Visita SpazioSacro.it : Corsi, Seminari e Scuola di Naturopatia e di Reiki
Sclerosi Multipla E Alzheimer Una Svolta Da Due Ricerche Del Dott. Zamboni
#image_title

Sclerosi multipla e Alzheimer una svolta da due ricerche del dott. zamboni

Cade un tabù della Medicina, sulla presenza di una rete linfatica nel cervello. Una novità che potrebbe modificare l’approccio ad alcune patologie, come la sclerosi multipla e il morbo di Alzheimer. A scriverlo sulla rivista Veins and Lymphatics, analizzando due studi di recentissima pubblicazione – uno dell’Università della Virginia, Usa, pubblicato su Nature e l’altro dell’Università di Helsinki e del Research Institute Wihuri, pubblicato su ‘The Journal of Experimental Medicine’ è il prof. Paolo Zamboni, responsabile del Centro di Malattie Vascolari di Unife.

L’esperimento descritto sull’ultimo numero di Nature è stato eseguito da Antoine Louveau, Jonathan Knips e un team dell’Università della Virginia, e rappresenta «uno studio di svolta per chi è interessato ai vasi linfatici» scrive Zamboni, il quale sottolinea come pochi giorni dopo un gruppo di studiosi di Helsinki abbia «confermato con altri esperimenti l’esistenza di una rete linfatica cerebrale connessa con i linfonodi profondi del collo».

Dopo aver ricordato che l’articolo di Nature non rappresenta in realtà una scoperta rivoluzionaria, ma piuttosto «una descrizione sistematica e aggiornata delle connessioni e delle funzioni del sistema linfatico cerebrale», Zamboni afferma che «tuttavia, questo articolo permette di superare definitivamente il concetto secondo cui vi è una mancanza di drenaggio linfatico del cervello». Il gruppo dell’Università della Virginia ha trovato il sistema linfatico nella parete delle vene durali (sono le principali vene intracraniche all’interno delle meningi che poi convogliano il sangue nella vena giugulare) «e questo testimonia il dialogo funzionale e anatomico tra i due sistemi – prosegue Zamboni – Inoltre è stato dimostrato con immagini eccellenti che l’interconnessione dei collettori linfatici non esiste solo con le vene, ma anche con il liquido cerebrospinale, con i linfonodi profondi del collo e pure con le vene giugulari interne». Le potenziali implicazioni della scoperta? «La principale conseguenza – afferma Zamboni – è che il dogma del privilegio immunitario del cervello (cioè l’isolamento immunitario del cervello rispetto al resto del corpo, ndr) come ammesso dagli stessi autori, crolla. Abbiamo tutti studiato che il cervello è segregato dal punto di vista immunitario. La dimostrazione di vasi linfatici del sistema nervoso centrale richiede una rivalutazione urgente dell’assunto di base nella neuroimmunologia». Il nuovo concetto, secondo Nature, apre la strada a riconsiderare – scrive Zamboni – l’eziologia autoimmune di un certo numero di malattie neuroinfiammatorie e neurodegenerative, comprese la sclerosi multipla e la malattia di Alzheimer».

http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2015/07/01/news/su-sclerosi-e-alzheimer-una-svolta-da-due-ricerche-1.11706247

 

Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:

TANTI SEMINARI E CORSI SU SPAZIOSACRO.IT :
spaziosacro.it portale medicine analogiche
visita il sito spaziosacro.it [ click qui ]

——————

 

Paolo Zamboni, chirurgo vascolare di Ferrara, ha scoperto che la Sclerosi Multipla è dovuta anche ad un accumulo di ferro nel cervello indotto dal restringimento anomalo delle vene.
Attraverso un operazione chirurgica le vene sono riaperte e in alcuni casi scompare completamente la malattia

La cosa sorprendente è che è stato ostracizzato dai suoi colleghi e non ha ricevuto alcun finanziamento o supporto. Come mai? Perché il trattamento farmacologico della Sclerosi Multipla richiede i farmaci tra i più costosi al mondo e non c’è alcun interesse a soppiantare l’attuale terapia.

Il Prof. Paolo Zamboni cominciò ad interessarsi alla Sclerosi Multipla dopo che sua moglie negli anni ’90 ne fu colpita e da quel momento iniziò una grande ricerca che lo portò a riconoscere che le cose non stavano proprio come la medicina ufficiale insegnava. Scoprì infatti che solo i malati di sclerosi multipla hanno un accumulo di ferro nei vasi sanguigni cerebrali che causa necrosi, infiammazione, disturbi immunitari e cominciò ad indagarne la causa. Analizzando il circolo venoso dei pazienti vide che tutti avevano un restringimento importante (60-80%) delle vene del collo (insufficienza venosa cronica cerebrospinale chiamata CCSVI) che crea un ristagno venoso nel cervello. Attraverso un’angioplastica simile a quella che si fa per riaprire le coronarie ostruite risolve le condizioni dei pazienti eliminando gli ostacoli al deflusso del sangue “sporco” dal cervello.

«Mi colpì il fatto che tutti, pur non conoscendo le cause della sclerosi multipla, la studiassero su un modello animale basato sull’ipotesi arbitraria che fosse di origine autoimmune (l’encefalopatia autoimmune sperimentale, ndr): non mi pareva un buon metodo per comprendere davvero la malattia.Studiai ciò che era stato rilevato dell’anatomia del cervello dei malati: in molti casi, fin dai tempi di Jean-Martin Charcot, il neurologo che per primo descrisse la sclerosi multipla, si segnalava che le placche si trovassero sempre al centro di vene cerebrali. Alla fine degli anni Ottanta alcuni ricercatori avevano individuato chiari segni di patologie croniche delle vene cerebrali dei malati di sclerosi multipla; io stesso, osservando vetrini di autopsie, ne trovavo.
Il 29 settembre del 2002 lei eseguì per la prima volta un ecodoppler (ecografia del circolo sanguigno, ndr) delle vene extracraniche in un malato con sclerosi multipla…
Vidi che il circolo era difficoltoso e il sangue non scorreva bene. Dalla letteratura scientifica mi resi conto che si conosceva pochissimo della circolazione venosa nelle persone sane, quasi nulla di quella nei malati.

Nella primavera del 2009, viene pubblicato sul Journal of Neurology Neurosurgery and Psychiatry il primo lavoro sulla correlazione fra CCSVI e sclerosi multipla in 65 pazienti; a fine 2009, i primi dati dopo aver “liberato” le vene di quei malati con l’angioplastica percutanea transluminale (o PTA).
Come ho segnalato fin dal primo studio, anche dopo la PTA esiste circa il 50 per cento di probabilità di recidive, in alcuni casi non è l’intervento appropriato, e pochi pazienti, circa uno su quattro secondo le osservazioni pubblicate da Fabrizio Salvi, continuano a stare bene a lungo»

Prof. Paolo Zamboni, estratto da un’intervista al Corriere
Sul sito della Fondazione Veronesi in un articolo del 2013 leggiamo che lo scetticismo della classe medica è dovuto al fatto che si stanno aspettando i risultati di uno studio iniziato nel 2012 i cui risultati non sono ancora stati resi noti. E’ incredibile come una terapia che potrebbe essere risolutiva per milioni di persone possa essere fatta attendere tutto questo tempo.
Sebbene i media e il mondo scientifico vogliano far apparire questa terapia come non attendibile, sono tantissimi i casi di guarigione avvenuti grazie almetodo Zamboni chiamato anche Brave Dreams (tradotto “Sogni Coraggiosi” in un società dove devi essere davvero coraggioso per andare contro il sistema).
A sei mesi dall’operazione mi ritengo guarita dalla sclerosi multipla
Nicoletta Mantovani, vedova di Luciano Pavarotti, al settimanaleGente
Nicoletta Mantovani, che oggi ha 47 anni, aveva mostrato i primi sintomi della malattia a 18 anni, malattia che è progredita per 25 anni rendendo la sua vita un inferno. Poi la conoscenza del professor Zamboni e la fiducia cieca, a quanto pare ripagata, nella terapia. Eppure, nonostante quella di Nicoletta Mantovani non sia l’unico casi di “redenzione” dalla sclerosi multipla, il metodo Zamboni deve lottare ancora contro diversi detrattori. Nicoletta è presidente onorario dell’Associazione Ccsvi nella sclerosi multipla onlus per raccogliere fondi per finanziare il metodo Zamboni.
Il metodo Zamboni ha avuto così tanto eco in tutto il mondo che il professore ferrarese riceve chiamate e pazienti in continuazione provenienti da Russia, America, Libano, Croazia, ecc. In Canada, dove il problema della sclerosi multipla è molto sentito, hanno fatto anche un servizio televisivo (sottotitolato in italiano) dove hanno mostrato anche il caso di una persona completamente guarita.

Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:

DUE LIBRI CONSIGLIATI DA SPAZIOSACRO.IT :
libri-spaziosacro
visita la pagina di presentazione dei libri [ click qui ]

In Canada oggi l’intervento in angioplastica, praticato da Zamboni, per disostruire le vene del collo è ormai all’ordine del giorno.
Sulla rivista Scienza e Conoscenza è stato dedicato un articolo a questa cura e viene riportata la storia di Teresa, malata da quando aveva 19 anni, è guarita in mezz’ora di ambulatorio grazie al dott. Tommaso Lupattelli al Gvm di Ostia, dove esegue il metodo-Zamboni.
L’IMPORTANZA DELL’ALIMENTAZIONE PER EVITARE RECIDIVE

Come abbiamo visto c’è anche il rischio importante di recidive. Infatti come sempre affermiamo qui su Dionidream, l’alimentazione e lo stile di vita sono fondamentali per l’insorgere di ogni malattia e quindi se vogliamo mantenere la salute dobbiamo introdurre salute nella nostra bocca. Abbiamo visto di recente come una dieta che mima gli effetti del digiuno crea degli enormi benefici nei pazienti affetti da sclerosi multipla e anche come l’integrazione vitamina D possa essere risolutiva in alcuni casi. Ho riportato pure la storia di una dottoressa guarita grazie ad una dieta sana.
Con la recente scoperta che il sistema linfatico e il sistema immunitario arrivano fino al cervello tutti i libri di neurologia sono da riscrivere e diventa enorme il ruolo dell’alimentazione per le patologie del sistema nervoso. Infatti se la nostra alimentazione è errata (quasi tutti pensano di avere una dieta sana ma in realtà ingurgitano zucchero, pane, pasta, cracker, latticini, cibi pieni di bassa qualità e poveri di minerali e vitamine) si producono molte scariche acide, l’intestino si infiamma con la conseguente permeabilità intestinale e queste tossine entrano nel sistema linfatico e sanguigno arrivando fino al cervello e creando enormi danni.
Per contattare il prof. Zamboni puoi trovare il recapito telefonico a questo link dell’ospedale Sant’Anna di Ferrara. Esistono anche dei medici in tutta Italia formati direttamente dal prof. Zamboni che praticano la sua terapia.

http://terrarealtime.blogspot.it/2016/09/medico-italiano-ha-scoperto-la-cura-per.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+TerraRealTime+(TERRA+REAL+TIME)

author avatar
admin
Associazione Culturale SpazioSacro.it Operiamo nel campo delle medicine analogiche dal 1998. Proponiamo molteplici corsi e seminari in tutta Italia. Visitate le nostre scuole: la Scuola di Reiki "Spazio Sacro" e la Scuola di Naturopatia "Spazio Sacro".


CATEGORIE DEL BLOG

Crescita spirituale
CURE NATURALI
Dalla Nostra Associazione
Mondo Olistico
Notizie scottanti
Passa il Favore di Trevor
Scuola di Naturopatia
Studi Scientifici
Teorie e Scoperte
admin

Associazione Culturale SpazioSacro.it

Lascia un commento