L’oligoelemento manganese entra a far parte della composizione di molti enzimi, molecole dell’organismo che presiedono ad importantissime funzioni vitali.
Il manganese è un metallo di colore grigio-bianco, duro e fragile di consistenza che viene in genere utilizzato nella produzione di ferro e acciaio. Il suo ruolo biologico però è completamente diverso in quanto rappresenta un oligoelemento presente in qualsiasi essere vivente.
La presenza del manganese nell’organismo umano è appena dello 0,0001 per cento, ma rappresenta un capitale preziosissimo. Questo elemento funge da attivatore di molti enzimi e, talvolta, entra addirittura a far parte della composizione di queste molecole dell’organismo che presiedono ad importantissime funzioni vitali. Senza il manganese, quindi, gli enzimi non possono svolgere il loro lavoro, provocando nell’individuo un rallentamento del metabolismo degli zuccheri, dei grassi, delle proteine e non solo.
Gli aromi e le spezie sono ottimi da assumere quando si è carenti di manganese. ©ingimage.com
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Proprietà del manganese
L’oligoelemento manganese svolge diverse funzioni all’interno del nostro organismo. Essendo direttamente coinvolto come cofattore dell’azione di alcune classi enzimatiche, funge da catalizzatore di molti processi metabolici importanti come la protezione dai radicali liberi o il ciclo dell’urea volto a ridurre la concentrazione di ammoniaca nei liquidi biologici.
Il manganese è presente principalmente nel fegato, nelle ossa, nel pancreas e nei reni favorendo la funzione epatica e renale, il fissaggio del calcio al tessuto osseo, il metabolismo del ferro e l’utilizzo delle vitamine. La sua carenza quindi provoca un rallentamento generale dei processi metabolici fondamentali con conseguente stanchezza, dolori articolari, irritabilità, sensazione di stress perdurante accompagnato da fischi nelle orecchie. Ma anche anemia e disturbi degli organi riproduttivi. In gravidanza è essenziale per assicurare un corretto sviluppo delle ossa del nascituro.
Il tè è una fonte di manganese
Usi e benefici del manganese
I vegetali lo contengono soprattutto negli organi riproduttori in una quantità che varia da un minimo di 0,3 a 17,6 mg per Kg. La carne invece ne contiene da un minimo di 0,2 a un massimo 0,4 per Kg, specialmente nel fegato, nei muscoli e nel sangue. Il manganese è dunque rintracciabile anche negli alimenti e, in particolar modo, nel tè, nel vino rosso, nei cereali, in alcuni aromi e spezie, nelle nocciole, nei legumi e nel cacao.
Si prescrive sotto forma di integratore in caso di reumatismi infiammatori, di ipertensione, asma, e taluni tipi di emicranie o di disturbi cardiovascolari. Si impiega spesso in associazione a rame e cobalto per contrastare l’asma allergica e sindromi vascolari. Al lattante ne occorrono 6 mg al giorno, che scendono nel bambino ad una media di 0,2 – 0,3 mg per Kg. Si raccomanda inoltre di prestare attenzione perché la sua somministrazione potenzia l’azione di altri farmaci.
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