Quale potere hai sulla tua salute? Fino alla scoperta dell’epigenetica, si credeva che la nostra aspettativa di vita e le malattie di cui avremmo sofferto fossero scritte nel nostro DNA e che quindi non potevamo migliorare o peggiorare di molto quello che già era stabilito alla nascita.
L’epigenetica è quella scienza che si è sviluppata negli ultimi 15 anni che mostra che i geni del nostro DNA sono attivati e disattivati dall’ambiente. E’ l’ambiente quindi decide la nostra salute e per ambiente intendiamo
I cibi che mangiamo
L’attività fisica
I tipi di relazioni che abbiamo con le altre persone
I nostri pensieri
Le nostre credenze
Lo stress
Il nostro stato emotivo
La Società Americana per il Cancro ha pubblicato una statistica che afferma che il 60% dei tumori sono evitabili, cambiando stile di vita e dieta. Infatti solo il 5% dei cancri hanno a che vedere con l’ereditarietà e i geni, mentre il 95% dei cancri in effetti non ha nessuna connessione coi geni.
Contrariamente a quanto ci è stato insegnato, oggi la scienza dimostra che non siamo vittime dei nostri geni ma che è l’ambiente in cui decidiamo di vivere che ha un vero impatto sulla nostra vita e su quella degli altri. Le nostre credenze, emozioni e pensieri, oltre al cibo, possono quindi cambiare la nostra biologia. Abbiamo il potere di guarire noi stessi, aumentare i nostri sentimenti di autostima e migliorare il nostro stato emotivo.
Le cellule possono scegliere di leggere o non leggere il modello genetico in base ai segnali ricevuti dall’ambiente. Quindi avere un “programma di cancro” nel nostro DNA non significa automaticamente saremo destinati a contrarlo. Questa informazione genetica può essere disattivata se il nostro ambiente è tale da non attivarla e quindi ecco quanto enorme è il ruolo del cibo e dei pensieri, atteggiamenti e dalle percezioni!
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Siamo noi a decidere la nostra salute
Quello che fino ad alcuni anni fa era “il dogma centrale” della biologia molecolare era che le informazioni biologiche vengono trasferite in sequenza e solo in una direzione (dal DNA all’RNA alle proteine). Questo dogma centrale conduceva a credere in un determinismo assoluto, che lascia assolutamente incapaci di fare qualsiasi cosa per la salute del corpo; è tutto guidato dal codice genetico con cui si è nati. Il problema principale con credere al mito che i geni controllano la vita è che si diventa vittima dell’ eredità genetica. Dal momento che non è possibile modificare i geni, significa in sostanza che la vita è predeterminata, e quindi si ha ben poco controllo sulla propria salute.
Per nostra fortuna gli scienziati hanno completamente distrutto questo dogma e provato che è falso. In realtà abbiamo un controllo enorme su come vengono espressi i tratti genetici, per esempio attraverso come si pensa, ciò che si mangia e le relazioni in cui si vive.
Nel 1990 è stato lanciato il Progetto Genoma Umano ed è stato completato nel 2003. La missione era quella di mappare tutti i geni umani e le loro interazioni, per averla come base per la cura di qualsiasi malattia. In realtà non solo hanno scoperto che il corpo umano è costituito da un numero molto minore di geni di quanto si stimava, ma hanno anche visto che questi geni non funzionano come previsto.
Già John Cairns, un biologo molecolare britannico nel 1988 aveva dimostrato che le nostre risposte all’ambiente determinano l’espressione dei nostri geni. Cairns prese un ceppo di batteri i cui geni non permettevano loro di produrre lattasi, l’enzima necessario per digerire lo zucchero del latte, e li mise in capsule di Petri in cui l’unico cibo presente era il latte. Con suo grande stupore, nel giro di pochi giorni, tutte le capsule erano state colonizzate dai batteri che stavano mangiando il lattosio. Il DNA batterico era cambiato in risposta all’ambiente! Questo esperimento è stato replicato molte volte e non è stata trovata una spiegazione migliore che anche gli organismi primitivi possono evolvere consapevolmente.
I geni possono essere attivati e disattivati da segnali provenienti dall’ambiente. La coscienza della cellula si trova all’interno della propria membrana. Ogni cellula del nostro corpo ha un tipo di coscienza. I geni modificano la loro espressione a seconda di ciò che sta accadendo al di fuori di esse.
Le nostre emozioni regolano la espressione genetica
I geni cambiano espressione in risposta a fattori ambientali ed altri ricercatori hanno dimostrato che questo “ambiente” include anche i pensieri coscienti, le emozioni e le credenze inconsce. Il biologo Bruce Lipton, PhD, è una delle autorità più importanti riguardo a come le emozioni possano regolare l’espressione genetica, spiegate in modo approfondito nei suoi eccellenti libri “La biologia delle credenze“, e “Evoluzione spontanea“. Le percezioni dell’ambiente vengono interpretate secondo le nostre credenze e come tali influiscono sulla nostra biologica con un effetto positivo o negativo a seconda del tipo di credenza.
La maggior parte delle credenze sono limitanti e negative ed è per questo che è necessario un lavoro interiore di pulizia delle proprie limitazioni. Sono tantissimi ad esempio i casi di remissione spontanea da cancro e altre malattie gravi grazie alla forza della fede e alla preghiera.
Secondo alcuni anche il pensiero positivo fatto in modo corretto può portare a dei risultati. Il Dr. Bruce Lipton a riguardo dice:
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“Il pensiero positivo funziona solo se le credenze nel subconscio sono in linea con esso, o se siete completamente attenti. Se siete totalmente attenti ed usate quel desiderio di essere positivi e far funzionare le cose, allora vi accorgerete quando il vostro subconscio sta facendo andare un nastro e voi potete cancellarlo. Ma se non siete attenti e pensate solo pensieri positivi, allora non state conducendo lo spettacolo. Da qui vengono i conflitti.”
Questa nuova scienza rivela che in realtà siamo un’estensione dell’ambiente che ci circonda, che comprende tutto, dai pensieri alle credenze, dalle tossine a cui siamo esposti al prendere il sole, dall’esercizio fisico a tutto ciò che si sceglie di mettere in bocca. Come il dottor Lipton è solito dire, la nuova biologia ci muove fuori dal vittimismo e ci da la padronanza sulla nostra salute.
Come la nutrizione altera l’espressione genetica
Due anni fa, uno studio condotto dal Linus Pauling Institute presso la Oregon State University è stato presentato in occasione del convegno annuale Experimental Biology. Lo studio ha dimostrato come le “modificazioni degli istoni” possono avere un impatto sull’espressione di molte malattie degenerative, che vanno dal cancro e dalle malattie cardiache al disordine bipolare e persino all’invecchiamento stesso. Secondo Rod Dashwood, docente di tossicologia e capo del Cancer Program del Linus Pauling Institut ha comunicato: “Crediamo che molte malattie che hanno alla radice un’espressione genica aberrante possono essere collegate al modo in cui il DNA è confezionato, e alle azioni di enzimi quali l’istone deacetilasi, o HDACs”.
Non più tardi di 10 anni fa, non sapevamo quasi nulla della regolazione dell’HDAC nel cancro o in altre malattie, ma oggi è una delle aree più promettenti della ricerca relativa alla salute. In poche parole, tutti noi abbiamo geni oncosoppressori, che sono in grado di bloccare le cellule tumorali. Questi geni sono presenti in ogni cellula del corpo, ma lo sono anche le proteine chiamate istoni. Come il dottor Jean-Pierre Issa ha spiegato al M.D. Anderson Cancer Center, gli istoni possono “abbracciare” il DNA in modo così stretto da diventare “nascosto alla vista per la cellula.” Se un gene soppressore del tumore è nascosto, non può essere utilizzato, e in questo modo si spegne, consentendo alle cellule tumorali di proliferare.
Ora qui è dove entra in gioco l’epigenetica: alcuni alimenti, come i broccoli e altre verdure crocifere, aglio, cipolle contengono sostanze che agiscono come inibitori dell’istone, che essenzialmente lo bloccano, consentendo ai geni oncosoppressori di attivarli e combattere il cancro. Consumando regolarmente questi alimenti, si sostiene naturalmente la capacità del corpo di combattere i tumori.
Anche alcuni oncologi alternativi hanno toccato direttamente il meccanismo epigenetico, come ad esempio il dottor Nicholas Gonzalez, che utilizza un triplice approccio al cancro basato principalmente sulla nutrizione e la disintossicazione, e il Dr. Stanislaw Burzynski, che tratta il cancro con un approccio gene-mirato. Il suo trattamento utilizza peptidi non tossici e aminoacidi, conosciuti come antineoplastoni, che fungono da interruttori genetici che trasformano i geni tumorali in geni soppressori attivati.
Il potere di trasformazione della terapia epigenetica
Quindi la buona notizia è che si possono controllare i geni. È possibile modificarli in maniera regolare, a seconda degli alimenti che si mangiano, l’aria che si respira, e i pensieri che si formulano. Sono l’ambiente e lo stile di vita che impongono la tendenza a esprimere la malattia, e questa nuova realizzazione si appresta a fare grandi cose nel futuro della prevenzione delle malattie – tra cui un giorno educare le persone su come combattere la malattia a livello epigenetico. Quando si verifica una malattia, la soluzione, secondo la terapia epigenetica, è semplicemente quella di “ricordare” alle cellule colpite la loro funzione sana (cambiando le istruzioni ambientali), in modo che possano tornare ad essere cellule normali. Si può cominciare a farlo da soli, molto prima di manifestare una malattia.
Conducendo uno stile di vita sano, con una nutrizione di alta qualità, l’esercizio fisico, una limitata esposizione alle tossine, e un atteggiamento mentale positivo, si incoraggiano i vostri geni ad esprimere comportamenti positivi, che combattono le malattie. Questo è ciò che fa la medicina preventiva. Più persone stanno diventando disposte ad abbracciare questa semplice e sana verità. Vale anche la pena sottolineare che gli effetti epigenetici iniziano prima della nascita.
Una ricerca epigenetica dal 2009 ha dimostrato che i feti di ratto che ricevono una cattiva nutrizione nel ventre materno diventano geneticamente predisposti ad un ambiente povero di nutrienti. Come risultato di questo adattamento genetico, i ratti tendono ad essere più piccoli. Essi sono anche a più alto rischio per una serie di problemi di salute per tutta la vita, come il diabete, il ritardo della crescita, le malattie cardiovascolari, l’obesità, e ritardi dello sviluppo neurologico. Anche in questo caso, mentre alcuni sono tentati di incolpare tali “predisposizioni” ai geni cattivi, il fattore chiave è l’alimentazione, vale a dire l’ambiente cellulare.
È inoltre possibile attivare i geni inattivi con le emozioni. Molti, se non la maggior parte, hanno cicatrici emotive; i traumi possono influenzare negativamente la salute. Utilizzando alcune tecniche si può risolvere il trauma e aiutare a regolare l’espressione genetica in modo ottimale. Ho descritto alcune tecniche di risolvimento dei traumi nell’ultimo capito del seguente articolo:
La più grande causa di ansia e depressione sono i traumi
e consiglio anche
Come guarire te stesso parlando con le cellule del tuo corpo
e
Dr. Soresi: Vi racconto come il PENSIERO può farvi ammalare o guarire
Riferimenti
– Patricia L. Foster. Adaptive mutation: implications for evolution. Bioessays. Author manuscript; available in PMC 2010 Aug 28.
– Falling for This Myth Could Give You Cancer. Dr. Mercola
– The Human Genome Project
– Wake Up World March 26, 2012
– ‘Epigenetic’ concepts offer new approach to degenerative disease, Eurekalert April 28, 2010
– Epigenetic Therapy, NOVA, October 16, 2007
– The Soul and Quantum Physics: An interview with Dr. Fred Alan Wolf
– The Biology of Belief: Unleashing the Power of Consciousness, Matter & Miracles, by Bruce Lipton, Hay House, September 2008.
– Poor Nutrition in the Womb Triggers Permanent Genetic Changes. Dr Mercola
– Conversazione con Bruce Lipton
FONTE : Riccardo Lautizi
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