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Ti Dicono Che Esporsi Al Sole Provoca Il Cancro. Ma E' Esattamente Il Contrario
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Ti dicono che esporsi al sole provoca il cancro. Ma e’ esattamente il contrario

Carole Baggerly, direttrice e la fondatrice del Grassroots Health, รจ tra i piรน importanti ricercatori al mondo sulla vitamina D.
La sua passione per la vitamina D รจ nata da unโ€™esperienza personale dato che รจ sopravvissuta al cancro al seno grazie alla vitamina D.

La vitamina D ha dimostrato la sua efficacia su molte malattie, tra cui malattie cardiache e il diabete, e puรฒ anche ridurre il dolore cronico [1] . E quando si tratta di cancro, la vitamina D รจ il suo peggior nemico! Le teorie che collegano la carenza di vitamina D al cancro sono stati testate e confermate in piรน di 200 studi epidemiologici, e la comprensione della sua base fisiologica nasce da piรน di 2.500 studi di laboratorio.
La vitamina D riduce del 77% il rischio di ogni tipo di cancro

Uno studio particolarmente degno di nota รจ stato completato da Joan Lappe e Robert Heaney, nel 2007 [2]. Un gruppo di donne in menopausa ha assunto un integratore di vitamina D per raggiungere i livelli ematici di 40 ng/ml. I risultati hanno mostrato che queste donne hanno avuto una riduzione del 77% in termini di incidenza di tutti i tipi di tumori dopo soli quattro anni [3]. 40 ng/ml di vitamina D รจ un livello relativamente medio, il livello ottimale di vitamina D รจ da 50 a 100 ng/ml. Ottenere tali risultati con soli 40 ng/ml sottolinea quanto sia potente e importante la vitamina D per il funzionamento ottimale del vostro corpo.
Possiamo prevenire del 90% il cancro al seno solo con la vitamina D?

La vitamina D ha effetti potenti quando si tratta di cancro al seno, proprio per questo motivo รจ stato descritto come una โ€œsindrome da carenza da vitamina Dโ€. Naturalmente, altri fattori nello stile di vita sono altrettanto importanti nella prevenzione del cancro:

Alimentazione (zuccheri e farine raffinate aumentano il rischio di cancro al seno)
Uso di cosmetici con ingredienti sintetici (in particolare i parabeni presenti nei deodoranti e creme)
Indossare un reggiseno stretto e/o per molto tempo
Dormire con la luce accesa

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Dalle analisi di Carole Baggerly emerge che il 90% del cancro al seno ordinario รจ legato alla carenza di vitamina D, la quale รจ al 100% prevenibile!
La vitamina D puรฒ disintegrare le cellule tumorali del seno

Il Dr. Cedric F. Garland della University of California di San Diego รจ lโ€™epidemiologo che ha collegato la carenza di vitamina D al cancro. Secondo Garland, in quasi tutte le forme di cancro al seno, la vitamina D influisce sulla struttura delle cellule epiteliali. Queste cellule sono tenute insieme da una sostanza simile a colla chiamata E-caderina, che fornisce la struttura alla cellula. Lโ€™E-caderina รจ costituita principalmente da vitamina D e calcio. [4]

Se non si dispone di adeguate dosi di vitamina D, la struttura si sfascia e quelle cellule fanno ciรฒ che sono programmate di fare per sopravvivere โ€“ vanno avanti e si moltiplicano. Se questo processo di crescita (proliferazione cellulare) va fuori controllo, si puรฒ trasformare in cancro.

Se il cancro al seno รจ in corso, lโ€™aggiunta di vitamina D puรฒ aiutare a far regredire le cellule tumorali agendo sullโ€™E-caderina. Una volta rallentata la crescita del cancro, il sistema immunitario puรฒ cominciare a smaltire gli avanzi delle cellule tumorali.
Lโ€™ottimizzazione della vitamina D riduce il rischio di parto prematuro del 50%

Oltre a prevenire il cancro, la vitamina D offre molti vantaggi per quanto riguarda le donne incinte. Purtroppo, lโ€™80% per cento delle donne in gravidanza sono carenti di vitamina D.

Carol Wagner e Bruce Hollis hanno studiato gli effetti dei livelli di vitamina D sulle donne in gravidanza, con risultati fenomenali. I ricercatori hanno dato 4.000 IU di vitamina D ad un gruppo di donne in stato di gravidanza, riducendo lโ€™incidenza di parti prematuri del 50% per cento. Inoltre รจ risaputo anche che la vitamina D migliora una serie di problemi della gravidanza, tra cui il rischio di avere un bambino sotto peso.

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Come scoprire il proprio valore di vitamina D

Il fattore piรน importante รจ il vostro livello ematico di vitamina D. Non importa quanto tempo passiate al sole, o quanta vitamina D3 assumiate: se il livello รจ basso, allora sei a rischio. Lโ€™unico modo per determinare il livello di vitamina D รจ quello di fare gli esami del sangue su base regolare. Il valore da analizzare si chiama 25(OH)D.

Si consiglia di verificare il livello ogni 3-6 mesi, perchรฉ ci vogliono almeno tre mesi prima che si stabilizzi dopo un cambiamento di esposizione al sole o dopo la supplementazione.

La maggior parte delle persone hanno un livello di vitamina D inferiore a 30 ng/ml che รจ un valore basso. Per avere una prevenzione del cancro al seno il valore deve essere almeno superiore a 40 ng/ml. Per avere unโ€™azione terapeutica per trattare un cancro o una malattia pesante ci servono valori pari a 80 ng/ml.
Aumentare la vitamina D con il sole

Il modo migliore per ottimizzare il livello di vitamina D รจ attraverso lโ€™esposizione al sole che elimina virtualmente il rischio di sovradosaggio. Come guida molto generale, รจ necessario esporre circa il 40 per cento di tutto il corpo al sole per circa 20 minuti tra le ore 10 e le 14 del pomeriggio, quando il sole รจ allo zenit. Sembra che non ci sia alcun rischio di tossicitร  dalla vitamina D proveniente da esposizione ai raggi ultravioletti B. [5]

Se stai usando un integratore orale, studi recenti suggeriscono che gli adulti hanno bisogno di circa 8.000 UI di vitamina D3 per via orale giornalmente, al fine di ottenere livelli sierici al di sopra del 40 ng/ml. Tuttavia, ricordate che se assumete per via orale vitamina D, รจ anche necessario aumentare la vostra vitamina K2, sia attraverso le scelte alimentari che tramite supplemento. Lโ€™Istituto di Medicina Conservativa ha concluso che lโ€™assunzione fino a 10.000 UI al giorno non ha alcun rischio di effetti avversi.

Il rapporto ideale o ottimale tra la vitamina D e la vitamina K2 รจ ancora da chiarire. La Dott.ssa Kate Rheaume-Bleue, autrice di Vitamina K2 e il paradosso del calcio. Come una vitamina sconosciuta puรฒ salvarti la vita, suggerisce che 150-200 microgrammi di K2 al giorno soddisferanno le esigenze di vitamina K2 della persona โ€œmediaโ€ in buona salute, se non stai assumendo un supplemento di vitamina D. Tiene a mente che la vitamina K2 รจ presente anche nelle verdure fermentate e nei cibi fermentati come natto e miso.
Il ruolo della vitamina D nella prevenzione delle malattie

Prove sempre piรน numerose dimostrano che la vitamina D svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie e nel mantenimento di una salute ottimale. Ci sono circa 30.000 geni nel nostro corpo, e la vitamina D ne influenza 3.000, cosรฌ come i recettori della vitamina D si trovano in tutto il corpo.

Secondo uno studio su larga scala, i livelli ottimali di vitamina D possono ridurre drasticamente il rischio di cancro del 60%. Mantenere i livelli ottimali puรฒ aiutare a prevenire almeno 16 diversi tipi di cancro, tra cui pancreas, polmone, ovaie, prostata e tumori della pelle. [6]

Riferimenti
[1]GrassrootsHealth
[2] Am J Clin Nutr June 2007
[3] GrassrootsHealth
[4] New York Times September 4, 2010
[5]Mercola
[6]Vitamin D could lower cancer risks, researchers find

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Disclaimer: Questo articolo ha solo fine illustrativo e non sostituisce il parere del medico. Non รจ destinato a fornire consigli medici, diagnosi.

https://www.dionidream.com/vitamina-d-cancro-al-seno/

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Perรฒ oltre ad associare alla vitamina D la vitamina K io ricordo che รจ anche essenziale il Magnesio per assimilare correttamente la D (anche nel caso della sola esposizione al sole estivo)
Riguardo alla K bene ricordare che esiste anche la K1 (presente in molti alimenti vegetali) e che l’organismo (se sano) disponendo della K1 potrebbe autoprodurre la K2.
La K2 oltre che nei cibi fermentati citati nell’articolo sta (anzi, stava) in molti alimenti come carne, uova latte ma questo SOLO se l’animale รจ nutrito in modo naturale (a erba o nel caso delle galline mangiando anche insetti trovati sul terreno) ecco quindi che negli ultimi 70 anni una volta rinchiusi gli animali nelle stalle (quindi anche loro in carenza di vitamina D !) e sostituita l’alimentazione erbivora con mangimi industriali abbiamo visto sparire del tutto la vitamina K2 dalle nostre tavole (morale: mangia bio)
Bene ricordare che forti dosi di vitamina D (maggiori di 10000 UI) se assunte in concomitanza a forti dosi di calcio possono essere dannose questo perchรจ la vitamina D rende molto biodisponibile il calcio (si possono quindi avere calcificazioni, specie se non si prende la K e il magnesio)
Magnesio, vitamina K e Calcio sono tutti cofattori della vitamina D ma se si assume tanta vitamina D evitare (almeno quel giorno) di assumere troppo calcio.
La quantitร  di vitamina D da assumere puรฒ essere soggettiva, peso, etร , colore della pelle e altri fattori genetici possono far variare la dose ottimale da assumere quindi non si puรฒ assolutamente dare un indicazione sul dosaggio valida per tutti.
Se si assumono piรน di 2000/3000 UI giornalieri per lunghi periodi di tempo sarebbe consigliabile monitorare il livello di vitamina D tramite un esame del sangue (costoso, tra i 25 e 35 euro) che si chiama D25-OH (in linea di massima la popolazione italiana รจ tutta carente o gravemente carente e ben pochi arrivano a 30 ng/ml)
Sono sorpreso che ancora di dica: “bastano tot minuti di sole su gambe e braccia per fare il pieno di vitamina D” questa cosa รจ una leggenda metropolitana, nata da delle IPOTยฃSI formulate da alcuni studiosi negli anni 50 e mai verificate.
Questo perchรจ conta:
1) la latitudine (piu sei vicino all’equatore piu il sole รจ potente e “efficace” – anche la stagione conta parecchio, il sole invernale รจ un altra cosa.
2) l’etร : un bambino a paritร  di tempo produce (esposto al sole) piรน vitamina D di un anziano che avrร  bisogno di un tempo di esposizione maggiore
3) la razza: una persona di colore puรฒ necessitare di un tempo di esposizione al sole fino a 8 volte maggiore rispetto a un bianco per produrre la stessa quantitร  di vitamina D (e qui esistono studi ben precisi)
Per chi si vuole documentare in modo serio รจ disponibile un ottimo sito (pieno di riscontri scientifici) cercate su google: VitaminDWiki



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