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Radiazioni E Difese Naturali
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Radiazioni e difese naturali

Protezione contro le radiazioni nucleari

Nota dell’editore: Avendo ricevuto numerosi documenti relativi a questo tema d’attualità, mettiamo online alcuni estratti di uno studio sulle diverse misure da adottare per “proteggersi dalle radiazioni nucleari”. Quello che ne fuoriesce ancora una volta è che potete premunirvi dalla malattia, proteggervi, aumentando le vostre “difese immunitarie”. Meglio prevenire che curare. Ancora una volta, la vostra salute dipenderà da cosa mangiate.

 

“Condivido queste informazioni per avvertire la popolazione di una situazione che il governo vuole apparentemente ignorare o minimizzare. Il lato positivo è che si possono fare non poche cose per minimizzare gli effetti negativi delle radiazioni. Oltre a uno stile di vita più sano possibile esiste anche un’alimentazione specifica per proteggersi dalle radiazioni, che preserva al meglio la salute e che neutralizza proprio gli effetti delle radiazioni.

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L’alimentazione anti-radiazioni è basata su 4 principi.

Il primo principio è il principio dell’assorbimento selettivo, il che significa principalmente che se abbiamo abbastanza minerali nel nostro organismo, le cellule sono sature di minerali. Quando c’è saturazione minerale delle cellule, i minerali radioattivi hanno minore possibilità di essere assorbiti dal sistema. Per esempio, con minerali come il caldio o lo iodio, se abbiamo abbastanza calcio o iodio nel nostro sistema, l’organismo non tenderà ad assorbire lo stronzio-90, che è relativamente simile al calcio, o lo iodio 131. Se la normale concentrazione di minerali è bassa, allora lo stronzio-90 e lo iodio 131 saranno assorbiti più facilmente.

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Il secondo concetto importante nella protezione contro le radiazioni è il concetto di chelazione. Significa che esistono certi alimenti che attirano a sé materiali radioattivi, li prendono dall’organismo e li eliminano attraverso l’evacuazione.

 

Il terzo concetto consiste nel mantenere nel vostro organismo un livello elevato di nutrimenti antiossidanti e di enzimi che vadano ad annientare i radicali liberi creati durante l’esposizione alle radiazioni.

 

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Il quarto concetto è che esistono alcuni alimenti e piante che proteggono in maniera specifica contro gli effetti generali delle radiazioni o dei trattamenti ai raggi X.

Esistono altre modalità di proteggersi dalle esposizioni alle radiazioni. Alcune ricerche pubblicate nell’International Journal of Radiation Biology nel 1980 indicano che il pH dei liquidi cellulari potrebbe influenzare la risposta alle radiazioni della cellula. In ‘Diet for the Atomic Age’, Sara Shannon segnala che molti studi suggeriscono che un pH neutro a leggermente alcalino favorisce la resistenza alle radiazioni.

Riassunto di quello che ci è sembrato essenziale da ricordare:

 

Assorbimento selettivo:

Calcio, Potassio, Iodio, Ferro, Zinco, Vitamina B12, Zolfo

 

Protezione per chelazione

Alginato di sodio: le alghe (Kelp, Dulse, Alghe blu-verdi),

Pectina: Soia, mele, semi di girasole

Zibicolina : Miso

Fitani : Cereali, fagioli, piselli e per estensione i germi di questi semi

Cellulosa lignina: fibre alimentari insolubili

 

Gli alimenti che proteggono contro le radiazioni

Il Miso: Il miso è un alimento noto per la sua azione protettrice contro le malattie dovute alle radiazioni. È una pasta fermentata alcalinizzante, prodotta a partire da semi di soia che possono anche essere mescolati con riso o orzo. Il miso non pastorizzato, l’unico che si deve mangiare, contiene molti batteri ed enzimi che aiutano la digestione e mantengono in buono stato il tratto digestivo. Contiene vitamina B12 che protegge contro il cobalto-60, ma anche molti minerali che proteggono contro l’assorbimento di diversi minerali radioattivi.

L’episodio che ha rivelato il miso come alimento efficace contro le radiazioni è capitato al Dott. Akizuki della St Francis Clinic a Nagasaki durante la seconda guerra mondiale. La clinica del dottor Akizuki si trovava a meno di 2 km dal luogo dell’esplosione della bomba atomica caduta su Nagasaki. Ebbene, il Dott. Akizuki ed il personale della clinica, che curavano le vittime della bomba atomica e mangiavono miso regolarmente, non hanno sofferto dalle radiazioni durante le settimane e gli anni successivi a quell’evento…

La barbabietola fa anche parte di questi alimenti speciali. Le barbabietole non sono note soltanto per disintossicare il sangue, ma anche per proteggere il sistema nervoso e contribuire a curare l’anemia, tutte problematiche aggravate dalle radiazioni, probabilmente perché sono ricche di ferro, che protegge contro l’assorbimento del plutonio 238 e 239, del ferro 55 e del ferro 59. Lo studio più sorprendente sulla barbabietola è stato riportato nel Journal of Dental Research da J. Wolsieffer nel 1973. Dei ratti nuttriti col 20% di polpa di barbabietola hanno assorbito tra il 97 ed il 100% in meno di cesio 137 rispetto ad altri ratti sottoposti a radiazioni ma che non avevano mangiato barbabietole. Secondo il lavoro del Dott. Siegmund Schmidt, riportato da Susan e Leslie Kenton nel loro libro “Raw Energy”, anche il succo di barbabietola cruda è stato utilizzato con successo nel trattamento di tumori indotti dalle radiazioni, perché contiene un tasso particolarmente alto di un antociano specifico, efficace contro il cancro e la leucemia…

Il polline raccolto dalle api contribuisce ad un miglioramento generale della salute, ed è anche un nutrimento potente contro le radiazioni, in quanto rinforza il sistema immunitario e previene il deterioramento dei globuli rossi e bianchi dovuto alle radiazioni. Inoltre il polline è ricco di vitamine A, B, C ed E, di acidi nucleici, lecitina, cisteina e minerali vitali come il selenio, il calcio ed il magnesio, tutte sostanze cha aiutano a combattere le radiazioni. Uno studio — menzionato in Fighting Radiation and Chemical Polluants with Foods, Herbs, and Vitamins — condotto dal Dott. Peter Hernuss dell’University of Vienna Women’s Clinic, ha dimostrato che il polline ha ridotto significativamente gli effetti collaterali delle radioterapie con raggi gamma del Cobalto 60, in 25 donne trattate per cancro uterino non operabile: hanno preso circa 2 cucchiai di polline tre volte al giorno, e rispetto a quelle che non avevano ingerito polline, hanno avuto 50% in meno la nausea, 80% in meno di perdita di appetito, 50% in meno di disturbi urinari, del retto e del sonno, e 30% in meno in termini di debolezza e di malessere generale dopo il trattamento. Altri studi clinici hanno prodotto risultati simili. Alcuni scientifici del Stanford Research Institute hanno scoperto che il polline proteggeva i topi durante un trattamento con raggi X…

Allo stesso modo il lievito fa parte di questi alimenti anti-radiazioni: particolarmente ricco di selenio, di tutte vitamine del gruppo B, compreso la vitamine B12 ed acidi nucleici, tutti componenti che proteggono contro gli effetti collaterali delle radiazioni. In uno studio condotto presso l’ospedale Montefiore di New York, i pazienti affetti da cancro che hanno ricevuto 3 cucchiai di lievito ogni giorno durante la settimana precedente la radioterapia, non hanno sviluppato alcun effetto collaterale in seguito ad esposizione alle radiazioni. Invece i pazienti cavia che non hanno ingerito lievito hanno sofferto di vomito e di anemia…

L’aglio pure è un alimento efficace contro le radiazioni. Anche se ha proprietà curative numerose e diverse, gli elementi che lo rendono più utile nella lotta contro le radiazioni sono la cisteina, lo zolfo organico – di eccellente qualità -, ed una sostanza non meglio identificata chiamata vitamina X dai sovietici, che aiuta sia ad impedire l’assorbimento degli isotopi radioattivi che ad asportarli dal corpo. L’aglio delle viti ed il ginseng selvatico sembrano contenere questa vitamina X. Il zolfo presente in tutte le piante erbacee della famiglia delle Brassicacee, impedisce l’assorbimento dello zolfo 135.

In ogni caso, la cisteina è senza dubbio la sostanza più attiva dell’aglio: si tratta di un antiossidante che aiuta a prevenire la produzione di radicali liberi. La cisteina lega col Cobalto 60 per neutralizzarlo. Protegge inoltre contro i raggi X…

Da tempo gli alimenti contenente della clorofilla sono noti per il loro effetto protettore contro le radiazioni. In regola generale, ogni alimento verde contiene della clorofilla. Dal 1959 al 1961, il direttore dell’US Army Nutrition Branch di Chicago ha scoperto che gli alimenti ricchi di clorofilla riducevano del 50% l’effetto delle radiazioni sulle cavie (porcellini d’India). Ciò è vero per tutti gli alimenti che contengono clorofilla: cavolo, verdure a foglia verde, spirulina, clorella, erba di grano, giovani germogli e tutte le alghe Klamath (AFA – Aphanizomenon Flos Aquae). Questa varietà di alghe blu-verdi è un ottimo alimento anti-radiazioni per via della sua elevata immutabilità cellulare, del suo grande potere di rigenerazione e del suo alto contenuto di clorofilla…

Grazie ai loro enzimi antiossidanti, i giovani germogli di grano proteggono non solo contro qualsiasi tipo di esposizione alle radiazioni, ma anche in caso di livelli pericolosi dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del cibo, che aumentano la nostra esposizione ai radicali liberi. Anche lo stress mentale e le infezioni virali gravi possono aumentare in modo eccessivo il tasso dei radicali liberi nell’organismo…

L’eleuterococco (Eleutherococcus senticosus), o ginseng siberiano, non è, malgrado il suo nome, il ginseng che conosciamo di solito. Fa parte di una famiglia diversa, originaria dalla Russia o dalla Cina. A differenza del ginseng (Panax), proviene da un cespuglio di cui si mangia la radice. La maggior parte delle ricerche su questa pianta sono state condotte dai russi… In uno di questi studi, il ginseng siberiano somministrato al paziente un’ora prima del suo trattamento con raggi ha migliorato la sua condizione generale, l’appetito e il sonno, e ha consentito di normalizzare le sue funzioni vitali… Sembra che il ginseng siberiano aumenta la resistenza generale contro tutti gli effetti tossici dovuti alla radioterapia o la chemioterapia. Secondo la mia esperienza clinica pluriennale, il ginseng siberiano stimola tutte le funzioni dell’organismo, e più particolarmente quelle del sistema endocrino e immunitario contro lo stress fisico, emotivo, chimico, biologico e dovuto alle radiazioni.

Anche l’astragalo e l’echinacea sono delle erbe molto importanti che aiutano il sistema immunitario a fare fronte alle radioterapie. La miglior soluzione consiste a

prenderne ogni giorno durante la settimana che precede e la settimana successiva al trattamento con i raggi. Altra pianta di prima importanza per lottare contro le radiazioni è il ginseng (Panax), in particolare grazie alle sue capacità di proteggere il sistema immunitario e la produzione di midollo osseo, così come per il suo effetto stimolante su diversi sistemi del corpo.

La Larrea tridentata, nota come cespuglio di creosoto, è un altro tipo di pianta eccellente per aiutare l’organismo a combattere gli effetti delle radiazioni.

 

http://www.eau-positive.it/blog-dell-argento

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