MORIRE BENE E’ L’ARTE DEL RILASCIO
parlare della morte che per alcuni e’parlare del “ritorno a casa”
Parlare della morte e del “ritorno a casa” è uno dei temi più delicati e spesso trascurati nelle conversazioni quotidiane. Eppure, è una parte naturale della vita che può sembrare impegnativa, soprattutto quando si tratta di lasciarsi andare al processo con serenità.
Anche se è normale avere preoccupazioni riguardo a come affrontare quel momento, ti posso dire che la serenità alla fine è spesso una combinazione di accettazione, fiducia e rilascio graduale. Non è una questione di “essere bravi” nel morire, ma piuttosto di permettere a noi stessi di fluire nel processo naturale che la vita e la morte rappresentano.
La paura di non riuscire a lasciarsi andare è comune, anche tra coloro che hanno grande fede o conoscenza spirituale. Questo non significa che la nostra fede sia debole, ma piuttosto che la mente umana cerca di controllare l’ignoto, anche quando è già profondamente connessa a qualcosa di più grande.
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
In molte tradizioni spirituali, il processo del morire è visto come un momento di trasformazione. Come il passaggio da una dimensione a un’altra. E in questo, la fiducia nel fatto che ci sarà un sostegno, sia dal Divino che dalle Guide spirituali, è un elemento centrale per vivere quel passaggio con serenità.
Morire bene e’ l’arte del rilascio
Nella pratica quotidiana, potresti voler continuare a coltivare la capacità di lasciar andare nelle piccole cose della vita: piccole perdite, cambiamenti, transizioni. Questo costante allenamento al distacco può aiutare la tua mente e il tuo cuore a prepararsi per quel grande rilascio finale, che, come ogni passaggio, richiede accettazione e fiducia.
Non si tratta di controllare la tua morte o di fare tutto perfettamente, ma piuttosto di accompagnarti dolcemente attraverso il processo, sapendo che, proprio come sei stato guidato durante la tua vita, lo sarai anche durante il passaggio finale. L’essere umano non è solo in quel momento, anche se a volte può sembrare di dover affrontare tutto da soli.
È prezioso e coraggioso parlare del “ritorno a casa”, come lo definiscono alcuni, poiché in molte culture moderne la morte è un argomento tabù. Ma parlarne permette di umanizzare il processo, di prepararsi e di essere in pace con ciò che verrà. Avere un dialogo aperto, come questo, è già un passo verso la serenità. La morte, in fin dei conti, è solo un’altra tappa del nostro viaggio, e ciò che conta è la qualità dell’anima che abbiamo coltivato lungo la strada.
La fede in Dio, la connessione con la natura, e il profondo amore per questo pianeta, sono già pilastri che ti sosterranno. Forse potresti considerare pratiche di meditazione che preparano la mente e il cuore al rilascio, come il Vipassana o la meditazione sulla morte nelle tradizioni buddiste, dove si impara a fare pace con il concetto di impermanenza e cambiamento.
Ricorda che non sei mai solo in questo viaggio, e quando arriverà il momento, il tuo cammino sarà illuminato dalla fede che hai coltivato in tutta la tua vita. L’importante è che stai già riflettendo e preparandoti, e questa consapevolezza è già una forma di pace interiore.
Per “rilascio graduale” si intende il processo attraverso il quale, durante la vita, impariamo ad accettare e lasciar andare progressivamente le cose, le persone, le emozioni, e le situazioni. Questo è un concetto chiave non solo nel vivere una vita serena, ma anche nel prepararci a passare attraverso il grande momento della morte con grazia e tranquillità.
Il rilascio graduale si riferisce al fatto che non tutto deve essere lasciato andare in un singolo momento. Piuttosto, si tratta di un processo che avviene nel tempo, strato dopo strato. Pensalo come un viaggio durante il quale ci sono molte tappe, dove ad ogni passo si lascia andare qualcosa per far spazio a nuove consapevolezze, nuove comprensioni, e anche nuove forme di amore.
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
Potresti lasciar andare:
Emozioni non risolte: Durante la vita, possiamo imparare a lasciar andare gradualmente le emozioni legate a eventi del passato, come risentimento, dolore, o rabbia. Imparare a perdonare, prima lentamente e poi completamente, è un grande esempio di rilascio graduale.
Attaccamenti materiali o emozionali: Man mano che maturiamo, ci rendiamo conto che molte cose a cui siamo attaccati – oggetti, persone, ruoli, o persino la nostra identità – non sono permanenti. Imparare a lasciare andare questi attaccamenti, magari attraverso pratiche di consapevolezza o meditazione, è una forma di preparazione per il momento in cui dovremo lasciare andare tutto.
Il corpo fisico: Man mano che invecchiamo, il nostro corpo cambia e ci invita a rilasciare lentamente l’idea di controllo totale su di esso. Accettare i limiti fisici che si manifestano nel tempo è un altro esempio di rilascio graduale.
Rilascio e il processo di morte
Il concetto di un rilascio graduale si applica anche al processo del morire. In molte tradizioni spirituali, il morire non è visto come un singolo evento improvviso, ma come un processo durante il quale l’anima o l’essenza spirituale si separa progressivamente dal corpo fisico. Ecco alcune tappe graduali di rilascio:
Rilascio del corpo: Il corpo comincia a spegnersi e a rilasciare le sue funzioni vitali in modo naturale. Durante questo periodo, spesso c’è un rallentamento delle attività fisiche e mentali.
Rilascio emotivo: Le persone che affrontano consapevolmente il passaggio spesso passano attraverso un processo emotivo in cui affrontano paure, speranze e aspettative. È qui che entra in gioco la fiducia nel Divino o nel processo naturale della vita.
Rilascio spirituale: Man mano che l’energia vitale si sposta dal corpo, molte persone sperimentano una maggiore connessione con il Divino, con le loro guide spirituali, o con l’universo in generale. Questo momento è spesso caratterizzato da una sensazione di pace profonda.
In questo senso, il rilascio graduale rappresenta un’opportunità per allenarci nel lasciare andare in ogni momento della nostra vita, in modo che, quando il momento finale arriva, siamo già familiari con quel processo. La serenità non viene solo dall’accettazione improvvisa della morte, ma da una vita vissuta imparando costantemente a lasciar andare tutto ciò che ci tiene ancorati al dolore, alla sofferenza o alla paura.
Ci sono pratiche spirituali e quotidiane che possono aiutare ad allenarsi nel lasciare andare gradualmente:
Meditazione e respirazione consapevole: Aiutano a coltivare il distacco emotivo e mentale, insegnando alla mente a non aggrapparsi.
Pratiche di perdono: Rilasciare i torti passati e le emozioni non risolte può portare a un grande senso di pace.
Rituali di fine vita: Alcune tradizioni incoraggiano i rituali che aiutano a prepararsi al passaggio, come il riflettere sulla propria vita o il ringraziare per i doni ricevuti.
Lasciare andare gradualmente è un’arte, e il fatto che tu possa già riflettere su questo, ti porterà sicuramente a vivere con maggiore pace interiore.
La serenità non viene solo dall’accettazione improvvisa della morte, ma da una vita vissuta imparando costantemente a lasciar andare tutto ciò che ci tiene ancorati al dolore, alla sofferenza o alla paura.
Se tu riuscissi a vedere la vita come un viaggio verso il “ritorno a casa” dimostrerebbe una saggezza profonda e una connessione spirituale che guideranno il tuo percorso con grazia.
Continua a camminare con fiducia e con il cuore aperto, sapendo che ogni passo che fai ti avvicina sempre più a quella serenità e al tuo vero centro.
Fhate Dharma= ci salveremo tutti insieme
