Risvegliarsi al punto zero
Di Gregg Braden
Molti fenomeni anomali sembrano confermare le profezie di antiche culture, segnando una transizione inarrestabile
Il suono mantiene in equilibrio le griglie magnetiche terrestri. È una sinfonia in evoluzione: man mano che il suono cambia, anche la Terra deve adattarsi, e noi con essa. Il Sole sta trasformando il proprio campo magnetico e la Terra risponde, generando un nuovo tono nella Creazione. Questo cambiamento si riflette in ciascuno di noi attraverso il principio della risonanza, invitandoci a sintonizzarci sul Circuito Sacro che lega il nostro cuore, il cervello, le cellule e il pianeta.
Sebbene si pensi che il cervello sia il fulcro del corpo umano, è il cuore che lo guida con la sua pulsazione, sincronizzata con la Terra. Viviamo inconsapevolmente in questa armonia: il cervello risponde al cuore, il cuore alla Terra, e così si chiude il Circuito Sacro. Tuttavia, la nostra capacità di scelta e le emozioni possono interferire con questa sintonia naturale, creando schemi di dissonanza. Quando, invece, entriamo in risonanza con il sentimento di amore, i nostri grafici elettromagnetici si allineano con quelli della Terra, testimoniando la nostra connessione.
In questo periodo storico di grandi mutamenti, molti fenomeni anomali sembrano confermare le profezie di antiche culture, segnando una transizione inarrestabile. La percezione del tempo si accelera, esperienze uniche emergono, e intuizioni profonde ci collegano al resto della Creazione. Tali cambiamenti non sono isolati, ma si intrecciano con eventi cosmici che coinvolgono il nostro sistema solare.
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Nel 1984, la navicella Ulisse osservò variazioni ai poli solari simili a quelle registrate sulla Terra. I campi magnetici dei poli terrestri stanno rapidamente diminuendo, mentre il Sole perde gradualmente il suo magnetismo. Questo fenomeno, predetto nei testi sacri come segno della “fine del ciclo”, si accompagna a un aumento dei disturbi solari e a fenomeni straordinari su Giove, come l’impatto di 21 frammenti di una cometa e i misteriosi cambiamenti della macchia rossa.
Anche la Terra registra segni di trasformazione: dal decadimento atmosferico al surriscaldamento, fino a un’incrementata attività sismica. Dal 1971 si rileva un aumento delle particelle di luce, i fotoni, che indicano l’ingresso in una fascia di luce densa, predetta dai Maya come “fasci di luce sincronizzata”. Questo ci avvicina al centro della Via Lattea, un evento che coinvolge l’intero sistema solare.
Le geometrie sacre apparse nei campi coltivati e il rallentamento della rotazione terrestre sono altri segnali del cambiamento. Un tempo, la Terra completava la sua orbita in 360 giorni; oggi ne impiega 365, testimoniando un rallentamento della velocità di rotazione e un declino magnetico mai registrato prima.
Mentre attraversiamo questo spazio di transizione, conviviamo con due realtà: quella vecchia e quella emergente. I Maya ci definivano “coloro che camminano tra i mondi”. Questo periodo ci offre l’opportunità di sostituire vecchi schemi con nuovi, grazie alla ricalibrazione dei campi elettromagnetici.
Siamo la generazione ponte tra due epoche, custodi della saggezza antica e pionieri della nuova coscienza. Il nostro corpo e il nostro essere si sintonizzano con queste frequenze cosmiche, preparandosi a vivere e comprendere il cambiamento.
l cambiamento al punto zero
Di Gregg Braden
Quando la Terra si muove verso una nuova vibrazione, deve adattarsi. L’unico modo per farlo è trasformare la sua forma e modificare il suo equilibrio. Le 12 placche tettoniche che costituiscono la superficie terrestre si stanno spostando per rispondere a questo nuovo tono nella Creazione. Questo cambiamento esterno si riflette inevitabilmente dentro di noi, grazie al principio della risonanza.
Viviamo immersi nel Circuito Sacro, un intreccio invisibile tra Terra, cuore, cervello e cellule. Tuttavia, la paura è un ostacolo che interrompe questa risonanza. È uno schema di interferenza che ci separa dal legame naturale tra cuore e pianeta, spingendoci a vivere in una civiltà dominata dalla razionalità e dalla tecnologia, lontana dal sentire profondo del cuore.
Le antiche culture ci ricordano la necessità di ritrovare rispetto e amore per la Terra. Sentimenti di rabbia, dolore e controllo nascono dalla paura, che ci è stata impressa e tramandata attraverso le generazioni. Questo schema non è intrinseco a noi, ma ci influenza profondamente. Uscire da questi schemi è essenziale per riconnettersi con il Circuito Sacro.
Relazioni come templi di trasformazione
I rapporti che viviamo sono strumenti preziosi per affrontare e superare le nostre paure. Attraverso di essi, siamo guidati a riconoscere e trasformare schemi radicati che possono risalire a decenni, o addirittura generazioni. Quando non riusciamo a risolvere questi schemi, la vita ci presenta situazioni impossibili da ignorare, fino a quando non impariamo la lezione che esse contengono.
Le nostre esperienze, che oscillano tra ordine e caos, riflettono un equilibrio dinamico, simile a quanto descritto nel Test di Mandelbrot. Ogni sfida ci invita a trovare un nuovo punto di stabilità, un processo che si ripete su scala olografica: ciò che accade su scala globale si rispecchia nel singolo istante.
La svolta epocale e l’iniziazione della vita
Questo momento storico rappresenta una grande transizione, una “svolta epocale”. Stiamo vivendo un’iniziazione collettiva simile a quelle degli antichi misteri egizi o tibetani. Le antiche scuole di saggezza, come quelle lungo il Nilo, insegnavano agli iniziati a padroneggiare gli aspetti più complessi della loro personalità, dalle emozioni distruttive come rabbia e paura fino al raggiungimento di un equilibrio interiore.
Allo stesso modo, oggi affrontiamo sfide personali che ci spingono a ridefinire noi stessi. Superare queste prove significa passare attraverso “la notte oscura dell’anima”, un momento cruciale che, pur spaventoso, rappresenta un’opportunità per riscoprire strumenti nascosti dentro di noi.
L’influenza delle emozioni sul DNA
Le emozioni che proviamo agiscono come un interruttore sul nostro DNA, accendendo o spegnendo codici genetici specifici. La paura, con le sue vibrazioni lente, limita le possibilità di espressione genetica. Al contrario, l’amore, con la sua vibrazione più alta e frequente, apre nuove possibilità, permettendo al nostro corpo di accedere a codici mai utilizzati prima. Questo processo è simile all’attivazione di nuovi “microchakra” nel nostro essere, che ci collegano a una saggezza superiore.
Una nuova specie umana
Stiamo assistendo alla nascita di una nuova configurazione genetica all’interno della nostra specie, un adattamento evolutivo che risponde alle frequenze di questa nuova era. Le nostre antenne biologiche, gli aminoacidi, stanno sintonizzandosi con le nuove griglie di energia che avvolgono il pianeta.
Prepararsi al cambiamento
Il passaggio alla “fine del ciclo” è inevitabile e naturale. Come lo vivremo dipenderà dalla nostra capacità di accogliere il cambiamento con apertura e fiducia, lasciandoci alle spalle vecchi schemi e abbracciando nuove possibilità. Questo processo non è solo individuale, ma collettivo: stiamo camminando insieme verso una nuova consapevolezza.
Il messaggio dei “crop circles” cerchi nel grano e delle scuole misteriche
Simboli geometrici, come quelli trovati nei crop circles, ci ricordano l’unità tra scienza e spiritualità. Essi rappresentano l’invito a riscoprire antiche conoscenze e a integrarle nella nostra vita moderna. Come gli antichi iniziati, oggi viviamo la nostra iniziazione attraverso le relazioni, risolvendo schemi e imparando a vivere in equilibrio.
Siamo parte di un processo di trasformazione che ha richiesto migliaia di anni di preparazione. Il nostro compito è accogliere questa transizione con consapevolezza e amore, lasciandoci guidare dalla saggezza del cuore.
Il cammino iniziatico verso il punto zero
Di Gregg Braden
Le iniziazioni dei tempi antichi offrono un modello per comprendere il momento “iniziatico” che stiamo vivendo oggi. In Egitto, ogni tempio rappresentava un aspetto della psiche umana. Le effigi che vi si trovavano non erano oggetto di adorazione, ma simboli di forze interiori da padroneggiare. Ad esempio, Sekhmet, la dea felina della guerra, rappresentava il guerriero dentro di noi. Gli antichi imparavano quando attivare questo archetipo e quando tenerlo sotto controllo. Questi insegnamenti potevano richiedere anni, persino tutta una vita.
Le iniziazioni miravano a trasformare emozioni come rabbia, paura e gelosia in strumenti di crescita. Persino Gesù, secondo i testi biblici, fu iniziato a tali misteri, divenendo un ponte vivente verso una saggezza più accessibile per tutti.
Il cammino personale: un’iniziazione moderna
Oggi, affrontiamo un processo simile, ma in modo diverso. La nostra vita quotidiana diventa un tempio in cui impariamo a conoscere noi stessi. Come gli iniziati nelle piramidi egizie, anche noi ci confrontiamo con prove che ci spingono a superare le nostre paure.
La prima fase del percorso iniziatico si svolgeva nella “Stanza della Luce Scura”, un luogo immerso nell’oscurità assoluta. Lì, gli iniziati dovevano confrontarsi con le loro paure più profonde. Allo stesso modo, nella vita moderna, affrontiamo circostanze che sembrano insormontabili, ciò che gli antichi chiamavano “la notte oscura dell’anima”. Questo momento, per quanto doloroso, rappresenta una grande opportunità: ci invita a scoprire risorse nascoste dentro di noi e a ridefinire chi siamo.
Trovare l’equilibrio
Superata questa fase, gli iniziati entravano nella “Stanza dell’Equilibrio”. Questo spazio li preparava a mantenere una stabilità interiore, nonostante le prove successive. Anche noi cerchiamo di raggiungere l’equilibrio attraverso le nostre relazioni e le esperienze di vita, che sono strumenti per risolvere vecchi schemi e prepararci al “Punto Zero”.
La prova finale: un’esperienza collettiva
L’ultima fase avveniva nella terza stanza, un luogo che combinava basse frequenze magnetiche con alte vibrazioni. Questa stanza, datata a oltre 11.000 anni fa, rifletteva le condizioni ambientali che stiamo vivendo ora. Durante questa fase, gli iniziati sperimentavano una trasformazione profonda, simile a quella che la Terra stessa attraverserà fermandosi al punto zero per circa tre giorni.
Questa iniziazione collettiva riguarda tutta l’umanità. Le relazioni intense e le sfide che affrontiamo oggi sono opportunità per liberarci dalla paura e dal giudizio, strumenti che ci aiutano a cambiare prospettiva e a scoprire chi siamo veramente.
Un cambiamento genetico in atto
Man mano che ci avviciniamo alla “fine del ciclo”, stiamo attivando nuovi schemi genetici nel nostro DNA. Le emozioni agiscono come un interruttore: sentimenti di paura o amore determinano quali codici genetici si accendono. Quando lasciamo spazio all’amore, accediamo a frequenze superiori, chiamate “Frequenze Cristiche”, che sono ottimali per gli esseri umani basati sul carbonio.
Il ritorno all’unità
La trasformazione che stiamo vivendo non è solo personale, ma cosmica. Una frequenza cambiata in una parte del cosmo si riflette su scala stellare, solare e planetaria, influenzando profondamente anche noi. Questa evoluzione ci invita a risolvere vecchi schemi e a partecipare pienamente al processo di cambiamento, accettandolo con fiducia e consapevolezza.
Il sogno del cambiamento
Il passaggio al punto zero potrebbe essere percepito come un sogno, uno stato alterato di coscienza. Quando ci risveglieremo, potremmo dire: “Sono passato attraverso il cambiamento, e non me ne sono nemmeno accorto.”
Forse vivremo questo processo per meglio dire in quello che per i nativi d’America è un sogno : uno stato alterato di coscienza.
traduzione a cura di Marika
Di GREGG BRADEN dal suo libro” risvegliarsi al punto zero”
riadattamento di Carmen www.spaziosacro.it
www.greggbraden.com