Curare patologie come ipotiroidismo e ipertiroidismo con le cure naturali si può anche se il medico deve sempre tener sotto controllo il paziente per sicurezza
IPOTIROIDISMO
Descrizione e cause della patologia: l’ipotiroidismo è determinato dall’insufficiente produzione, assoluta o relativa, di ormoni tiroidei. Il momento in cui s’instaura la carenza è critico. L’ormone tiroideo, infatti, esercita un’azione importante sullo sviluppo e sulla differenziazione dei tessuti e sulla maturazione psicosomatica del soggetto; per esempio, gli ormoni tiroidei hanno un ruolo fondamentale nella maturazione del sistema nervoso. L’ipotiroidismo può essere primario, cioè causato da patologie che coinvolgono la tiroide, con distruzione del tessuto funzionante, come nelle tiroiditi, nell’infiltrazione neoplastica o infiammatoria da malattie sistemiche, per deficit ormonale congenito; oppure può essere determinato da agenesia (assenza di un organo) o ipogenesia della ghiandola. Questa malattia può anche essere secondaria a patologie ipofisarie o ipotalamiche.
Sintomi: il quadro clinico è principalmente legato al momento in cui l’ipotiroidismo si instaura nella vita dell’individuo. Consideriamo, pertanto, le varie possibilità. Nell’ipotiroidismo neonatale e giovanile la patologia inizia nella vita intrauterina, l’ipotiroidismo, in questo caso, è determinato dalla mancanza totale o parziale della ghiandola, oppure da assunzione di farmaci tossici. La mancanza di ormoni tiroidei, se non trattata tempestivamente, produce effetti irreversibili particolarmente gravi a carico delle facoltà mentali e dei processi di crescita somatica. Raramente l’ipotiroidismo è diagnosticato alla nascita, se non attraverso lo screening neonatale. Nei primi mesi di vita si manifesta con suzione svogliata e inefficace, stipsi, movimenti lenti e ipotonia muscolare, pianto rauco, tendenza alle infezioni respiratorie; più avanti presenta anche un rallentamento della normale curva di accrescimento staturale, con nanismo disarmonico (arti corti e testa grande) e ritardo dello sviluppo psichico (con torpore), difficoltà nella deambulazione e nella fonazione, riduzione dell’affettività.
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
Il grave ritardo intellettivo arriva al cretinismo, per cui la vita affettiva e di relazione del soggetto sono fortemente compromesse. Si ha ritardo della dentizione e, spesso, anche della pubertà. E’ una delle cause relativamente comuni dei difetti della crescita. La faccia diventa tipica: è amimica, presenta naso a sella con radice allargata, macroglossia, labbra e palpebre ispessite e volto “gonfio”, detto mixedematoso, la pelle è secca, fredda e giallognola. Nell’ipotiroidismo dell’adulto, o mixedema, la patologia si sviluppa nel soggetto maturo in seguito ad asportazione o irradiazione della tiroide, o per l’assunzione di farmaci ad azione tireostatica, oppure per processi infiammatori cronici della ghiandola, come nelle tiroiditi autoimmuni; infine può essere determinato da fattori dietetici e ambientali. Esordisce spesso in modo subdolo: si manifesta con astenia, scarsa concentrazione, torpore, faticabilità, intolleranza al freddo, stipsi e senso di gonfiore, aumento di peso.
Nella forma conclamata i sintomi diventano più evidenti, e sono: ispessimento della cute, che è secca, fredda, desquamante, di colorito cereo, con cadute di peli, rarefazione del terzo esterno delle sopracciglia, capelli sottili e fragilità delle unghie. Il sottocutaneo è infarcito di liquido, che gli conferisce l’aspetto tipico di chi è affetto da questa patologia: palpebre tumefatte, volto largo, sguardo inespressivo, naso e lingua ingrossati;coinvolgimento cardiovascolare: bradicardia precoce, cardiomegalia con frequente versamento pericardico, raramente scompenso cardiaco;sistema nervoso centrale: letargia ingravescente, perdita di memoria e lentezza ideativa. A volte ci sono disturbi di deficit cerebellare (atassia). In un certo numero di casi di lunga data insorge una psicosi maniaco-depressiva. Il coma è un evento finale delle gravi forme. La neuropatia periferica è dovuta per lo più alla compressione dei nervi da parte del rigonfiamento dei tessuti; nelle forme avanzate si può avere una miopatia per aumento di volume dei muscoli striati, che diventano rigidi e dolenti; anche la lingua si ingrossa per questo motivo e per accumulo dell’infiltrazione mixedematosa dell’interstizio. Il timbro della voce diventa basso e la voce roca per ipertrofia della laringe e delle corde vocali;
* apparato gastro-enterico: un terzo soffre di stipsi, la peristalsi è rallentata fino a giungere, talvolta, all’ileo paralitico;
* sfera genitale: riduzione della libido, infertilità, oligospermia negli uomini, cicli anovulatori, irregolari fino all’amenorrea nelle donne;
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
* apparato emopoietico: un terzo presenta anemia microcitica (deficit di assorbimento di ferro) o macrocitica (deficit di assorbimento di vitamina B12, associate alle forme autoimmuni per autoanticorpi)
Decorso: la forma più frequente di ipotiroidismo è quella autoimmune (tiroidite di Hashimoto), che si manifesta dopo i quarant’anni. Questa patologia prevede una terapia sostitutiva con ormoni tiroidei per tutta la vita.
MALATTIA DI BASEDOW (IPERTIROIDISMO)
Descrizione e cause della patologia: la Malattia di Basedow è dovuta all’eccessiva produzione di ormoni tiroidei per aumento della funzionalità della ghiandola. L’iperfunzionalità della tiroide insorge a volte senza cause apparenti, oppure in seguito ad uno stress emotivo. E’ considerata una malattia autoimmune.
Sintomi: all’inizio il soggetto avverte nervosismo, palpitazioni, dimagrimento, diarrea, aumento della sete. Questi indizi si aggravano progressivamente e, dopo qualche tempo, si manifestano i sintomi ritenuti tipici di questa malattia: occhi sgranati e sporgenti, sguardo fisso e spaventato, cute pallida e madida di sudore e un ingrossamento diffuso della tiroide, detto gozzo. Inoltre continua il dimagrimento, si ha un aumento della temperatura corporea, della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. Sono poi presenti sintomi psichici, quali irritabilità, irrequietezza, insonnia, esaltazione della capacità ideativa e disturbi nell’area sessuale, come amenorrea nella donna e impotenza nell’uomo.
Decorso: la Malattia di Basedow colpisce maggiormente le donne, in età compresa tra i venti e i cinquant’anni. Le forme lievi possono anche guarire spontaneamente. Le forme gravi, se trascurate, possono sfociare in uno scompenso cardiaco grave, in un dimagrimento estremo, oppure nell’aggravamento acuto di tutti i sintomi, fino al coma.
CURE E RIMEDI NATURALI
Ecco alcune erbe officinali che possono coadiuvare nel controllo dei disturbi della tiroide:
Il Fucus vesiculosus detto anche quercia marina è un’alga bruna il cui tallo (corpo vegetativo) è particolarmente ricco in sali minerali, oligoelementi (rame, cromo, zinco, selenio, manganese, ferro, iodio), vitamine (C, B1, B2, B6, B12). Il fucus è un interessante alleato antifatica ed è molto utilizzato nelle diete dimagranti grazie ai talli disidratati che, una volta ingeriti si reidratano nello stomaco ed aumentano il loro volume, tagliando la sensazione di fame. Inoltre, il fucus è utilizzato come stimolante tiroideo e anti-gotta nei casi di ipotiroidismo, ma va comunque assunto sotto il controllo medico per stabilire il giusto apporto dello iodio che contiene.
Il Coleus forskholii è una pianta della famiglia delle labiate, originaria dell’Asia, molto gradevole all’aspetto e per questo coltivata e usata come pianta ornamentale. Tra le sue proprietà c’è quella di provocare un aumento della funzionalità degli ormoni tiroidei (il che può favorire l’incremento del ritmo metabolico e per questo è usata a volte per dimagrire.) Il coleus può infatti offrire un beneficio regolando la lipolisi, ovvero il consumo o distruzione del grasso immagazzinato e aumentando la produzione e la liberazione dell’ormone tiroide. Agisce aumentando la concentrazione dell’AMPc (AMP ciclico) all’interno delle cellule, un messaggero cellulare che attiva numerosi enzimi.
Altro rimedio naturale abbastanza accreditato è il marrubio d’acqua, che deve ai suoi fiori le proprietà antitireotrope. I fiori del marrubio d’acqua contengono infatti i polifenoli e i flavonoidi, che concorrono a riequilibrare la situazione in caso di ipertiroidismo. Sempre per l’ipertiroidismo è utile la pianta cardiaca, per via delle sue proprietà sedative che la rendono adatta in veste di calmante nelle condizioni in cui l’attività di un organo è sopra le righe. Rientrano nella categoria i problemi cardiocircolatori e l’ipertiroidismo. Per quanto riguarda la terapia farmacologica la levotiroxina viene utilizzata come sostegno in caso di tiroidite allo scopo evitare l’ingrossamento della ghiandola e il relativo gozzo. Infatti, in assenza di ormone tiroideo, il TSH cresce (è l’ormone che da gli ordini alla tiroide) e la tiroide aumenta di volume per cercare di produrre l’ormone tiroideo sufficiente. In molti casi, quando l’ipotiroidismo si aggrava, o la tiroide aumenta troppo di volume, è assolutamente indispensabile compensare questa carenza, ma è vero, e in questo concordiamo con la lettrice, che troppo spesso si fa uso della levotiroxina al minimo segno di carenza tiroidea e spesso senza neanche aspettare quella. Serve quindi cautela, e pur chiedendo alla lettrice di valutare con attenzione la sua eventuale necessità di integrazione, segnaliamo alcune delle indicazioni naturali più semplici per interferire sulla funzione tiroidea, mirando al suo riequilibrio.
Terapeuticamente e indispensabile lavorare sul controllo dell’insulina e sulla riduzione dell’infiammazione generale. Questo punta a un riequilibrio nella regolazione del consumo energetico dell’organismo. In particolare per tenere sotto controllo l’insulina è indispensabile seguire una dieta che si rifaccia almeno nei punti fondamentali al metodo DietaGIFT. Cerchiamo di riassumere i punti fondamentali:
1. unire sempre carboidrati e proteine a tutti i pasti e in particolare durante le prima colazione.
2. colazione abbondante : ridistribuire le calorie durante la giornata concentrandole soprattutto a colazione finendo la giornata solo con una cena leggera. In pratica una colazione da re, un pranzo da signore e una cena da povero!
3. Masticare: la masticazione ha un ruolo fondamentale nei processi fisiologici della fame e nel permettere una digestione ottimale priva di spiacevoli fermentazioni intestinali; permette inoltre una ottimale assimilazione dei microelementi fondamentali in una sana alimentazione.
4. Attività fisica aerobica continuata per almeno un’ora almeno tre volte la settimana. Ci riferiamo in pratica ad un’ora di corsa, un’ora di bicicletta o anche ad un’ora di camminata svelta.
5. Crudo, vivo e colorato: in pratica mangiare prima di ogni pasto un pezzo di frutta o verdura non cotto, non condito e non zuccherato. Questa semplice abitudine permette di sviluppare tolleranza per tutte le diverse classi alimentari.
Per quanto riguarda invece il controllo dell’infiammazione è di fondamentale importanza il controllo delle eventuali intolleranze alimentari sia seguendo una dieta di rotazione (e NON di eliminazione) sia utilizzando dei vaccini a bassa dose personali riconoscibili con il Test DRIA.
Alcuni integratori sono di particolare utilità. Oltre a quelli sotto indicati, l’apporto di Coenzima Q10, di alghe ricche di iodio naturale, e di Vitamine del gruppo B (come in alimento B50) mira a riottenere l’equilibrio della produzione ormonale. Utilissimo anche il giusto apporto di sostanze iodate, vitamina C e selenio. Un quadro completo come questo molto spesso è in grado di tenere in equilibrio una situazione complessa come l’ipotiroidismo di Hashimita e di evitare la assunzione di altri farmaci.
http://doctorsane.blogspot.it/2013/02/ipertiroidismo-ipotiroidismo-argilla.html
—————————–
IL MIO COMBATTIVO APPROCCIO ANTI-EUTIROX
LETTERA
DA SPORTIVO, NON HO CEDUTO ALLE PRESSIONI MEDICHE
Grazie Valdo. I risultati parlano chiaro. Nel Maggio 2012, il mio TSH stava a 6,4. Un po’ alto secondo i medici, vogliosi di propinarmi l’Eutirox. Non potevo accettarlo! Non riuscivo a capire il percome ed il perché. Volevo trovare la causa e i conti non tornavano. Da sempre faccio sport ed evito gli eccessi, ho sempre curato il mio corpo e la mia mente, eppure non era sufficiente! Ho iniziato a cercare dentro e fuori di me, e la risposta migliore l’ho trovata in lei Valdo Vaccaro.
IL MIO APPROCCIO ANTI-EUTIROX
Ho eliminato quasi totalmente latte e derivati, il glutine, le carni, il sodio, il glucosio e le cole. Ho introdotto i centrifugati a colazione, la frutta a pranzo, a volte accompagnata da frutta secca. Verdure crude prima di cena, seguite cereali integrali. Il tutto quotidianamente, irrinunciabilmente. Risultati? L’energia aumentava, le dermatiti sparivano, gli sbalzi di umore si smorzavano.
LA MIA MISSIONE È FAR STAR BENE LA GENTE
Un paio di volte a settimana cena libera, per cui mangio quello che trovo. Non amo gli estremismi. Se posso mi alimento al meglio come sopra citato, ma al mondo molta gente non ha da mangiare! Quindi non demonizzo il cibo quando sono ospite di qualcuno. Tuttavia cerco di dare consigli a chiunque voglia rispettare se stesso e gli altri. In fin dei conti mi occupo di fitness. La mia missione è far stare bene la gente.
HO RIPORTATO IL TSH AI VALORI NORMALI SENZA EUTIROX
Arriviamo a Febbraio 2013. Le analisi confermano le mie condizioni attuali. Il TSH risulta migliorato e ridotto a 4,8. Tutto questo senza Eutirox. Migliorato da 6,4 a 4,8. Meraviglioso! Grazie-Valdo-grazie. Non solo per me. Non mi sono mai allarmato, sono sempre stato fiducioso e desideroso di risposte, anche se sempre curioso.
SERVA IL MIO SUCCESSO COME PROVA E COME INSEGNAMENTO
Grazie perché conosco meglio il mio corpo e comprendo tutta la sua potenza. Grazie perché tanti altri vedranno questo successo come riferimento e prova. Grazie perché anche i medici devono avere la possibilità di imparare dai loro errori.
NON È SOLO QUESTIONE DI VALORI TABELLARI, MA DI BENESSERE GENERALE
Qualcuno ha detto: “Se non hai soldi per acquistare una centrifuga, vendi l’auto e farai molta più strada”. Credete a questo detto per favore! Lasciatemi dire una cosa. Non smetterò mai di alimentarmi come Valdo consiglia. Il corpo ha bisogno di questo per funzionare e sprigionare tutto il suo vero potenziale. Permettemi di aggiungere che le crisi di fame compulsiva che mi tormentavano sono solo un ricordo, come i vuoti di energia, come le emicranie, come le insonnie. Niente più febbre e raffreddori ricorrenti, solo forza, potenza, calma e serenità. Grazie Valdo. Continuerò a seguirla e a sostenerla
per quanto possibile.
DUE VALORI LEGGERMENTE ESONDANTI
Vorrei porle infine un quesito. Ft4 18,5 (valori riferimento 8-17 pg/mL) su Tsh 4,8 e linfociti 47 (val max 44) cosa può significare? Alla precedente analisi del Tsh 6,4 non ho misurato l’ Ft4, e credo che anche questo valore si stia normalizzando? Grazie ancora.
Giuseppe
*****
RISPOSTA
LINFOCITI ED FT4
Ciao Giuseppe. Quota 47 nei linfociti, seppur altina non è conta da destare preoccupazioni di sorta. Basta una banale infiammazione di un dente per tenertela lievitata. Quanto alla tetraiodotironina libera alta si spiega proprio col fatto che hai invertito la tendenza dall’ipotiroidismo verso la direzione opposta. Gli sbalzi tiroidei tra ipo e ipertiroidismo sono all’ordine del giorno.
CONDIVIDO IN PIENO IL TUO ENTUSIASMO
Trattasi comunque di variazioni minime e temporanee. Vale e prevale dunque, a mio avviso, il sentirsi in forma ed in equilibrio. Non mi preoccuperei per questo dettaglio e non penso assolutamente serva fare ulteriori test. Questi due dettagli non inficiano in alcun modo la brillantezza dei risultati che stai conseguendo.
NON C’È PARAGONE TRA PROMOZIONE SUL CAMPO E PROMOZIONE TABELLARE
D’altra parte, lo ricordo ancora, vale 10 volte di più il sentirsi obiettivamente in forma, che il subire un qualsiasi asterisco tabellare. Chi fa sport, senza stimolazioni e doping, mette poi quotidianamente alla prova il proprio organismo, per cui i feedback sono probanti e non illusori. Debolezza, emicrania, insonnia, influenze ricorrenti, nervosismo ed irritabilità, tutte messe in un sacco e scaricate nel bidone delle immondizie, mi pare un risultato significativo e tale da giustificare il tuo entusiasmo.
TESINE DA LEGGERE
– Tiroidite, malessere linfatico e rivoluzione culturale, del 24/9/12
– Miglioramenti tiroidei senza farmaci, del 31/10/12
– La tiroidite e tutto il resto, dell’11/4/10
– La tiroide ballerina, del 2/10/09
– Tiroide normalizzata e piscine avvelenate, del 18/11/10
– Tiroiditi migliorate risolte senza Eutirox, del 18/11/10
– Squilibrio tiroideo Hashimoto, del 3/9/12
– Ipertiroidismo, morbo di Basedow e tapazole, dell’8/7/12
Valdo Vaccaro
http://valdovaccaro.blogspot.it/2013/02/iol-mio-combattivo-approccio-anti.html
——————————————-
Tiroide e ipotiroidismo da tiroidite di Hashimoto
Aloe Tiroidite di Hashimoto
L’ipotiroidismo è uno stato in cui la ghiandola tiroidea funziona a un livello inferiore al normale.
Da un punto di vista pratico, per ricorrere ad una immagine molto semplice potremmo considerare la tiroide “l’acceleratore” del metabolismo. Se la tiroide produce troppi ormoni (T3 e T4) si avranno ansia, calorosità, fretta, palpitazioni di cuore, movimenti intestinali esagerati (fino alla diarrea), aumento della pressione, sguardo brillante e teso, ecc. Tutto il contrario se la ghiandola produce troppo pochi ormoni. Queste sono tuttavia situazioni già patologiche.
Molto più frequenti sono stati in cui c’è un aumento o una diminuzione funzionale dell’attività della ghiandola, ma con ormoni ancora normali o appena alterati.
Bisogna anche sapere che la funzione della tiroide è regolata da un’altra ghiandola, l’ipofisi, tramite un ormone chiamato TSH. Vi è un meccanismo “a bilancia”: se la tiroide “batte la fiacca” l’ipofisi aumenta la produzione di TSH per stimolare la ghiandola, viceversa nella situazione contraria.
Molto frequente è una alterazione chiamata tiroidite autoimmune o di Hashimoto. L’organismo produce auto-anticorpi, cioè anticorpi contro la propria tiroide.
E’ poi abbastanza frequente un’altra situazione: che vi siano o no auto-anticorpi, l’ipofisi aumenta la produzione di TSH già quando gli ormoni della tiroide sono ancora normali. Questo è in effetti il primo segno che qualcosa non va, e questa situazione viene chiamata “ipotiroidismo pre-clinico o sub-clinico” nel senso che non vi sono ancora sintomi o segni di ipotiroidismo.
La prassi medica corrente somministra già in questa situazione omoni tiroidei di sintesi .
Che cosa avviene allora? L’ipofisi non è in grado di distinguere fra gli ormoni prodotti dalla tiroide e quelli somministrati dall’esterno, il TSH si normalizza ed apparentemente tutto si sistema.
Quali sono i limiti e gli inconvenienti di questa terapia?
la tiroide non viene curata al fine di riprendere la sua attività. L’ormone artificiale verrà somministrato per tutta la vita, e la tiroide pian piano cesserà di funzionare e si atrofizzerà;
la produzione di ormoni non è proporzionata alle differenti situazioni di attività o riposo dell’organismo; è fissa e sempre uguale;
sono possibili effetti collaterali tipo ipertiroidismo, perché non sempre è facile dosare l’omone in modo ottimale;
la produzione di auto-anticorpi (che è il fattore che negli anni porterà a danneggiare la tiroide) a volte cessa o diminuisce, a volte no ma questo è ritenuto inevitabile;
E’ possibile invece (posso attestarlo per esperienza personale) curare la tiroide con l’omeopatia e l’omotossicologia riducendo il fabbisogno di ormone esterno ed a volte sospendendolo del tutto; allora è la tiroide della persona che guarisce e riprende la sua funzione.
Anche l’Aloe Arborescens sì è dimostrata molto utile nel regolare e spesso fare scomparire la produzione di auto-anticorpi, per un effetto chiamato immuno-modulante (e non immuno-soppressivo come il cortisone o altri farmaci).
Anche i noduli alla tiroide – noduli tiroidei – rispondono molto bene all’omeopatia, omotossicologia, aloe e altre cure naturali.
Ovviamente andrà curato anche l’organismo in modo olistico, come sempre si insiste in questa visione della salute e della malattia.
http://www.leviedellasalute.it/it/salute_e_consigli/tiroidite_di_hashimoto/
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.