Spesso lo troviamo nei prati, magari dietro casa eppure il Trifoglio rosso fa parte di quelle piante note sin dall’antichità, dimenticate e poi riscoperte di recente dalla moderna fitoterapia. In passato, veniva largamente impiegato come sostanza lenitiva per ovviare a svariati disturbi come tosse, bronchite, diarrea e disturbi mestruali, ma oggi l’interesse per questa pianta “ritrovata” è dovuto ai suoi principi “anti – aging” e per disturbi tipici che accompagnano la menopausaSpesso lo troviamo nei prati, magari dietro casa eppure il Trifoglio rosso fa parte di quelle piante note sin dall’antichità, dimenticate e poi riscoperte di recente dalla moderna fitoterapia. In passato, veniva largamente impiegato come sostanza lenitiva per ovviare a svariati disturbi come tosse, bronchite, diarrea e disturbi mestruali, ma oggi l’interesse per questa pianta “ritrovata” è dovuto ai suoi principi “anti – aging” e per disturbi tipici che accompagnano la menopausa.
Conosciuto anche come Trifoglio pratense, il trifoglio rosso (o violetto è stato rivalutato giusto negli anni quaranta per lenire i problemi legati al ciclo mestruale: vampate di calore, osteoporosi, secchezza vaginale, depressione insonnia e malattie cardiovascolari. In particolare, si sfruttano in pieno gli isoflavoni, estrogeni naturali, presenti anche nella soia.A differenza di quest’ultima però, che ne contiene solo due (genisteina e daidzeina), il Trifoglio rosso ne contiene ben quattro (anche biochanina A e formononetina). Di qui, un effetto amplificato contro il rischio di infarto miocardico e osteoporosi. Inoltre, il Trifoglio rosso rispetto alla soia, sembrerebbe più biodisponibile poiché non viene eliminato con le feci e dunque la sua azione è protratta nel tempo. In particolare, recenti studi hanno evidenziato diversi punti di forza del Trifoglio rosso rispetto alla soia:
E’ del tutto privo di effetti collaterali: non incide sul peso corporeo e non aumenta il rischio di tumore all’utero e al seno
La terapia si risolve in un’unica assunzione giornaliera, poiché il Trifoglio rosso agisce rapidamente e la sua azione perdura nel tempo
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
Svolge un’importante azione anti-ossidante che aiuta a contrastare l’invecchiamento associato alla menopausa (rughe, capelli fragili, secchezza vaginale).
In commercio sono disponibili diversi prodotti che nella loro composizione prevedono il Trifoglio rosso, magari combinato con la vitamina D ma allora come districarsi fra le varie offerte e scegliere quello che più si confà alle nostre esigenze? Se dovete trattare disturbi di entità lieve o moderata potete optare per prodotti che contengono dosaggi inferiori, altrimenti, per sintomatologie importanti, vi conviene ricorrere a prodotti altamente concentrati che prevedono un’unica assunzione giornaliera. Come sempre poi, affidatevi a quei pochi prodotti “sicuri” e documentati nella formulazione e nella modalità di produzione.
Alla prossima!
Stefania
FONTE : http://www.greenme.it/spazi-verdi/guarire-con-i-colori/1454-dalla-natura%2C-un-aiuto-per-la-menopausa-il-trifoglio-rosso
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.