dei mistici, contrapponendoli all’occultista, ma anche costui, sebbene abbia appreso a concentrarsi nella natura mentale e a stabilire un contatto con l’Anima, risvegliando i centri superiori fino a percepire una luce nella testa, può sperimentare dei turbamenti al riguardo, oppure ricorrere a tali esperienze come via d’evasione.

Il rimedio consiste nel comportarsi in modo equilibrato e nell’usare i poteri che ne derivano per servire l’umanità e per collaborare alla realizzazione del Piano divino sulla Terra.

 

Inoltre, occorre evitare nel modo più assoluto che nel gruppo in cui si opera in sintonia con la volontà dei Maestri s’insinuino non solo gelosie, ambizioni, orgoglio e critica malevola, ma anche sentimenti che creino legami di natura personalistica a detrimento dell’azione collettiva da portare avanti in modo impersonale ed altruistico.

 

Tutto ciò può far annullare iniziative validissime e provocare problemi fisici o psichici ai suoi componenti. Questo va tenuto sempre ben presente.

Per concludere, non vanno sottovalutati, ai fini di un retto comportamento, gli stimoli che possono derivare dagli attuali influssi di Raggio. Infatti, come si sa, quello del sesto Raggio va declinando, mentre si afferma progressivamente il potere del settimo Raggio.

Ora, se il sesto Raggio stimola il plesso solare, producendo disturbi nella sfera fisica o psichica ad esso collegata, il settimo Raggio ha a che fare con il centro posto alla base della spina dorsale e con quello alla sommità del capo, due polarità contrapposte collegate sia all’Anima che alla personalità.

 

Ciò complicherà sempre più in futuro i problemi connessi con le scissioni psicologiche di cui si è trattato in precedenza; ne può derivare, quindi, un senso d’incertezza, di confusione e di oscillazione tra gli opposti.

Pertanto, occorre superare tali incertezze, realizzando un superiore equilibrio e ricostituendo l’unità tra forze contrastanti.

 

Considerazioni:

 

Ne’ troppo Dio ne’ troppo io…dice il proverbio

 

Ne’ indifferenza o freddo distacco verso i discepoli o gli allievi, ne’ troppa empatia con loro

 

Dice Yogi Harbhajan: se la pillola per l’allievo e’ amara, non addolcirla…non coltivare le sue sensazioni ma offrigli energia…

 

E l’allievo dovrebbe  arrivare a comprendere che chiedere SCUSA quando sbaglia, non e’ un segno di debolezza, anzi e’ la capacita’ di giudizio che si e’ risvegliata in lui, quindi e’ sinonimo della sua forza interiore

E’ l’umano che comprendendo che  sulla strada del perfezionamento si puo’ sbagliare e rialzarsi

E solo sapendo chiedere scusa puo’ progredire e progressivamente liberarsi dai suoi errori per continuare ad evolvere

 

Alice Bailey

 

http://www.istitutocintamani.org/sintesiLibriBailey/Sintesi_TRATTATO_DEI_SETTE_RAGGI_IV.pdf

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