Chi vuole per forza farsi un piercing rischia infezioni, microtraumi, allergie e, nei casi più gravi, addirittura la vita. A mettere l’ “anellino” sul banco degli imputati è una ricerca pubblicata sugli Archives of Neurology, che ha analizzato il caso di un ragazzo di 22 anni morto in Israele a causa di molteplici ascessi al cervello provocati da un’infezione partita dal piercing che il giovane aveva sulla lingua.
Oltre alle condizioni di scarsa igiene presenti nel momento in cui si inserisce un piercing nell’ombelico, sulla lingua, sull’orecchio o in altre zone del corpo, i medici sottolineano che le aree dove viene inserito l’anellino diventano più difficili da pulire e quindi più soggette a infezioni. Alcune patologie sono causate proprio dalla presenza del metallo inserito nella pelle.
Si va dalle scheggiature dei denti ai problemi cardiaci fino, come abbiamo visto, a visto, a infezioni letali che giungono fino al cervello.
I professionisti del piercing, tuttavia, sostengono che una procedura di inserimento realizzata in condizioni igieniche può causare complicazioni solo in rarissimi casi.
Vediamo, però, altre controindicazioni imputabili al piercing.
Turba il carattere, interferisce sullo sviluppo cerebrale, provoca infezioni batteriche, ferite, traumi ai tessuti cutanei, per chi lo fa sull’orecchio e, in generale sulla pelle. Per chi lo fa alla lingua: denti che si spezzano o si rigano, lesioni a bocca, guance e gengive ed infezioni varie, setticemia e shock tossici, fino ad arrivare ad Hiv e ad epatite B e C.
Sembrano notizie terroristiche, magari messe in giro da amanti del look tradizionale. In realtà si tratta di studi condotti in tutto il mondo, che mettere in guardia chi non vuole mancare all’appuntamento con la moda dell’anellino.
Se però per le infezioni si poteva non rimanere sorpresi, molto più subdolo è il danno che il piercing, in particolare quello all’orecchio, può arrecare addirittura a livello di psiche, senza che ciò sia collegato all’influenza psicologica dell’aspetto estetico.
Il piercing dell’orecchio, infatti, se fatto nei punti ‘sbagliati’ e’ in grado scatenare l’aggressività ‘nascosta’, aumentare la timidezza e addirittura, negli adolescenti, interferire sullo sviluppo cerebrale. Ma anche la salute e’ a rischio. Oltre alle possibili infezioni si scoprono, a sorpresa, altri pericoli: disturbi visivi, aumento dei dolori mestruali, turbe della fertilità. A mettere in guardia i patiti del piercing è il dottor Marco Visconti, esperto di agopuntura e direttore didattico della Scuola di medicina cinese dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma. ”Sull’orecchio – ricorda Visconti – ci sono molti punti energetici sensibili e una stimolazione continua, come quella esercitata da un orecchino, può dare anche effetti indesiderati. Ovviamente saranno più forti in soggetti predisposti”.
Persino l’orecchino ‘classico’, quello che le donne hanno sempre portato al centro del lobo non è indenne da controindicazioni. ”La zona centrale del lobulo – spiega l’esperto- è collegata con le aree sensoriali corticali per cui se c’è una forte stimolazione, per esempio con un’infezione del foro dell’orecchino, si possono avere alterazioni della sensibilità dell’olfatto, del tatto, del gusto”.
Assolutamente da evitare i buchi alle orecchie dei giovanissimi soprattutto nella parte esterna superiore (elice) perchè possono influire sulla motricità e quindi sullo sviluppo delle funzioni cerebrali. Particolarmente pericoloso, per le donne predisposte, ‘ornare’ il solco sotto il profilo dell’orecchio, il rischio è di alterare le funzioni endocrine, mentre ‘abbellire’, i bordi del lobo può far vacillare il carattere acuendo la timidezza e scatenando la depressione. Il punto più fastidioso e’ localizzato subito dopo il tubercolo di Darwin, il piccolo rigonfiamento che si trova in alto sul profilo esterno dell’orecchio, una zona che se sollecitata in modo anomalo può scatenare l’aggressività latente nei ‘portatori del piercing’.
FONTE : http://italiasalute.leonardo.it
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