PARLIAMO DELL’OLIGOELEMENTO ZINCO:
LO ZINCO
Descrizione
Lo zinco è un minerale-traccia essenziale presente nell’organismo in quantità superiori a quelle di qualsiasi altro elemento traccia, al di fuori del ferro; infatti l’organismo umano contiene 1,8 gr di Zinco rispetto ai quasi 5 gr. di ferro. Lo zinco svolge svariate funzioni: 1) è in relazione con il normale assorbimento e con l’azione delle vitamine, in particolare quelle del complesso B; 2) è un elemento costitutivo di almeno 25 enzimi preposti alla digestione e al metabolismo; 3) è un componente dell’insulina e fa parte dell’enzima necessario per scomporre l’alcool; 4) svolge un ruolo fondamentale nella digestione dei carboidrati e del metabolismo del fosforo nonché nella sintesi dell’acido nucleico che controlla la formazione di varie proteine nelle cellule.
Lo zinco è essenziale per la crescita generale, per un corretto sviluppo degli organi della riproduzione e per il normale funzionamento della prostata; inoltre recenti rivelazioni mediche indicano che lo zinco è importante per la rimarginazione delle ustioni e delle ferite.
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Questo minerale può anche essere necessario nella sintesi del DNA, che porta in sé tutti i caratteri ereditari e che dirige l’attività di ciascuna cellula. Le migliori fonti contenenti tutti gli elementi-traccia nel giusto equilibrio sono i cibi naturali non trattati, preferibilmente quelli coltivati in terreni fertilizzati organicamente. Diete ricche di proteine, di prodotti a base di cereali integrali, di lievito di birra, di crusca, di gemme di grano, e di semi di zucca sono di solito ricche di zinco. Il contenuto di zinco nella maggior parte delle acque potabili cittadine è tuttavia irrilevante.
Assimilazione e riserva
Lo zinco viene prontamente assorbito nella parte superiore dell’intestino tenue e la via principale per l’eliminazione è il tratto gastrointestinale; solo una minima parte viene persa con le urine.
Le riserve maggiori di zinco sono il fegato, il pancreas, i reni, le ossa, i muscoli volontari; questo è depositato anche in alcune parti degli occhi, nella prostata, negli spermatozoi, nella pelle, nei capelli, nelle unghie e nei globuli bianchi.
Una grossa assunzione di calcio e di acido fitico combinati, così come si trova in certi cereali, può impedirne l’assorbimento, quindi, se l’assunzione di calcio e di acido fitico è elevata, bisogna aumentare il consumo di zinco.
Interazioni con farmaci, vitamine o minerali
· Calcio: interferisce con l’assorbimento del calcio.
· Contraccettivi orali: abbassa i livelli di zinco nel sangue.
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· Diuretici: aumentano l’escrezione di zinco. Se ne debbono prendere grandi quantità.
· Farmaci cortisonici: possono interferire con gli esami per la determinazione dello zinco.
· Ferro: diminuisce l’assorbimento di ferro. L’assunzione di alti dosaggi di zinco possono produrre questo effetto.
· Rame: diminuisce l’assorbimento del rame. L’assunzione di alti dosaggi di zinco possono produrre questo effetto.
· Tetraciclina: diminuisce l’assorbimento di tetraciclina a livello ematico. Tetraciclina e zinco non dovrebbero essere associati.
· Vitamina A: coopera nell’assorbimento della vitamina A.
Dosaggi e tossicità
Il Consiglio Nazionale di Ricerca suggerisce che nella dieta sia somministrato all’organismo, quotidianamente un apporto di zinco pari a 15 mg per gli adulti; 15 mg in più vengono consigliati per il periodo di gravidanza e ulteriori 25 durante l’allattamento. Il contenuto medio di zinco, in una dieta mista, varia dai 10 ai 15 mg.
Lo zinco è relativamente atossico benché un avvelenamento possa essere causato dal consumo di cibi conservati in contenitori galvanizzati. Elevate assunzioni di zinco interferiscono con l’utilizzazione del rame, causando un metabolismo incompleto del ferro e del rame nel fegato. Quando lo zinco viene integrato alla dieta, occorre ingerire anche quantità maggiori di vitamina A.
Effetti:
Effetti da carenza e sintomi
La causa più comune di una carenza da zinco è una dieta squilibrata, benché altri fattori possano concorrervi; per esempio il consumo di alcool può causare una carenza in quanto spinge lo zinco depositato fuori dal fegato e nelle urine; tutto ciò causa un aumento di stanchezza, una maggiore esposizione alle infezioni e alle ferite, tempi prolungati di rimarginazione e una diminuita prontezza mentale; ritardo nella crescita, e ritardata maturità sessuale. Un’insufficienza di zinco, unita a quella del rame e del vanadio, può portare all’aterosclerosi, anche le smagliature della pelle e le macchie bianche sulle unghie possono esserne sintomi. Il cadmio, un minerale tossico, accentua i segni di carenza di zinco, depositandosi nell’organismo e provocando gravi danni, che possono essere superati aumentandone il consumo. Recenti studi dimostrano che una carenza di zinco causa sterilità e nanismo negli essere umani. Tale carenza determina cambiamenti dannosi: nel cancro alla prostata, i livelli di zinco nella ghiandola sono molto bassi. James A. Halstead e Cecil Smith, Jr., della Trace Element Research Laboratory, Washington, D.C., hanno condotto interessanti studi sullo zinco, riscontrando bassi livelli di zinco nel plasma sanguigno di persone affette da cirrosi alcolica e da altri tipi di malattie del fegato, ulcere, attacchi cardiaci, mongolismo e fibrosi cistica. Anche donne incinte e donne che prendevano contraccettivi orali presentavano nel plasma sanguigno bassi tassi di zinco. Un’eccessiva eliminazione di zinco si manifesta nella leucemia e nella malattia di Hodking, ma le cause sono sconosciute.
Sintomi da carenza
Carenza moderate:
· Perdita del gusto e dell’odorato.
· Crescita non ottimale dei bambini.
· Alopecia.
· Eruzioni cutanee.
· Lesioni multiple sulla pelle.
· Glossite.
· Stomatite.
· Blefarite.
· Sterilità.
· Oligospermia.
· Difficoltà a cicatrizzare.
Carenze gravi:
· Ritardo nella formazione delle ossa.
· Epatosplenomegalia.
· Riduzione del volume testicolare.
· Funzioni testicolari inferiori alla norma.
· Rallentamento della crescita o nanismo.
Esami di laboratorio rilevatori di carenza
· Zinco ematico (spettroscopia ad assorbimento atomico)
Chi necessita di quantità addizionali?
· I soggetti con introito dietetico calorico e nutrizionale inadeguato o che richiedono un incremento addizionale.
· I bambini in età pre-scolare.
· Le persone anziane (sopra i 55 anni di età).
· Le donne in gravidanza o allattamento.
· I soggetti che fanno abuso di alcool o altre droghe.
· I soggetti con malattie croniche logoranti, stress prolungati o coloro che hanno da poco subito un intervento chirurgico.
· I soggetti a cui è stato chirurgicamente rimossa una porzione del tratto gastrointestinale.
· I soggetti con gravi ustioni o lesioni.
· I soggetti che assumono diuretici.
Effetti benefici sulle malattie
Lo zinco aiuta ad eliminare i depositi di colesterolo ed è stato usato con successo nel trattamento dell’aterosclerosi. Può contribuire ad una rapida rimarginazione delle cicatrici interne o di qualsiasi ferita alle arterie. Lo zinco è benefico nella prevenzione e trattamento dell’infertilità; garantisce un perfetto sviluppo della maturità degli organi sessuali. La sua somministrazione è importante nel morbo di Hodking e nella leucemia, nel trattamento della cirrosi epatica e dell’alcolismo. Inoltre è efficace nella cura del diabete, grazie ai suoi effetti regolatori sull’insulina nel sangue; infatti, l’aggiunta di zinco all’insulina prolunga il suo effetto sullo zucchero. (Un pancreas diabetico contiene solo circa la metà dello zinco rispetto ad uno sano).
Effetti dimostrati
· Funziona come anti-ossidante.
· Regolarizza il gusto e l’odorato.
· Promuove una crescita e uno sviluppo regolare.
· Favorisce la cicatrizzazione delle ferite.
· Favorisce la sintesi del DNA e dell’RNA.
· Promuove la divisione cellulare, la riparazione e la sintesi.
· Regolarizza il livello ematico della vitamina A.
· Mitiga l’angina.
· Mitiga la cirrosi epatica.
· Migliora le difese immunitarie.
· Previene il cancro.
· Aumenta la virilità e l’energia sessuale.
· Supporta la terapia diabetica.
· Cura l’acne.
· Cura l’artrite.
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Avvertenze e precauzioni
Evitare l’assunzione nel caso di:
· Ulcere gastriche o duodenali.
Occorre intervenire nel caso di:
· Eventuale assunzione di dosi superiori a quelle indicate dal produttore.
· Integrazioni di calcio o di farmaci con tetraciclina. Lo zinco può interferire con l’assorbimento di tali farmaci.
Sopra i 55 anni d’età:
· Ci sono maggiori probabilità che si verifichino carenze.
Gravidanza:
· Molte diete hanno un basso apporto di zinco e possono non fornire quantità adeguate a sopperire l’aumentato fabbisogno di questo periodo. Valutare l’effettivo fabbisogno in relazione al quadro clinico.
· Un consumo eccessivo può portare a parto prematuro o ad esiti letali per il feto.
· Evitare le megadosi.
Allattamento:
· Molte diete hanno un basso apporto di zinco e possono non fornire quantità adeguate a sopperire l’aumentato fabbisogno di questo periodo. Valutare la necessità d’integrazioni.
· Evitare le megadosi.
Effetto sugli esami di laboratorio:
· Diminuisce i livelli delle lipoproteine ad altà densità (HDL) nei giovani maschi.
· Un alto dosaggio diminuisce il rame nel sangue.
Conservazione:
· Conservare in luogo fresco e asciutto, lontano dalla luce diretta, ma non congelare.
· Tenere lontano dalla portata dei bambini.
Controindicazioni, effetti collaterali o sintomi da sovradosaggio
· Diarrea lieve: interrompere il trattamento. Occorre intervento medico.
· Dolori addominali: ricorrete ad un intervento d’urgenza.
· Nausea: interrompere il trattamento. Occorre l’intervento medico immediato.
· Sanguinamento anormale: ricorrete ad un intervento d’urgenza.
· Ulcere gastriche: interrompere il trattamento. Occorre l’intervento medico immediato.
· Vomito: interrompere il trattamento. Occorre l’intervento medico immediato.
Interazione con altre sostanze
L’alcool, preso anche in quantità moderate, può aumentare l’escrezione di zinco e può diminuire la capacità dell’organismo di utilizzare lo zinco a livello epatico.
Bevande:
· Il caffè non dovrebbe essere consumato contemporaneamente all’assunzione di zinco perché potrebbe diminuirne l’assorbimento.
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