(L’acido tiodiglicolico è un prodotto fisiologico del metabolismo umano. Un innalzamento dei livelli urinari di tale metabolita sono un indice dello squilibrio dell’attività ossido-riduduttiva della cellula (stress ossidativo).
L’acido tiodiglicolico si forma da diversi pathway metabolici: ad esempio è coinvolto nel pathway ossidativo della creatina che coinvolge le vitamine B2, B6, il tetraidrofolato, il glutatione e l’urea).
ANALISI DELL’ACIDO TIODIGLICOLICO NELLE URINE
L’esame dell’acido acido tiodiglicolico urinario può essere utile, al fine di valutare l’entità dello stress ossidativo e di conseguenza la probabilità di insorgenza di patologie degenerative: cancro, sclerosi, ecc.
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Lo stress ossidativo è una condizione patologica dovuta alla rottura dell’equilibrio fisiologico, causata dall’esposizione ad agenti tossici.
L’aumento dei livelli dell’acido tiodiglicolico urinario deriva dalla degradazione di una molecola fondamentale per l’organismo denominata cisteina. La sua degradazione impedisce la produzione di un’altra molecola importantissima che prende il nome di glutatione.
Il glutatione è un potente antiossidante e svolge un azione di difesa contrastando l’azione dei radicali liberi (agenti ossidanti) con una spiccata azione anti-invecchiamento (Figura 1).
I radicali liberi sono molecole, genericamente ossidanti in grado di attaccare le cellule e produrne la degenerazione. Il glutatione svolge, pertanto un attività di scudo molecolare contro l’azione di detti composti. Esso, inoltre, esplica le seguenti attività biologiche:
a) Interviene nel sistema immunitario, migliora l’utilizzo e la biodisponibilità del ferro ingerito con gli alimenti.
b) Aiuta l’organismo a liberarsi dai metalli tossici come il mercurio, piombo, cadmio.
c) Tampona gli effetti tossici dell’alcool, degli additivi e sostanze chimiche ingerite con l’alimentazione od inalate come i nitriti, nitrati, anilina, derivati dal toluolo e dal benzolo, etc.
Figura 1: schema di azione protettiva del glutatione.
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A seguito dell’intossicazione dell’organismo si ha la distruzione della cisteina e la sua conversione ad acido tiodiglicolico che viene espulso con le urine (Figura 2). Questo comporta il fatto che il glutatione non venga più prodotto e non possa difendere le cellule dallo stress ossidativo.
La forte riduzione del glutatione espone la cellula all’attacco dei radicali liberi producendo le seguenti conseguenze:
a) Alterazione del funzionamento cellulare.
b) Predisposizione dell’organismo allo sviluppo di tumori ed altre patologie degenerative.
Per tali motivi è essenziale:
a) Monitorare periodicamente la concentrazione dell’acido tiodiglicolico nelle urine.
– In condizioni normali, la sua concentrazione varia tra 100 e 500 microgrammi/L.
– Concentrazioni superiori ai 500 microgrammi/L sono associabili a fenomeni di intossicazione.
b) Nel caso in cui si presenti un intossicazione cronica è bene rivolgersi a specialisti nutrizionisti in grado di correggere l’alimentazione e disintossicare l’organismo da potenziali agenti tossici, prima che si presentino patologie degenerative (esempio: cancro).
Figura 2: schema relativo all’attacco del glutatione da parte di agenti tossici.
http://www.isbiolab.com/blog/index.php/analisi-dellacido-tiodiglicolico-nelle-urine/
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