Negli ultimi giorni abbiamo parlato della sclerosi multipla, si รจ discusso infattiย di un particolare โvideogameโ, da molti definito rivoluzionario, sviluppato per i pazienti che seguono le terapie riabilitative proseguendo il lavoro ovviamente nella propria abitazione, tali terapie sono costantemente monitorate dai medici che tengono sempre sotto controllo i pazienti, proprio in queste settimane arriva anche il risultato di una ricerca che potrebbe portare ad un ulteriore passo avanti nella lotta contro la la sclerosi multipla.
Incominciamo col ricordare che la sclerosi multipla รจ una malattia neurodegenerativa demielinizzante,ย cioรจ con lesioni a carico del sistema nervoso centrale.
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Nella sclerosi multipla si verificano un danno e una perdita di mielina in piรน areeย (da cui il nome ยซmultiplaยป) delย sistema nervoso centrale. Alla base della SMย vi รจ unย processo di demielinizzazioneย che determina danni o perdita della mielina e la formazione di lesioni (placche) che possono evolvere da una fase infiammatoria iniziale a una fase cronica, in cui assumono caratteristiche simili a cicatrici, da cui deriva il termineย ยซsclerosiยป.
La causa o meglio le causeย sono ancora in parte sconosciute, tuttavia le evidenze scientifiche indicano che la malattia origina da una combinazione di fattori ambientali e fattori genetici, pertanto la SM appartiene al gruppo delle malattie multifattoriali, patologie complesse la cui natura รจ legata a questa doppia componente.
Un nuovo studio, condotto dai ricercatori dellโuniversitร di Verona e pubblicato su gliย Annals of Neurology, apre ora un ulteriore scenario nel campo dellaย diagnosi e della prognosi della malattia.
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Sclerosi multipla, nuove speranze di cura dalla scoperta di molecole maligne
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Gli esami diagnostici usati finora non consentono, infatti, nella maggior parte dei casi, di determinarne il grado di gravitร .
Il team scaligero ha individuato inveceย una combinazione specifica di molecole infiammatorie che quando presenti ad alte concentrazioni nel liquido cerebro-spinale, prelevato normalmente per la diagnosi della malattia, predicono una forma aggressiva di Sclerosi Multipla.
Nella pratica clinica, la scoperta consentirร al neurologo di scegliere fin dallโinizio la terapia piรน adeguata per ciascun paziente riservando quelle piรน energiche solo a chi ne ha veramente bisogno.
La scoperta รจ frutto del lavoro di un team internazionale coordinato da Massimiliano Calabrese, docente di Neurologia del dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dellโUniversitร di Verona, che ha lavorato in collaborazione con Roberta Magliozzi, prima firma della ricerca, e i team dei reparti di Neurologia B e Neuropatologia del Policlinico di Borgo Roma diretti da Salvatore Monaco .
Allo studio hanno, inoltre, collaborato, Stefania Montemezzi e Francesca Pizzini dellโAzienda ospedaliera universitaria integrata, Chiara Romualdi, Alessandra Bertoldo ed il Marco Castellaro dellโUniversitร di Padova e Ruggero Capra, del centro Sclerosi Multipla di Montichiari. A rendere possibile il lavoro anche la collaborazione con Richard Reynolds dellโImperial College di Londra e con Owain Howell della Swansea University Medical School che hanno confermato lโipotesi dei ricercatori veronesi mediante lโanalisi di tessuti cerebrali autoptici ottenuti da pazienti affetti da Sclerosi Multipla.
Oggi per diagnosticare a un paziente la sclerosi multipla, afferma Calabrese, ยซviene prelevato un campione del liquido cefalo rachidiano che circonda e attraversa tutto il sistema nervoso centrale, detto โliquorโ. Il nostro team ha messo a punto una nuova metodica in grado di determinare in sole 24 ore il profilo liquorale delle forme โmaligneโ di malattia, quelle cioรจ con una maggiore componente neurodegenerativaยป.
ยซIn questo modo โ continua Calabrese โ possiamo stabilire, giร al momento della diagnosi, quindi in una fase molto precoce, se il paziente andrร incontro a un elevato rischio di progressione della malattia e, di conseguenza, individuare la terapia migliore per intervenire efficacemente. Questo nuovo sistema ci consentirร di evitare terapie aggressive non necessarie e quindi inutili rischi per il paziente, ma anche un conseguente notevole risparmio per il sistema sanitario nazionaleยป.
Ricordiamo che la sclerosi multipla colpisce quasi 3 milioni di persone nel mondo (600mila in Europa, 114mila in Italia) con oltre 250 nuovi casi allโanno e nel 2011 il costo medio annuale per persona con sm si aggirava intorno ai 40 mila euro.


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