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Stanchezza Cronica : Eliminala Con Una Cura Naturale
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STANCHEZZA CRONICA : eliminala con una cura naturale

Alimentazione

La stanchezza è un disturbo che va approcciato in modo globale, considerando anche l’aspetto psicosomatico.

L’alimentazione può dare un grosso contributo. E’ importante che gli alimenti utilizzati abbiano il massimo potere nutrizionale e che siano quindi vivi, freschi e biologici. Andranno esclusi quindi tutti i cibi confezionati, quelli ricchi di zucchero raffinato o dolcificanti sintetici, e cibo di serra per escludere la presenza di additivi alimentari, solventi e pesticidi che potrebbero peggiorare la capacità di detossificazione dell’organismo.

L’alimentazione dovrà essere quanto più possibile vicina alla dieta mediterranea, ricca di cereali integrali, legumi, pesce di piccola taglia, semi oleosi, olio extravergine di oliva, verdura e frutta di stagione di produzione biologica. Un’alimentazione con cibi ricchi di magnesio contribuisce a migliorare i sintomi della stanchezza: piselli, verdure verdi, mandorle, arachidi e cacao.

Sarà importante bilanciare la glicemia durante la giornata per evitare che episodi di ipoglicemia possano causare o peggiorare la sensazione di stanchezza.

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Indispensabile la funzionalità del fegato: quando diminuisce la sua capacità detossificante ne risente tutto l’organismo e potrebbe verificarsi un peggioramento dei sintomi con spossatezza e stanchezza diffuse. Ottimo l’EPATO FLUID

Importante anche una buona flora batterica intestinale: in caso di disbiosi infatti (alterazione della flora batterica intestinale) si ha un’aumentata permeabilità intestinale in cui c’è un anomalo passaggio di tossine nel resto dell’organismo. Questo fenomeno può essere causato da cattiva alimentazione e intolleranze alimentari e riequilibrando l’ambiente intestinale si hanno miglioramenti anche a carico del sistema nervoso e di quello immunitario.

 

 

 

Rimedi fitoterapici per la stanchezza

Le piante utilizzate per sostenere una situazione di stanchezza ed esaurimento psicofisico, aumentano la resistenza alla fatica, regolano le funzioni metaboliche, e migliorano le capacità cognitive. Queste piante sono un valido aiuto per combattere anche il calo della libido e l’astenia sessuale in entrambi i sessi. Appartengono a questa categoria gli adattogeni vegetali, piante che sono preziose risorse delle tradizioni mediche di tutto il mondo ad azione tonica e stimolante.

• l’ Eleuterococco (Eleuterococcus senticosus), migliora la risposta dell’organismo agli stimoli della vita quotidiana, potenziano la resistenza fisica ai fattori ambientali negativi, favorendo le capacità di recupero;

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• Rhodiola: (Rhodiola rosea) estremamente efficace per combattere la stanchezza, e l’affaticamento, migliora la qualità del sonno, e ha effetto cardioprotettivo, utile in stati di surmenage, con tachicardia, palpitazioni, ansia e nervosismo;

• Açai: (Euterpe oleracea) la presenza di preziosi nutrienti revitalizzanti rende questo frutto un valido rimedio per migliore i livelli generali di energia del nostro organismo, contribuendo a contrastare l’affaticamento e lo stress;

• Schisandra: (Schizandra chinensis) impiegata in condizioni di affaticamento fisico e mentale, ma anche come antiossidante in caso di disturbi metabolici prevalentemente a carico del fegato, si utilizza contro l’invecchiamento in generale, soprattutto in caso di eccessivo dispendio di energie; può essere utilizzata a tutte le età, anche da persone giovani sottoposte a stress fisici o psichici.

• Bacche di gogj

Tra i gemmoderivati, quello dei Semi di Betulla (Betula verrucosa) è un tonico del sistema nervoso, particolarmente indicato in periodo di esami e come stimolante generale in presenza di astenia psicofisica, associato a quello della Quercia (Quercus pedunculata) in caso di surmenage e affaticamento.

Tra i rimedi fitoterapici ci sono anche alcuni funghi medicinali utili per la stanchezza, come Reishi e Cordyceps. Questi aiutano l’organismo e la psiche a ritrovare il benesse, migliorando la qualità del sonno, l’energia, il tono dell’umore.

 

Fiori di Bach per la stanchezza

L’impiego dei fiori di Bach aiuta a ridare energia e rinnovato entusiasmo, in periodi di debolezza, spossatezza e affaticamento mentale. I rimedi floreali sono capaci di ristabilire l’equilibrio a livello sia fisico che psichico, intervenendo sulle cause emozionali che impediscono all’organismo di recuperare le energie attraverso il riposo, riconducibili il più delle volte a prolungati stati di stress psico-fisico, incapacità a riconoscere i propri limiti, per eccessivo senso del dovere o per troppi impegni da portare a termine.

• Olive: è il fiore della rigenerazione, in caso di debolezza affaticamento, mancanza di energia, sonnolenza ed esaurimento totale delle proprie risorse fisiche, mentali, emotive, dovute a prolungato stress. Il rimedio dona una nuova energia fisica e mentale.

• Oak: è il rimedio della stanchezza dovuta ad un eccessivo senso del dovere che non permette di riconoscere il momento di fermarsi e riposare e ciò conduce a uno stato di fatica cronica. Il fiore aiuta a capire l’importanza di rilassarsi, di riposare; sollecita il desiderio di prendersi le meritate pause, addolcendo il senso del dovere.

• Elm: è il rimedio della stanchezza momentanea che colpisce chi si è caricato di impegni eccessivi, che vanno oltre le proprie forze. Aiuta a ritrovare l’entusiasmo a recuperare le energie perdute.

• Hornbeam: il rimedio della stanchezza mentale che non impedisce di lavorare, ma porta a dubitare costantemente delle proprie capacità di successo. Questa condizione è dovuta all’eccessivo uso della mente a scapito del corpo, al punto tale da provare affaticamento, l’astenia e il rifiuto per il lavoro. Il fiore aiuta a riequilibrare l’energia, in maniera che non venga dispersa; sostiene nella lotta quotidiana contro lo stress e aiuta a dormire bene, permettendo alla mente di rigenerarsi. Favorisce il recupero della potenzialità fisica, dell’entusiasmo.

• Centaury: è il rimedio della stanchezza di chi per eccesso di generosità, a volte per vero altruismo, esaurisce tutte le energie senza ottenere alcun riconoscimento espresso per i propri sforzi e le proprie qualità. Ipersensibile nei confronti dei bisogni altrui e incapace di imporsi agli altri, non riesce a dire di no in faccia a nessuno. Nega i suoi bisogni fino a sentirsi profondamente svuotato: non essendoci scambio, il suo Sé non riceve energia e diventa sempre più debole e stanco. Il rimedio aiuta ad affermare la propria personalità, adottando un atteggiamento più equilibrato nei confronti altrui.

Medicina tradizionale cinese

In medicina tradizionale cinese a ogni organo del corpo corrisponde un contenuto psichico, il che significa che dentro l’organismo depositiamo anche le energie mentali. La stanchezza nasce da squilibri energetici, intossicazioni e mal funzionamento di organi che danneggiano l’energia mentale: ad esempio, un fegato intossicato diminuisce la forza delle decisioni. Oltre ai meridiani del Fegato, è utile trattare quelli di Cuore e Milza. L’agopuntura mobilizza il qi, l’energia del Fegato, e rasserena lo shen, attraverso il lavoro su questi punti:

– SHEN MEN (sulla piega traversa del polso), che tonifica e regola il qi cardiale;

– XING JIANG (fra l’alluce e il secondo dito), che tonifica e regola il Fegato, e raffredda il Sangue;

– FENG LONG (fra il bordo inferiore della rotula e il vertice del malleolo esterno), che dissolve l’umidità, mobilizza il qi della Milza e dello Stomaco, calma lo shen e favorisce la discesa dello Yang.

 

Aromaterapia per la stanchezza

Le essenze che possiedono azione tonificante sono utilizzate per contrastare gli stati di affaticamento e aiutano l’organismo sia a livello fisico che psichico in situazioni di esaurimento energetico. Se inalati, tramite diffusione ambientale (1 goccia per mq del luogo dove si soggiorna) o 10 gocce nella vasca per bagni stimolanti, rivitalizzano mente e corpo, infondendo una nuova carica energetica.

• Olio essenziale di rosmarino: è un cardiotonico, per questa ragione è indicato in caso di astenia, pressione bassa, debolezza e stanchezza, anche mentale. È un eccellente tonico nervino che attiva la memoria, calma i nervi e revitalizza.

• Olio essenziale di zenzero: svolge un’azione tonificante sull’intero organismo. Riequilibra le energie che non sono in armonia; aiuta a svegliare e scaldare i sensi sopiti, migliora la concentrazione e la capacità di giudizio.

• Olio essenziale di timo: svolge un’azione tonificante sul sistema nervoso e ricostituente dell’intero organismo. Risulta utile in caso di stanchezza fisica e mentale, mal di testa, astenia. Migliora la memoria e l’attività cerebrale.

• Olio essenziale di pino silvestre: aiuta a sentirsi subito efficienti al risveglio. Per l’azione stimolante è indicato nei casi di ipotensione e insufficienza cardiaca. Viene utilizzato per attenuare il senso di stanchezza nelle persone affaticate o sotto stress. Utile in caso di disturbi del sonno o di esaurimento nervoso.

Omeopatia

I medicinali omeopatici che curano lo stress si dividono in due categorie: medicinali ad azione somaticae medicinali ad azione profonda.

Nel caso in cui siate reduci da intensi sforzi mentali o periodo intenso di pressione psicologica, assumete Phosphoricum acidum 7 CH, 5 granuli 2 volte al giorno per 3 settimane; vi aiuterà a reintegrare l’energia. Due o tre dosi di Kali phosphoricum alla 30 CH potrebbero essere efficaci nel caso di energia nervosa o di depressione mentale e fisica. La prescrizione di questi rimedi omeopatici deve essere effettuata dal terapeuta dopo un’accurata analisi dei disturbi e dello stile di vita del paziente.

 

Esercizi in caso di stanchezza

La stanchezza cronica è una carenza energetica che si protrae nel tempo e si deve a un’alterazione di quell’equilibrio che dovremmo sempre tenere nel petto, negli organi, nella mente lucida e pacifica.

Spesso la stanchezza è accompagnata ad un’accelerazione del battito cardiaco, disturbi del sonno (insonnia, apnee notturne, etc), dolori muscolari, ulcera dello stomaco, diarrea, crampi allo stomaco, colite, malfunzionamento della tiroide, difficoltà ad esprimere anche concetti che si possiedono, sensazione di noia nei confronti di ogni situazione, frequente bisogno di urinare, cambio della voce, iperattività, confusione mentale, irritabilità, abbassamento delle difese immunitarie.

Per la stanchezza cronica ci vuole un approccio di tipo fortemente olistico, ovvero che tenga conto di tutti gli aspetti fisici, psichici, spirituali, emotivi e delle abitudini radicate nello stile di vita del paziente.

Diversa è la stanchezza nello sportivo, che si lega spesso ad accumulo di acido lattico, sottoprodotto del metabolismo anaerobico che non serve ai muscoli.

E’ importante portare i muscoli a uno stato di rilassamento ogni volta che è possibile, in modo da permettere al sangue di portare via il lattato e di fornire ai tessuti ossigeno necessario per l’efficienza del metabolismo aerobico. Evitate di usare qualsiasi pro- dotto che “prometta” di facilitare l’eliminazione dell’acido.

Un buon massaggio è utile per contrastare la stanchezza. Quando si tratta di un fenomeno temporaneo e non sintomo di gravi situazioni, potete effettuare un leggero e tonificante massaggio per il corpo, allo scopo di stimolare e infondere vitalità. Effettuate quindi veloci colpetti leggeri nella direzione del flusso venoso, sempre verso il cuore. Massaggiate quindi braccia e gambe dalle estremità verso l’alto e tutta la schiena dalla zona lombare fino alle spalle. In seguito potete passare a un massaggio più profondo, con pressione sui piani muscolari a ritmo più vivace.

La stanchezza nello sportivo può anche esser conseguenza di un esercizio molto intenso e di breve durata, condizione che produce una diminuzione di glicogeno muscolare.

Attenzione anche al surriscaldamento del corpo e alla disidratazione.

Il calore che si genera con l’attività motoria viene portato dai muscoli alla pelle per essere poi dissipato, grazie al sistema circolatorio. Allo stesso tempo il sangue è impegnato per la richiesta energetica e metabolica dei muscoli sotto sforzo. La risultante è un doppio utilizzo che surriscalda il corpo e lo disidrata (peggio ancora se l’ambiente di allenamento è umido).

Altro esercizio fondamentale, insieme a quello del “rito dell’idratazione”: rispettate il vostro personale e intimissimo ciclo di sonno-veglia.

Evitate di mantenere per troppo tempo una stessa posizione durante tutta la giornata

http://www.cure-naturali.it/stanchezza/2779

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