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Neuroscienza e stress: il linguaggio segreto tra cervello e anima e le chiavi per ritrovare l’equilibrio

Neuroscienza e stress: il linguaggio segreto tra cervello e anima e le chiavi per ritrovare l’equilibrio

Ogni giorno si sente ovunque la parola Stress, ogni giorno diciamo che siamo stressati…ed e’ vero, non e’ semplice per il nostro cervello vivere nel mondo attuale…ma vediamo di capirci qualche cosa

La neuroscienza è la disciplina che studia il cervello e il sistema nervoso, cercando di comprendere come funzionano i nostri pensieri, le emozioni, le percezioni e persino i comportamenti. È una scienza moderna, ma ha radici antiche, infatti già nei tempi più lontani l’essere umano si interrogava su dove nascesse la coscienza e come le esperienze lasciassero tracce dentro di noi

Oggi le neuroscienze sono un ponte tra biologia, psicologia e tecnologia. Attraverso strumenti come la risonanza magnetica, possiamo osservare in tempo reale come reagisce il cervello allo stress, come si attivano certe aree e come alcune connessioni si indeboliscono se lo stress diventa cronico.

Comprendere la neuroscienza è imparare a conoscere noi stessi dall’interno, capire perché reagiamo come reagiamo, e soprattutto scoprire che abbiamo un potere enorme sul nostro cervello, a patto di saperlo ascoltare e trattare con rispetto

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La parola “stress” è diventata una compagna quotidiana, ma pochi sanno davvero da dove viene e cosa significa nel profondo. Questa parola è stata introdotta negli anni ’30 dal medico e biologo ungherese Hans Selye, che osservò come il corpo reagisce a qualunque pressione o cambiamento con una risposta universale, indipendente dal tipo di evento. Non è la cosa in sé a creare stress, ma il modo in cui il nostro corpo e la nostra mente la percepiscono.

Selye usò il termine “stress” ispirandosi all’ingegneria, dove indica la tensione subita da un materiale sotto pressione. Da lì, la parola è diventata il simbolo di tutte le nostre corse interiori, ma la sua radice è profondamente biologica: lo stress è una risposta primitiva di sopravvivenza, non solo un malessere psicologico

Nel nostro cervello c’è una regia antica: l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA). È un circuito che collega il cervello alle ghiandole surrenali e governa la produzione di ormoni come il cortisolo.

Quando percepiamo un pericolo (anche solo immaginato), questo asse si attiva e scatena l’allarme. L’amigdala, la centralina della paura, prende il controllo, e la corteccia prefrontale, che è la sede della nostra lucidità, perde potere. Il corpo entra in uno stato di allerta continua, come se ci fosse un animale feroce dietro l’angolo!!!!

Il problema è che il nostro cervello non distingue tra un pericolo reale e uno psicologico

Un litigio, un ricordo doloroso o la paura del futuro scatenano la stessa tempesta ormonale di un attacco fisico. E quando questo stato diventa cronico, il cervello si sovraccarica. La mente diventa affollata, il corpo si irrigidisce e anche il nostro campo energetico si contrae, come se la nostra aura venisse schiacciata sotto il peso della paura: una sensazione davvero molesta

Cosa dicono le neuroscienze ?

Scienziati come Joseph LeDoux, esperto di memoria emotiva, e Robert Sapolsky, specialista di stress e neuroscienze comportamentali, hanno dimostrato che lo stress cronico modifica fisicamente il cervello. L’ippocampo, che regola memoria e orientamento interno, può addirittura ridursi, mentre l’amigdala diventa iperattiva e dominante. È un vero corto circuito interno: il cervello emotivo vince, e il cervello razionale si spegne.

Stress non è solo “essere nervosi”, è un programma biologico che prepara il corpo alla sopravvivenza. Se questo allarme resta acceso troppo a lungo, il cervello si sovraccarica e perde la capacità di distinguere le vere emergenze dalle paure immaginate. 

Lo stress è una frattura tra chi siamo e chi crediamo di dover essere.

Quindi lo stress e’ come un ponte spezzato tra cervello e anima

Perché il cervello si sovraccarica?

Il cervello si sovraccarica quando lo stress diventa cronico e il sistema HPA resta iperattivo. Alcuni fattori che contribuiscono a questo fenomeno sono:

Sovrastimolazione costante (rumore, notifiche, ritmi frenetici)

Mancanza di sonno, che impedisce il ripristino delle funzioni cerebrali

Alimentazione squilibrata, con carenza di nutrienti essenziali

Traumi passati, che mantengono il cervello in uno stato di ipervigilanza

Mancanza di momenti di recupero e rilassamento

Proteggere il cervello è un atto sacro di riconnessione: scienza e anima insieme, perché siamo fatti di biologia, energia e spirito.

Proprio per questo, un tema delicato e profondo come lo stress non può essere affrontato solo con la psicologia o con la spiritualità, ma richiede uno sguardo più ampio, capace di abbracciare scienza, esperienza (perche’ anche l’esperienza ci stressa) e consapevolezza spirituale. È in questo spazio di incontro tra neuroscienza e anima che possiamo davvero trovare le chiavi per proteggere e guarire il nostro cervello, senza separarci da chi siamo veramente

Vediamo sia dal punto di vista scientifico sia da quello “psicologico- spirituale” e fisico come venire in aiuto

Come proteggere il cervello dallo stress e migliorarne la resilienza:

Tecniche di respirazione : esercizi come la respirazione diaframmatica e la meditazione riducono l’attivazione dell’asse HPA e abbassano il livello di cortisolo.

Attività fisica regolare: l’esercizio aerobico stimola la produzione di BDNF (Brain-Derived Neurotrophic Factor), una proteina che protegge e rigenera le cellule cerebrali.

Alimentazione equilibrata: cibi ricchi di omega-3, antiossidanti e magnesio supportano il sistema nervoso e riducono gli effetti dello stress ossidativo.

Sonno di qualità: dormire almeno 7-8 ore a notte permette al cervello di rigenerarsi e smaltire le tossine accumulate durante il giorno.

Relazioni sociali positive: il supporto emotivo riduce l’iperattività dell’amigdala e aiuta a mantenere l’equilibrio emotivo.

Gestione del tempo e delle priorità: ridurre il multitasking e dedicare tempo a pause rigeneranti aiuta a migliorare la capacità di concentrazione e abbassa i livelli di stress.

Oltre alle classiche tecniche di rilassamento, aiuto psicologico e fisico, oggi la scienza ci offre strumenti che lavorano sul cervello, sul corpo e persino sull’energia:

Neurofeedback
Con questa tecnica vengono applicati elettrodi sul cuoio capelluto, che leggono l’attività cerebrale in tempo reale. Su uno schermo puoi vedere graficamente le tue onde cerebrali o persino giocare con un videogioco che risponde direttamente ai tuoi stati mentali. Lo scopo è imparare a riconoscere gli stati di stress e spostarsi volontariamente verso stati di calma. È un vero allenamento di consapevolezza neurobiologica.

Terapia Polivagale

Essa lavora sul nervo vago, la via che collega cervello, cuore e intestino. Si e’ visto che questo 2 cervello percepisce per prima gli stimoli stressanti e li invia direttamente al cervello attraverso il nervo Vago. Lo stress lo disturba e lo disequilibra. Attraverso il  respiro ritmico,i suoni a bassa frequenza e piccoli movimenti oculari,essa riattiva il circuito della sicurezza, calmando l’iper-allerta
(Con esercizi dolci di respiro, movimenti oculari, vocalizzazioni e contatto con il corpo, la terapia polivagale riattiva il circuito della sicurezza interiore. È particolarmente utile per chi sente un’ansia costante e senza causa apparente)

Mindfulness e meditazione
Non è solo “stare calmi”, non e’ solo una meditazione  ma imparare anche ad “osservare i propri pensieri senza diventarli”    Si allena la capacità di stare nel presente, nel corpo, senza fuggire nel passato o nel futuro.

La scienza ha dimostrato che essa aumenta la densità della corteccia prefrontale, rafforzando proprio la parte del cervello che ci salva dal caos emotivo !

Tecniche somatiche
Il trauma lascia segni nel corpo, non solo nella mente. Queste tecniche insegnano a sentire le sensazioni fisiche legate allo stress e a liberarle dolcemente. È un processo di “scarico energetico profondo”, come se il corpo potesse finalmente concludere una fuga o una difesa interrotta

Stimolazione bilaterale (EMDR)
Questa tecnica utilizza movimenti oculari guidati per aiutare il cervello a processare e integrare ricordi traumatici o stressanti. È molto efficace nel liberare il cervello da memorie congelate che continuano a disturbare il presente.

Suoni binaurali e frequenze terapeutiche
I suoni binaurali sono vibrazioni che influenzano direttamente la nostra attività cerebrale. Ascoltando suoni leggermente diversi in ciascun orecchio, il cervello “crea” una terza frequenza interna, sincronizzandosi a essa.

Se scegliamo frequenze alpha, theta o delta, possiamo indurre uno stato di rilassamento, meditazione o sonno profondo.
Ecco alcuni link per provare: (poiche’ li sperimento mi sento con tranquillita’ di consigliarli)

https://www.youtube.com/watch?v=yjwvU6D4tMg
https://www.youtube.com/watch?v=nkW5u9goZBY
https://www.youtube.com/watch?v=9DNkPSHxfwY
https://www.youtube.com/playlist?list=PLgJcA9lNOQsZbt1Z2k1AC6IoqlOCykdw1

E la spiritualità?

Il cervello è il ponte tra corpo e anima. Se questo ponte è teso o spezzato, perdiamo il contatto con noi stessi. Le pratiche antiche di riequilibrio energetico ci insegnano che lo stress non è solo una questione chimica, ma un disallineamento tra la nostra essenza e il flusso della vita.

Camminare a piedi nudi sulla terra, immergersi nell’acqua, respirare con gratitudine, cantare o invocare la propria guida interiore sono gesti semplici che riprogrammano il nostro campo sottile. Quando ci ricordiamo di essere ESSERI di luce, lo stress perde il suo potere di controllo

Proteggere il nostro cervello non significa solo calmarsi, ma ritornare al centro, ascoltare il nostro ritmo naturale e onorare il dialogo sacro tra la mente e lo spirito.

È un atto d’ amore verso il nostro intero essere

E quando torniamo lì, al centro, scopriamo che il nostro cervello è uno strumento sacro, e il nostro respiro è la chiave per accordarlo di nuovo alla Vita

SE VUOI C’E’ UN PICCOLO ESERCIZIO PER TE:

Ogni sera, prima di dormire, porta le mani sul cuore e chiudi gli occhi.
Immagina il tuo cervello come una sfera di luce dorata
Respira profondamente e lascia che ogni respiro sia un abbraccio tra te e quella luce
Con ogni espirazione, lascia uscire una paura, una tensione, una parola dura che  hai ricevuto, sentito o ti sei detto oggi
Con ogni inspirazione richiama una qualità come la pace, la fiducia, l’ascolto.

E poi, con tutto il tuo cuore, parla direttamente alle tue cellule cerebrali, come una madre amorevole che parla ai suoi figli e di a loro ” Mi prendo cura di voi, cellule tutte del mio cervello. Ora siamo in pace e vi invio luce di guarigione ed amore. Guariamo e siamo in serenita’ ed equilibrio tutte  INSIEME!
E’ bene visualizzare tutto il cervello pieno di luce

GRAZIE

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