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Sessualita' E Spiritualita'
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SESSUALITA’ E SPIRITUALITA’

SESSUALITA’ E SPIRITUALITA’

vi postiamo due articoli molto interessanti

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Sessualità e spiritualità
Jeshua canalizzato da Pamela Kribbe

Cari amici, mi dà grande gioia essere di nuovo con voi. Quando vi vedo, non vi vedo tanto come quei corpi fisici che voi osservate nello specchio. È il vostro intimo che io sento e vedo, i movimenti interiori dei vostri pensieri, sentimenti ed emozioni. Sono qui per sostenervi nel vostro viaggio.

 

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C’è un tema che vorrei discutere oggi, che ha avuto un grande impatto su di voi lungo tutta la durata della vostra storia sulla terra. Si tratta della sessualità e del modo in cui viene vissuta dagli uomini e dalle donne.

 

Non è un argomento facile. La sessualità è gravata da molti giudizi, paure ed emozioni. Non c’è più quasi nessun aspetto di essa che sia spontaneo ed evidente. Vale a dire che l’aspetto infantile della sessualità, l’aspetto del bambino innocente che l’esplora liberamente, è andato perduto. Siete pieni di paura e di tensione quando si tratta di esprimervi sessualmente.

 

In questa canalizzazione desidero parlare di questo fardello, ma prima vorrei dire qualcosa riguardo a ciò che la sessualità significa da una prospettiva spirituale.

 

La sessualità è il danzare insieme delle energie maschili e femminili. In origine, la sessualità era più di un atto sessuale. Doveva essere una danza a cui partecipano tutti i livelli o aspetti di voi e del vostro partner.

 

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Distinguerò quattro livelli o aspetti che possono giocare un ruolo in questa danza delle energie.

 

Quattro aspetti dell’esperienza sessuale

 

Prima di tutto, c’è il livello fisico, l’aspetto del corpo fisico. Il corpo è innocente. Il corpo conosce il desiderio sessuale e la sensualità, e questo è qualcosa che è spontaneamente presente nel corpo. Il corpo cerca gratificazione dei suoi desideri ed è l’umano, oppure la coscienza animica nell’umano, che determina il modo in cui il desiderio sessuale viene applicato e manifestato. Ripeto, il corpo è innocente. Conosce la sensualità e il desiderio. Non c’è nulla di sbagliato in questo. Può essere fonte di gioia, gioco e godimento. Ma il corpo non può scegliere da sé in che modo intende esprimere la sua energia sessuale. Siete voi, l’essere umano, ad avere la responsabilità, e il corpo ha bisogno della vostra guida.

 

Quando vorreste sperimentare la sessualità nel più amorevole dei modi, la sede della guida sarà nel cuore. Quando lasciate che sia il vostro cuore a prendere il controllo della vostra energia sessuale, questa troverà la sua espressione più gioiosa. L’alternativa è permettere che siano i vostri pensieri (giudizi) o le vostre emozioni a regolare il flusso sessuale, e vedrete che questo causerà parecchi blocchi nella vostra energia. Ma parlerò di questo in seguito.

 

Il secondo aspetto della danza sessuale che desidero distinguere è il livello emozionale. L’unione sessuale è un atto profondamente emozionale. Se ignorate questo aspetto, non siete pienamente presenti nell’atto e vi tagliate fuori dal vero significato della sessualità.

 

In una canalizzazione precedente, chiamata “Affrontare le emozioni”, abbiamo trattato ampiamente l’argomento delle emozioni. Abbiamo evidenziato le potenti emozioni di paura, rabbia e tristezza, e abbiamo parlato di come possono portarvi fuori dal vostro centro. Quando una qualsiasi di queste potenti emozioni è all’opera in una relazione tra due persone e non viene consciamente riconosciuta e affrontata, questo fatto salterà fuori quando le persone si trovano in intimità. Queste emozioni possono causare reazioni psicologiche di resistenza o di chiusura, quando siete nell’intimità fisica, oppure il corpo potrebbe essere incapace di sentire la sensualità o l’eccitazione.

 

Ogni volta che ci sono questi blocchi fisiologici o fisici, è importante affrontarli al livello a cui sono nati: il livello emozionale. Quando cercate di eliminare i sintomi fisici senza considerare la dinamica emotiva sottostante, mancate di rispetto a voi stessi e al vostro corpo. Quando il corpo resiste all’intimità, vi sta dando il messaggio, puro e chiaro, che c’è un blocco emotivo. Questo può essere dovuto ad un problema fra voi e vostro partner, o può essere una ferita emotiva che vi portate appresso dal passato. Qualunque cosa sia, deve essere affrontato e sistemato in maniera dolce e amorevole prima che l’energia sessuale possa fluire liberamente.

 

Accanto al livello emozionale c’è il livello del cuore, che è il terzo livello, sede del sentimento. Nella stessa canalizzazione che ho appena menzionato (“Affrontare le emozioni”), abbiamo fatto una distinzione tra emozioni e sentimenti. I sentimenti appartengono all’ambito dell’intuizione e della conoscenza interiore. Il vostro lato sentimentale vi parla per mezzo di sussurri silenziosi, pieni di saggezza e compassione. Le emozioni sono di natura più drammatica e le abbiamo chiamate ‘reazioni di incomprensione’, poiché è questo che esse sono in definitiva: esplosioni del non comprendere cosa vi sta succedendo. (Vedi la canalizzazione per ulteriori chiarimenti.)

 

Quando il cuore si apre tra partner sessuali, c’è fiducia, amore e sicurezza fra loro. Quando il cuore è presente in un incontro sessuale, voi permettete al vostro intuito di prendere nota di quello che sta accadendo tra di voi quando diventate intimi fisicamente. Non nascondete le vostre emozioni, ne parlate apertamente. Un vecchio dolore può affacciarsi ed esso viene accettato come tale. Siete accettati così come siete e questo genere di accettazione è la più grande forza di guarigione che esista. Quando connettete l’energia del cuore con la vostra energia sessuale, una grande guarigione può aver luogo in un’area che ne ha molto bisogno.

 

Tuttavia, il cuore può anche giocare un ruolo sottile nell’impedirvi di sperimentare la sessualità in maniera gioiosa, amorevole. Il cuore può essersi chiuso alla gioia della sessualità per svariate ragioni. Prima di tutto può esserci nel cuore il desiderio di salire al di sopra della realtà fisica della terra. In secondo luogo, possono esserci dei dogmi religiosi all’opera che impediscono al cuore di aprirsi a ciò che la sessualità è in realtà. Ora parlerò di entrambi gli argomenti.

 

Il cuore può avere una forte tendenza ad elevarsi al di sopra del piano denso della realtà materiale. È una specie di nostalgia di casa. Può esserci un desiderio di unità che non è affatto mirato all’unità sessuale ma, in effetti, porta dentro di sé un sottile rifiuto del regno terreno (e anche della sessualità). Molti di voi conoscono il desiderio di trascendere questa realtà. Molti di voi ricordano l’energia dell’amore e dell’armonia che avete sperimentato nei regni non materiali prima di incarnarvi sulla terra. Il vostro cuore urla per la tranquillità e leggerezza di questa vibrazione. Voi cercate di assorbire questa energia quando meditate. Spesso i chakra superiori, cioè il cuore, la gola, il terzo occhio e la corona, sono attivati in questo modo. Si aprono, mentre i tre chakra inferiori (il plesso solare, il ventre e l’osso sacro) che sono vitali per il vostro sé terreno, sono più o meno abbandonati.

 

In un modo più innaturale questo accade anche quando assumete delle droghe. Quando assumete delle sostanze che espandono la mente, i chakra superiori vengono aperti squarciandoli e potete sperimentare temporaneamente l’estasi e la beatitudine che vi fanno dimenticare l’aspetto denso e pesante della realtà terrena.

 

Sebbene il desiderio e la brama della trascendenza siano comprensibili, è importante fare pace con la realtà terrena. Altrimenti creerete una separazione artificiale fra la parte superiore e quella inferiore del vostro campo energetico. Darete la preferenza allo stare con la coscienza nella parte superiore della vostra aura e svilupperete una sottile o evidente resistenza alla realtà del corpo, delle emozioni e della sessualità. Questo crea uno squilibrio nel vostro campo d’energia.

 

Quando avete nostalgia di casa in questo modo, cercate di percepire il motivo e lo scopo del vostro essere sulla terra proprio ora. Il motivo per cui siete qui non è per trascendere la terra bensì per portare Casa quaggiù, sulla terra. Questo è un viaggio sacro.

 

La seconda ragione per cui il cuore evita la sessualità sono i dogmi religiosi, spesso dalle vite passate. Possono esserci state delle vite in cui avete fatto voto di castità o in cui vi è stato insegnato a sentire vergogna o colpa per i piaceri corporali e la sessualità. Queste energie potrebbero ancora stagnare nel vostro cuore. A causa di esse potreste avere dei giudizi negativi o una sottile resistenza all’intimità fisica. Questi giudizi e sentimenti non si basano sulla verità. Desidero ripetere di nuovo che il corpo in sé è innocente. La sensualità, il desiderio e tutti i processi fisici che vi fanno desiderare un’unione sessuale, sono processi naturali, sani. Gli squilibri che avvengono nell’ambito della sessualità sono quasi sempre dovuti ai livelli non fisici, di cui ho per ora spiegato due.

 

Il quarto e ultimo livello è l’aspetto della mente. Al livello mentale possono esserci delle credenze morali o spirituali che vi impediscono di godervi la sessualità. La maggioranza di queste credenze è di natura religiosa.

 

Al livello spirituale potreste sentire che il corpo fisico sia una specie di prigione. La realtà non fisica dei ‘regni superiori’ (come li chiamate voi, non io), è talmente glorificata che la realtà fisica viene sottovalutata. Questo è frequente fra gli operatori di luce. Specialmente tra loro c’è spesso resistenza al piacere e al godimento che la sessualità può offrire. Questa ha origine parzialmente nelle credenze religiose e morali e parzialmente nella mera inesperienza con questo aspetto della vita. La maggior parte degli operatori di luce ha passato molte vite come preti, suore o in ruoli simili, ritirati dalla comunità, senza un partner o una famiglia. Si sono concentrati talmente tanto sullo spirituale che l’area della sessualità è stata trascurata.

 

Nelle persone spirituali o religiose c’è spesso una mancanza di rispetto per il corpo nella sua espressione naturale. Questo è davvero increscioso perché, dalla nostra parte, l’espressione nella materia viene considerata il viaggio più sacro che un’anima possa intraprendere. Seminare e raccogliere i semi della vostra divinità così lontano da Casa, nella realtà della materia e della forma, è un’impresa sacra. È un atto divino, creativo, di supremo ordine.

 

Forse siete stati presenti qualche volta vicino al letto di morte di qualcuno o avete assistito ad una nascita. In quei momenti, le anime entrano o abbandonano la danza con la materia. Entrambi i punti nel tempo sono circondati da un’atmosfera di sacralità. Potete percepirlo come un profondo, avvolgente silenzio, colmo di rispetto, che annuncia l’arrivo o la partenza dell’anima. C’è soltanto un profondissimo rispetto dalla nostra parte del velo per quello che voi fate in questi momenti. La danza con la materia è sacra. E spessissimo voi la detestate!

 

La sessualità, nel suo significato vero, è una danza nella materia che nel contempo sale sopra la materia. Nell’espressione sessuale equilibrata del sé uno trascende la realtà materiale senza ignorarla o reprimerla, senza abbandonare i tre chakra inferiori e senza cercare l’estasi solo attraverso i tre chakra superiori. La sessualità completa integra tutti i livelli del vostro essere. La sessualità fa da ponte tra la materia e lo spirito.

 

Quando due persone sono fisicamente intime in maniera amorevole, tutte le cellule dei loro corpi vibrano un po’ più velocemente – iniziano a danzare un po’. Si apre un portale in una realtà energetica con una vibrazione leggermente più elevata e una sensazione più leggera. Dopo un’unione sessuale a cui partecipa il tutto di voi – vostro corpo, anima e mente – vi sentite sereni e allegri allo stesso tempo. C’è un’estasi quieta. Le cellule del vostro corpo hanno assaggiato l’energia dell’amore e in quel momento avete portato la realtà dell’Amore leggermente più vicino a voi. Avete canalizzato l’energia divina dell’Amore, che così ardentemente desidera fluire attraverso voi e ha soltanto il massimo rispetto per la vostra natura sessuale.

 

Se l’energia di tutti e quattro i livelli fluisce insieme nell’unione sessuale, si tratta di un atto di creazione divina. Che nascano dei bambini da un atto del genere, è solo naturale. Quando la danza del maschile e del femminile si svolge in maniera così gioiosa, ne può scaturire solo bontà e dolcezza. Se un bambino viene concepito in questo modo, esso entra nel regno terreno su uno scivolo di amore e luce. È il benvenuto più amorevole che un’anima possa ricevere sulla terra.

 

Dato che le energie sessuali sono così preziose, vi chiediamo: per favore trattate la vostra sessualità con rispetto. Quando ci sono dei problemi, delle paure o delle tensioni attorno ad essa, non giudicate la sessualità in sé e non rinunciate ad essa, poiché essa è una parte naturale di voi e una parte sacra.

 

Problemi sessuali e la battaglia dei sessi

 

Ora vorrei addentrarmi nella storia della sessualità e poi dire qualcosa sui problemi specifici che le donne e gli uomini affrontano oggigiorno nell’espressione sessuale di sé.

 

Sono accadute molte cose nell’ambito della sessualità. Nel suo nucleo la sessualità porta un grande potenziale di luce, ma grazie a questo c’è anche il potenziale per un grande abuso. La storia di cui desidero parlare è la storia della lotta di potere tra uomini e donne. Questa storia è antica ed ebbe inizio in effetti ai tempi in cui gli imperi galattici extra-terrestri cominciarono ad interferire nella vita sulla terra. (Vedi la ‘Serie degli Operatori di Luce’ su questo sito web per un resoconto dettagliato di questo processo.) Prima di questo, la terra era una specie di paradiso, un Giardino dell’Eden, in cui prevalevano la bellezza e l’innocenza. Non parleremo di quest’epoca qui, ma noteremo semplicemente che vi trovate nella fase finale di una lotta di potere che è molto più vecchia dei 5.000 anni di storia scritta.

 

Nell’ultima fase di questa storia gli uomini hanno recitato chiaramente il ruolo di perpetratori e oppressori. Ma non è sempre stato così. Ci sono stati dei tempi in cui la donna è stata molto più potente sia nell’ambito pubblico che in quello privato della vita. Anche lei ha oppresso l’energia maschile in modi crudeli e sadici. La donna non è naturalmente il sesso oppresso e sottomesso, sapete, e nemmeno è per definizione il sesso più amorevole. I vostri stereotipi delle donne come dolci ma impotenti e degli uomini come rudi ma insensibili dicono di più sull’ultima fase della storia suddetta che sugli uomini e sulle donne come tali.

 

Ci sono stati dei tempi antecedenti alla storia scritta in cui le società matriarcali erano considerate uno standard. In quei tempi anche le donne usavano le loro energie in maniera distruttiva, mancando di rispetto per la forza vitale individuale e per la creatività in ogni essere umano. C’è stato un tempo in cui le donne hanno avuto il potere sugli uomini. Le donne controllavano e manipolavano gli uomini usando i poteri dell’emozione e dell’intuizione, con le quali hanno un’affinità naturale. Esse usavano inoltre le loro abilità psichiche per controllare gli uomini. Per esempio, ci furono dei sacrifici e rituali in cui gli uomini venivano torturati e uccisi.

 

Voglio sottolineare per la vostra storia ufficiale che questo aspetto disegna un’immagine parziale del rapporto tra uomini e donne. L’oppressione della donna da parte dell’uomo è stata evidente per l’intero periodo coperto dalla vostra storia scritta. Ma il rancore e l’odio che gli uomini hanno dimostrato (e possono ancora dimostrare) contro le donne, non è venuto dal nulla. Oltre alle tradizioni e alle abitudini culturali che li influenzano, esistono anche delle profonde ferite emotive nell’anima maschile collettiva, che hanno origine in un’epoca molto più antica.

 

Senza entrare nel dettaglio riguardo a quest’epoca, vorrei invitarvi a sentire per conto vostro se è possibile che voi abbiate sperimentato questo. Per le donne la domanda è: riuscite ad immaginare che una volta avete esercitato il potere sugli uomini e che avete tentato con successo di controllare la loro energia? E per gli uomini la domanda è: riuscite ad immaginare che questo è accaduto su vasta scala e che voi siete stati ‘il sesso più debole’? Forse riceverete certe immagini o fantasie facendovi queste domande dentro di voi. Lasciate che sia il vostro intuito a mostrarvelo e osservate le emozioni che affiorano. Potrebbe essere sorprendente.

 

A causa di questa antica storia, dentro al maschile collettivo è nato l’odio e il risentimento dell’anima. Questo si è espresso nell’oppressione dell’energia femminile nell’ambito della politica, ma anche nell’ambito della religione, in particolare attraverso la chiesa. L’idea che la sessualità sia peccato o al massimo un male necessario, è un modo di pensare maschile, che è stato influenzato dall’odio e dai rancori derivanti dalla repressione della sessualità maschile in un’altra epoca. La sessualità maschile era considerata all’epoca uno strumento per la procreazione, senza rispetto alcuno per il lato sentimentale degli uomini e per i legami emotivi fra un padre e i suoi figli. Spesso i bambini venivano cresciuti dalla madre, separati dal padre, e non si badava quasi per nulla a quello che il padre pensava o desiderava. I valori importanti venivano tramandati attraverso la figura materna e l’inferiorità degli uomini era uno di questi valori. L’uomo era una cavallo da soma piuttosto che un partner alla pari.

 

Oltre alla chiesa, che è un baluardo dell’ energia maschile frustrata, anche il mondo della scienza dimostra ostilità verso l’energia femminile. Sebbene sotto molto aspetti la scienza e la religione siano nemici naturali, esse sono unite nella loro resistenza all’aspetto intuitivo, fluido, dell’energia femminile. I dogmi della chiesa sono rigidi e opprimenti, ma anche il metodo scientifico è limitante in un altro modo. Mentre l’impeto dietro la scienza moderna era illuminante e innovativo (nel desiderio di detronizzare la falsa autorità), essa si è bloccata in un pensiero razionale di tipo ristretto, che non permette all’energia femminile di partecipare. Il pensiero scientifico è analitico e logico ma non si apre sufficientemente all’immaginazione e alle fonti extrasensoriali (intuitive) di osservazione. L’avversione che molti scienziati nutrono per ‘il paranormale’ e per qualsiasi cosa che non possa essere spiegata dal ragionamento razionale è, tuttavia, parzialmente dovuta ad un ricordo che l’anima ha del dolore e dell’umiliazione che risalgono ai tempi in cui le donne abusarono dei poteri psichici usandoli contro gli uomini come strumento di manipolazione.

 

Io parlo di questa storia antica perché vorrei chiarire che nella ‘lotta dei sessi’ non ci sono, in definitiva, dei colpevoli e delle vittime, niente ‘buoni e cattivi’, perché tutti voi siete stati entrambe le cose. È stata una lotta tra le energie maschili e femminili in cui queste energie sono diventate opposte, mentre originariamente erano complementari tra di loro. In quest’epoca sia gli uomini che le donne sono invitati ad unire le loro forze di nuovo per riscoprire la gioia e l’onore della originale danza del femminile e del maschile.

 

In essenza, l’energia femminile è dominante e ispiratrice mentre l’energia maschile è servente e protettiva. L’energia femminile è l’ispirazione dietro ogni creazione; l’aspetto maschile si prende cura della manifestazione nella forma e dell’azione. Entrambe le energie operano attraverso ogni essere umano, attraverso ogni individuo, che sia maschio o femmina. In realtà non ha importanza se siete maschi o femmine; quel che conta è l’equilibrio e il rapporto tra entrambe le energie dentro di voi.

 

Blocchi nella sessualità femminile

 

Parlerò ora dei blocchi energetici nell’ambito della sessualità, che si applicano specificamente alle donne o agli uomini. Nelle donne, è la zona del primo e del secondo chakra (osso sacro e ombellico) che viene maggiormente colpita e ferita come risultato dell’oppressione e della violenza sessuale nel corso dei secoli. Per alcuni millenni le donne sono state relegate ad un ruolo dipendente in quasi tutte le aree della società e questo vale ancora per molti luoghi sulla terra. Per quanto riguarda la sessualità, questa disuguaglianza si è manifestata come stupri, aggressioni e umiliazioni su vasta scala. Ne risulta che molte donne, invero l’anima femminile collettiva, ha sofferto incredibilmente. Ci sono delle profonde ferite emotive che hanno bisogno di tempo, amore e massima cura per essere guarite.

 

Spesso l’impulso per un’unione sessuale è sentito dalle donne come un desiderio del cuore o come un sentimento spirituale. Ma quando diventano fisicamente intime, esse possono scoprire che non riescono ad esprimere la loro energia sessuale liberamente a causa dei blocchi energetici nel primo e secondo chakra. In quei centri d’energia ci sono ricordi (dell’anima) di una sessualità che è stata imposta loro e le ha umiliate. Queste esperienze sono state talmente dolorose che la donna ha ritirato la propria energia, la propria coscienza dalla zona del ventre. Quando questa parte del corpo viene ora avvicinata di nuovo sessualmente, i muscoli si tendono istintivamente oppure il corpo emozionale segnala automaticamente resistenza. Le cellule fisiche sono consapevoli del trauma e non seguono così facilmente l’invito a danzare. Vogliono chiudersi e creare una barriera per proteggervi da altre aggressioni. Questa reazione è perfettamente comprensibile e dovrebbe essere sempre affrontata col massimo rispetto. Usare qualunque tipo di forza per eliminare la resistenza significa, in un certo senso, violare di nuovo i centri feriti.

 

Quando avete queste emozioni come donna, è molto importante diventarne pienamente consapevoli; può esserci della rabbia, della resistenza o della paura riguardo all’intimità fisica. E tutte queste emozioni sono spesso più antiche della relazione in cui siete, più antiche persino di questa vita. Possono esserci dei traumi molti vecchi in quei chakra inferiori, che hanno causato delle ferite emotive profonde.

 

In particolare vorrei consigliare alle donne, che riconoscono questo dolore, di indagare sulle vite in cui esse sono state l’aggressore/perpetratore (invece che la vittima). O se trovate difficile avere accesso alle vite precedenti, mettetevi in contatto con ‘l’energia del aggressore o della donna potente’ dentro di voi. Questo potrebbe sembrare molto strano, ma il motivo è questo. Quando siete state la vittima della violenza sessuale questo ha causato molta rabbia nel vostro campo energetico. Può darsi che ci sia della rabbia da molte vite. Questa rabbia vi blocca e vi tiene prigionieri in un sentimento di impotenza e vittimismo. Per rilasciare la rabbia avete bisogno di comprensione. Dovete capire perché e a quale scopo; dovete vedere il quadro più ampio. Quando riuscite ad immaginare voi stesse come una donna potente, che potrebbe essere spietata e crudele verso gli uomini, e sentire dentro che anche questo è una parte di voi, allora la rabbia può dissolversi. Ne può nascere una comprensione più approfondita, la conoscenza interiore che voi fate parte di una storia karmica più ampia, in cui avete recitato sia il ruolo dell’aggressore sia quello della vittima. È quasi impossibile rilasciare le vostre emozioni di dolore, impotenza e vittimismo senza osservare anche l’altro lato di voi, ‘il lato oscuro’.

 

Non dovete necessariamente ritornare alle vite passate per riconoscere questa parte oscura dentro di voi. Potete diventarne più consapevoli anche osservando voi stessi nella vostra vita giornaliera. Quando sentite questa energia (cioè la volontà di esercitare potere o di ferire gli altri), potete sentire che non siete state solo una vittima impotente di circostanze esterne. Esiste un legame karmico tra l’aggressore e la vittima; entrambi i ruoli riflettono aspetti di voi stessi.

 

Non appena conoscerete e accetterete il vostro lato oscuro, potrete osservare le vostre ferite interiori in maniera diversa e iniziare a perdonare. Quando c’è la comprensione, la rabbia può dissolversi e potete entrare in contatto con gli strati di emozioni sottostanti: la tristezza, l’angoscia, il dolore che esiste a molti livelli, anche nel corpo stesso.

 

È molto importante che le donne riconoscano l’aspetto aggressore in se stesse e lavorino con esso. Quando c’è odio e rancore in voi riguardo alla sessualità, rendetevi conto che quanta più rabbia e odio sentite, tanto più vi identificate con il ruolo della vittima e tanto più vi derubate della vostra libertà. Cercate di sentire dentro di voi che nell’arena della sessualità si sta facendo un gioco karmico in cui avete giocato entrambi i ruoli, il buono come pure il cattivo. Da lì potete arrivare ad un punto di perdono – perdonando voi stessi come pure qualcun altro. Le cose accadono per un motivo. Atti di violenza e repressione possono sembrare senza senso, ma c’è sempre una storia dietro. E ogni volta che è coinvolta una violenza sessuale, essa lascia delle profonde impressioni a tutti i quattro livelli dell’essere umano.

 

Blocchi nella sessualità maschile

 

Per quanto riguarda l’esperienza maschile della sessualità, i blocchi che si presentano sono maggiormente al livello del cuore o della testa. A questi livelli può esserci la paura di soffrire, la paura di una profonda intimità emotiva. Nella maggior parte dei casi questa paura risale molto più in là di quanto ricordiate. Si riferisce all’era in cui le donne dominavano gli uomini. Questo rese minaccioso il gioco dell’attrazione sessuale, che era inizialmente innocente e spontaneo. Gli uomini impararono che era pericoloso mostrare apertamente le proprie emozioni e aprire il proprio cuore alla loro partner.

 

Nell’intimo degli uomini ci sono delle paure profondamente radicate riguardo al cedere al loro lato sentimentale, e queste paure non devono necessariamente manifestarsi al livello fisico. Gli uomini possono partecipare all’atto sessuale mentre tengono separati i loro sentimenti. Così l’uomo può essere sessualmente presente al livello fisico mentre la sua natura sentimentale è (parzialmente) assente. Le sue emozioni sono chiuse a chiave a causa della sua paura di aprirsi e diventare ancora una volta vulnerabile al rifiuto. Ci sono degli antichi ricordi dell’anima di abbandono e ferite emotive.

 

 

Pazienza e amore

 

Generalmente, i blocchi energetici sono alquanto diversi negli uomini e nelle donne. Perciò è molto importante comunicare apertamente gli uni con gli altri su quello che sentite e percepite quando siete insieme. Quando vi fidate davvero del vostro partner, potete esplorare senza vergogna dov’è che la vostra energia sessuale si blocca quando siete in intimità. Potete fare questo semplicemente diventando consapevoli, quando c’è un flusso di eccitazione e intimità nascente tra di voi, della misura in cui state permettendo a voi stessi di sentirlo ed esprimerlo. Vedete se vi sentite bloccati in qualunque parte del vostro corpo o in qualunque parte delle vostre emozioni e dei vostri sentimenti. Sentite un piacevole calore nel vostro cuore quando siete insieme? Sentite un’apertura spirituale verso l’altro? Siete preparati ad incontrare l’altro/a nella sua totalità?

 

Suona strano, ma voi avete paura della vera intimità. Tutti voi desiderate fortemente una relazione appagante. Sulle strade quasi tutti i tabelloni pubblicitari si riferiscono ad una relazione emotivamente e sessualmente gratificante. Ma la vera intimità vi spaventa. Quando qualcun altro vi viene molto vicino e siete richiesti di togliere tutte le vostre maschere, sorgono ogni sorta di inibizioni di cui non eravate consapevoli. Nei momenti in cui affiorano, cercate di non giudicare voi stessi per questo. Vedetelo invece come un’opportunità per esaminare quelle inibizioni e blocchi dentro di voi. Nessuno ne è esente. Quasi tutte le persone hanno dei blocchi che impediscono loro di sperimentare la sessualità nel pieno senso che ho descritto all’inizio. Ecco perché voglio chiedere a tutti voi di osservare il flusso dell’energia sessuale dentro di voi con una consapevolezza amorevole – che siate soli o in una relazione – e di trattare quei blocchi che scoprite con cura e rispetto. La forza è il peggior consigliere in queste cose. La pazienza e l’amore sono essenziali.

 

Mantenete vivo il desiderio di sperimentare una sessualità vera e completa! Non c’è bisogno di buttare via il bambino con l’acqua sporca. Il desiderio è sano. La via verso un’esperienza piena e gioiosa della sessualità può essere lunga e tortuosa. Ma lungo la via coltiverete amore e compassione per voi stessi e per gli altri, e questo è così immensamente prezioso nel vostro mondo umano.

 

State guarendo una storia antica di lotta tra uomini e donne. Le energie maschili e femminili vogliono incontrarsi di nuovo e unirsi in una danza di gioia e creatività. Qualunque cosa contribuiate a questo, al livello individuale, avrà un’influenza positiva sull’anima collettiva di uomini e donne. Il vostro amore per voi stessi renderà le energie della pazienza e dell’amore disponibili per altri.

 

www.jeshua.net

Traduzione di Paula Launonen

 

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UNIRE CUORE E CORPO FISICO – L’EQUILIBRIO DEI CHAKRA

 

Quando un uomo e una donna si mettono insieme, non sono più soltanto due persone, ma costituiscono un sistema composto da tre elementi: l’uomo, la donna e la relazione tra loro.

Chiunque si sia avventurato, anche superficialmente, nella terapia di coppia o di famiglia, sa che, perché un cambiamento sia duraturo, bisogna considerare ogni singolo membro come il sistema nel suo complesso: il principio di interazione, le regole del gioco, i canali di comunicazione, l’ordine dell’amore.

Con il passare degli anni, il sistema guadagna sempre più autonomia rispetto all’uomo e alla donna che formano gli altri due vertici del triangolo.

 

Le dinamiche della coppia agiscono quasi fossero entità, descritte con espressioni tipo: “L’amore è diventato solo abitudine”; “Le nostre reazioni sono ormai meccaniche: io dico una cosa e so già cosa risponderà lui”; “Con le altre donne mi sento più libero mentre con mia moglie non riesco a fare diversamente”.

 

Quindi, se viviamo un rapporto di coppia e intendiamo seriamente evolverci (nel senso di una crescita personale e spirituale) dovremo considerare sia il partner che la relazione, altrimenti non andremo lontano e il rapporto entrerà in crisi.

Teniamo, inoltre, presente che quando inizieremo a meditare e a giocare con le energie dei chakra, il partner di conseguenza verrà coinvolto. Se condivide il nostro interesse, sarà il nostro migliore alleato, altrimenti (magari inconsapevolmente) ci frenerà e il sistema-coppia andrà in frantumi. Ma attenzione: uomini e donne hanno modi diversi di sostenersi a vicenda.

 

Il pericolo maggiore che possiamo correre durante questa delicata fase consiste nell’interpretare ogni discordanza di opinioni come un freno alla nostra evoluzione, mentre il più delle volte è un alibi, o la proiezione di un ostacolo personale sull’altro, piuttosto che una dinamica energetica.

In generale, comunque, trovare un equilibrio fra le tematiche del secondo e terzo chakra è il presupposto per arrivare a quello stato esistenziale che si chiama amore.

 

Infatti, quando siamo sbilanciati nel secondo e nel terzo vortice energetico, ci ritroviamo sofferenti all’interno di una vita a due che viene caratterizzata da un continuo e apparentemente infinito altalenare di sentimenti.

 

Siamo così presi dalle dinamiche affettive (marcare i nostri confini, ricercare l’intimità, ritrovare l’io all’interno dell’unità con il partner) che “essere noi stessi” ed “essere in relazione” ci possono sembrare due opposti inconciliabili.

Se le dinamiche di coppia ruotano principalmente intorno a questi due chakra, il rapporto difficilmente riuscirà appagante e sarà invece fonte di nuovi attriti, discussioni, analisi. Prima o poi, inevitabilmente, qualcosa in noi si stancherà per la mancanza di pace, soddisfazione e amore. Durante l’atto sessuale la fissazione sul secondo e sul terzo chakra raffredderà la relazione: ci sarà eccitazione ma mancherà quell’erotismo che ci coinvolge pienamente.

 

H. Meyer, un terapeuta di coppia, lo esprime così:

“Secondo il principio dell’attrazione degli opposti, si incontrano spesso un uomo orientato alla performance e una donna che non sa abbandonarsi. L’incapacità di abbandonarsi deriva dalla convenzione collettiva sul ruolo femminile, secondo la quale vengono sopravvalutati l’amore e l’affetto e vengono considerati impuri o almeno sottovalutati la sessualità e l’erotismo.

 

Secondo le convenzioni riguardanti i sessi, la donna considera l’amore come criterio più importante della relazione, mentre l’uomo considera il sesso più importante, perciò rimangono separati l’uno dall’altro. Benché si attraggano perché complementari, non arrivano all’appagamento.

Entrambi vogliono soddisfare soltanto il loro orgoglio convenzionale: l’uomo vuole essere un amante potente e la donna vuole essere un’amante affettuosa. Entrambi, però, dopo aver fatto l’amore si sentono frustrati perché nessuno ha soddisfatto l’aspettativa dell’altro.”

 

L’atto amoroso soggetto all’influenza di questi due chakra risulta fortemente condizionato da preconcetti su “come lo fa l’uomo e cosa prova la donna”, che in pratica negano l’accesso all’energia sessuale autentica e lo riducono allo strumento con il quale accedere ai sentimenti nel secondo chakra o definire l’io nel terzo.

 

In mancanza di una radicata presenza nel corpo (perciò nel primo chakra), l’uomo tende a stimolare le sensazioni in sé e nella compagna con la rabbia e l’aggressività del terzo chakra.

 

La logica che determina l’azione è guidata dall’assioma: più frizione = più eccitazione = orgasmo più intenso.

 

La donna a sua volta può cercare di concentrarsi molto sui sentimenti e ad ingrandirli, sommando la propria performance interiore a quella esteriore dell’uomo.

 

Quando siamo innamorati, invece, il secondo chakra è aperto spontaneamente (anzi spalancato) e questa apertura ci consente di provare un affetto e un desiderio di unione unici: siamo erotizzati dalla testa ai piedi, coinvolti nella danza fra il sesso del primo chakra e la disponibilità verso il partner nel secondo.

Questo momento è così prezioso, dice Eva Pierrakos, perché ci indica la strada:

“Senza la sua ‘forza d’urto’ molti esseri umani non si aprirebbero mai, e mai si dedicherebbero coscientemente ad abbattere le pareti della loro separazione. La forza dell’eros rappresenta un seme nell’anima e fa in modo che essa impari a desiderare l’unità, spinge l’anima a superare la sua pigrizia e la sua inerzia, ad uscire fuori dal suo guscio protettivo. Tuttavia, il pur forte impatto dell’eros può portare l’anima solo fino a un certo punto.

 

Esso è destinato a dissolversi se la personalità non impara a sviluppare tutte le qualità necessarie per amare veramente. Solo quando vi è vero amore, la forza erotica rimane viva, mentre da sola è destinata ad esaurirsi. Questo, naturalmente, è il problema principale in tutti i matrimoni.

 

Raggiunto tale punto, è la vostra deliberata volontà che deve indurvi a ricercare ulteriormente nell’illimitata profondità dell’altra persona, a svelarvi e a condividere con l’altro la vostra ricerca interiore. Solo facendo questo, potete usare l’eros come ponte per raggiungere il vero amore.”

 

La completa apertura del secondo chakra ci dà il sapore degli stati d’animo che possiamo aspettarci una volta che anche il quarto si aprirà. Innamorarsi è come un dono che la vita ci offre per dirci “vedi, c’è ancora un’infinità di piacere da scoprire”. Rappresenta la forma di unione più semplice, un invito gratuito offerto per invogliarci a metterci in cammino.

 

Le altre forme d’unione al livello del quarto e del sesto chakra (i cosiddetti “pari femminili” che tendono all’empatia) non sono più gratuite, ma richiedono impegno attivo da parte nostra e pretendono che i chakra dispari si rinforzino e realizzino l’io a uno stato sempre più alto. Il loro compito, infatti, è dare forma ed espressione a ciò che quelli pari raccolgono, sentono e intuiscono. Questo passaggio è obbligatorio per salire in alto. Soltanto un Io affermato, sicuro e deciso può concedersi all’amore, dissolvendosi nell’energia del cuore.

 

Il secondo chakra crea un ponte che collega al partner l’energia sessuale del primo, per arricchirla di quella qualità sentimentale che poi conduce al legame, mentre il terzo chakra crea un altro ponte che porta la sessualità del primo e il legame emozionale del secondo a una più profonda comprensione nel quarto, dopo essersi cristallizzato in una volontà decisa e in una voglia di confermare e realizzare la propria personalità.

Un io consolidato è capace di abbandono innumerevoli volte, sa aprirsi a una nuova unione, collega tutte le parti dell’essere umano e poi permette la relazione con altri esseri umani, senza interferire con la loro vita, scaricargli addosso i propri bisogni, né richiedere qualcosa in cambio.

 

In questa dinamica riconosciamo un’oscillazione fra due principi (ovvero l’immortale logica tra il pari e il dispari):

– nel primo chakra proviamo piacere e sicurezza nel corpo;
– nel secondo chakra entriamo in contatto con l’altro, conosciamo l’erotismo e l’intimità;
– nel terzo chakra definiamo il nostro io, la forza attiva e la nostra volontà;
– nel quarto chakra amiamo incondizionatamente;
– nel quinto chakra esprimiamo gli impulsi interiori in modo autentico;
– nel sesto chakra ci apriamo all’intuizione e ai messaggi sottili.

 

Ripercorrendo questa scaletta, notiamo che i chakra dispari rinforzano l’essere, mentre quelli pari ci mettono in contatto con gli altri e con il mondo.

Riuscire a essere intimi (secondo chakra) e percorrere la propria strada (terzo chakra) sono elementi ugualmente importanti per poter amare. Fino a che avremo problemi nel raggiungere l’intimità e vivremo sempre nel carattere, sentendoci continuamente abbandonati, invasi o artificiosi (“come se”), non saremo bilanciati nella nostra pancia e nel nostro baricentro, ovvero: il secondo chakra.

Bilanciare il rapporto in questo senso è indispensabile per aprire la strada fra cuore e sesso. Ma c’è dell’altro: l’innamoramento spesso finisce perché incontra negli innamorati un io ancora troppo debole. La carica erotica iniziale ha aperto la strada, ma non è in grado di mantenerla sgombra in eterno.

 

Il compito successivo, per tenere in vita la relazione, è trovare una stabilità del proprio Io che si traduca in una sensazione a livello dello stomaco e del plesso solare. Questa stabilità rende superfluo chiederci se siamo potenti o no, dominati o dominatori, giudicati o giudici, se esercitiamo un controllo o lo subiamo, se siamo succubi del paragone fra noi stessi e gli altri. Quando questi temi non ingombrano più quotidianamente la relazione, allora l’energia può salire un altro gradino e toccare il quarto chakra.

 

Intraprendendo la ricerca per comprendere le dinamiche di coppia e per rinforzare il secondo e il terzo chakra, abbiamo una buona probabilità di attivare il quarto e di proseguire senza ulteriori grandi sforzi, lasciandoci guidare dall’amore. Se invece non compiamo questi passi, con l’affievolirsi dell’erotismo iniziale l’energia complessiva della coppia si appiattirà e ritornerà ai livelli normali, simili a quelli conosciuti prima dell’innamoramento.

Chiaramente il percorso dell’energia non è sempre così lineare dal basso verso l’alto: per alcuni procede in senso opposto; per altri non inizia dal primo chakra, ma dal secondo o dal terzo; pochi cominciano dal quarto per risolvere successivamente i temi del secondo o del terzo; per qualcuno, ma raramente, inizia da chakra ancora più alti.

 

Le persone che vivono e si esprimono attraverso i primi tre vortici si dimostrano solide e compiacenti verso se stesse e gli altri. Al contrario, quelle che reprimono i primi tre chakra e vivono in prevalenza nei centri alti, benché intelligenti e originali, sembrano avvolte nell’alone di un sogno e di una realtà illusoria.

Bilanciare le forze e sviluppare il secondo e terzo chakra per agire e sentire sempre di più dalle energie che gli sono proprie, anziché dagli strati esteriori, non è indispensabile solo per amare, ma naturalmente anche per fare buon sesso. Infatti, fino a che siamo poco equilibrati nel secondo centro e usiamo il sesso per tenere incollato il rapporto, legare il partner a noi o compensare una carenza di intimità, l’energia del primo chakra rimarrà perennemente al servizio delle strategie del secondo e il piacere non potrà svilupparsi liberamente.

 

Quando avremo imparato ad accettare sia la solitudine sia l’intimità, allora potremo assaporare il sesso per quello che è: un’energia forte, piacevolissima, capace di colmare e nutrire il nostro corpo fisico portandoci alle più alte vette dell’essere.

 

E’ abbastanza diffusa l’opinione che abbracci e carezze siano spesso usati per arrivare al sesso e che questa strumentalizzazione disturbi la relazione. Purtroppo non è altrettanto comune l’opinione contraria, cioè che usare il sesso per ottenere contatto intimo e affetto sia altrettanto nocivo.

 

Possiamo affermare, in linea generale, che qualsiasi chakra lascia una ferita se viene utilizzato a favore delle strategie di un altro chakra, perché sfrutta un’energia profonda per uno scopo che non gli è proprio: la difesa.

Possiamo usare il sesso per sentirci più maschili o femminili; usare l’amore per coinvolgere il partner; i sentimenti per controllarlo; l’intuizione per sedurlo; la conoscenza per manipolarlo; il carisma per evitare intimità. In tutti questi casi stiamo abusando di un’energia che invece dovrebbe essere vissuta per quello che è e, anche se otterremo lo scopo, a lungo andare non faremo che ostacolarci, limitandoci nella crescita.

 

Più siamo in contatto con l’energia chiara e pulita del chakra, e maggiormente crescerà l’intesa a due, la stima di sé e del partner, la qualità del sesso, arrivando a risvegliare l’amore nel quarto. Questo, a sua volta, ci aiuterà a comprendere meglio i primi vortici, a essere più sinceri, accettandoci, pur con tutte le difficoltà che abbiamo a livello di sessualità, intimità e stima.

di Elmar e Michaela Zadra – Postato su Auraweb

 

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Titolo: Introduzione al tantra

Titolo: INSEGNAMENTI DEL TANTRA

 

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http://youtu.be/cWIhXzZT8dE

La sessualità è il danzare insieme delle energie maschili e femminili. 
In origine, la sessualità era più di un atto sessuale. 
Doveva essere una danza sacra a cui partecipano tutti i livelli del nostro essere e quelli del nostro partner. 
Ecco un filmato da guadare per rivivere questa “danza nella danza” : un’incanto da vedere !

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