C’è un concetto importante da premettere quando si parla di questo periodo di passaggio nella vita di una donna: la menopausa non è una malattia. È una fase della vita che, se si evita di seguire un’informazione terroristica che minaccia disagi inevitabili e rapido decadimento per impaurire le donne a tal punto da indurle al consumo immediato di farmaci o ormoni di sintesi, può essere vissuta come un’evoluzione normale dal punto di vista fisiologico e come un’opportunità di trasformazione, forti delle proprie conoscenze accumulate da utilizzare in maniera creativa e di una nuova libertà da scoprire.
“Vampate di calore” o “Caldane”
E’ questo uno dei disturbi tipici di questo periodo che alcune donne (ma solo alcune, e non tutte, lo sottolineiamo) lamentano durante la menopausa e il climaterio. Sono classificate dal punto di vista clinico come turbe vasomotorie, che si manifestano con senso improvviso di calore che sale fino al viso, con arrossamento della pelle e sudorazione (talvolta copiosa, può essere sia calda che fredda), tachicardia. Dal punto di vista emotivo creano nella donne che le sperimentano un notevole senso di disagio e imbarazzo, specie se queste sopraggiungono quando la donna è in pubblico, a contatto con gli altri. Talvolta è presente un’ansia anticipatoria che nei casi più estremi può portare a limitare la propria vita sociale e ad un senso di angoscia accompagnato da tachicardia simile all’attacco di panico. Dal punto di vista energetico e psicologico è interessante la tesi di Dethlefsen che ravvisa nelle caldane una grossa simbologia sessuale, un fuoco che non si spegne nonostante il comune calo ormonale, per questo è importante una sessualità soddisfacente: la casistica infatti conferma che le donne sessualmente attive e appagate sono più raramente colpite da questi fastidi.
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Rimedi naturali per le vampate
Suggerisco alle donne di aspettare a considerare il disagio, ma dedicarsi un periodo per l’ascolto e l’osservazione di sé, e talvolta il problema scompare dopo un po’ di tempo in maniera naturale. Abbiamo comunque alcuni rimedi naturali preziosissimi a nostra disposizione. La Salvia, pianta considerata tradizionalmente femminile per eccellenza, collegata alla simbologia della Luna, quindi adatta per tutte le ‘fasi’ di passaggio nella vita di una donna, è stata più recentemente considerata anche con la segnatura Uraniana (Urano, pianeta/archetipo della trasformazione profonda, della spinta ad abbandonare il vecchio per il nuovo, delle rivoluzioni anche interiori) per questo può essere considerata una pianta ‘adattogena’ per superare le crisi nei cambiamenti e far adattare il nostro psicosoma ai mutamenti, che agisce sull’ipotalamo, centro di tutte le funzioni endocrine, metaboliche e neurovegetative. Se ne consiglia l’uso sia come Tintura Madre, 25 gocce x 3 volte al giorno, per la sua ricchezza in estrogeni vegetali attenua le vampate e la sudorazione, sia come Quintessenza Spagirica, da assumere 3 gocce x 2 volte al giorno, per avere un’azione riequilibrante più profonda anche sul piano psichico ed emotivo. Il Trifoglio rosso è un’altra pianta ricca di isoflavoni, estrogeni vegetali, che si è rivelata molto efficace contro le vampate di calore in menopausa, da assumere in estratto secco in quantità di 1 o 2 capsule al giorno. Un buona tisana da prendere alla sera (e possibilmente una volta anche durante la giornata) è composta da Passiflora, Biancospino e Melissa, ottima soprattutto se c’è una tendenza all’aumento di pressione arteriosa e occasionale tachicardia, in più favorisce anche un sonno rilassante e rigenerante. Altre piante ottime sono la Dioscorea Villosa detta anche Wild Yam, da assumere in capsule, naturalmente ricche in estrogeni naturali, e la Soia, che si può assumere sia in capsule che come alimento. Conviene associare sempre un trattamento con oligoelementi, prevedendo tre fiale a settimana di Manganese-Cobalto, utile per tutti i disturbi del sistema neurovegetativo in cui rientrano anche le caldane e gli stati ansiosi che spesso le accompagnano, unitamente a Zinco-Rame, due fiale a settimana, efficace sull’asse ipofiso-genitale, continuando lo schema (es. lunedì mercoledì e venerdì prendere manganese-cobalto, martedì e giovedì zinco-rame) per un periodo di almeno 6 mesi.
Rimedi Floreali e menopausa: fiori di Bach, fiori Australiani, fiori Himalayani
Ritengo la floriterapia la soluzione migliore questo tipo di problema, soprattutto per il riequilibrio emotivo, l’accettazione e trasformazione e perché l’approccio naturale non può limitarsi alla soppressione del sintomo/problema ma mirare ad un riequilibrio globale. La floriterapia di Bach offre notevoli possibilità associando ai rimedi floreali tipologici che cambiano da donna a donna alcuni rimedi che l’esperienza suggerisce come particolarmente efficaci in senso trasversale. Primo tra tutti Walnut per l’adattamento alle modificazioni fisiologiche della menopausa, Impatiens e Vervain per la loro analogia con il calore improvviso ed estremo, il rossore e l’irritabilità delle vampate, Scleranthus per traghettare la donna verso un ritrovato e rinnovato equilibrio, Chicory e Honeysuckle per lasciare andare il passato senza nostalgia e prepararsi con entusiasmo al nuovo, Crab Apple per eliminare qualsiasi sensazione di disagio o vergogna nei confronti del proprio corpo, Rock Water per eliminare eventuale secchezza della mucosa vaginale e prevenire difficoltà nei rapporti sessuali, Larch per rafforzare l’autostima e l’accettazione di sé. Una volta preparata la miscela scelta se ne assumono 4 gocce x 4 volte al giorno, almeno per due mesi. La floriterapia Australiana mette a disposizione della donna un fiore che è quasi ‘magico’ per tutti i momenti di passaggio o di difficoltà nel vivere la propria femminilità, She Oak che spesso da solo è già risolutivo, e comunque si può assumere associando Mulla Mulla, un fiore che viene dato anche per ustioni e colpi di calore, per proteggere da radiazioni nocive e davvero efficace contro le vampate, e Five Corners con Billy Goat Plum per favorire un profondo senso di accettazione del proprio corpo ed eliminare eventuale senso di vergogna Si assumono nella dose di 7 gocce mattina e sera, ogni giorno per alcuni mesi. I fiori Himalayani più adatti hanno nomi evocativi e sono quelli per il primo chakra (Down to Earth), che rimanda al radicamento, alla stabilità e all’accettazione, e per il secondo (Well Being) che favorisce la gioia, la sensazione di benessere, la sessualità e la nostra parte istintuale, oltre che aiutare il funzionamento degli organi viscerali che hanno sede nella pancia: questi fiori hanno lo stesso dosaggio dei fiori di Bach e possono anche essere assunti nella stessa preparazione.
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Alimentazione consigliata per sbalzi ormonali e vampate in menopausa
Non si può trascurare l’indicazione di una sana alimentazione ricca di cibi naturali vivi e biologici, con particolare attenzione ad alimenti ricchi di fitoestrogeni, rivelatisi efficaci nella prevenzione di vampate, secchezza della pelle, tumori uterini, mammari e intestinali. Via libera quindi a tutti i derivati della soia ricchi in isoflavoni (tofu, tempeh, latte di soia e salse di soia, fagioli di soia e, naturalmente, i germogli, ma anche a lenticchie, piselli, fagioli, finocchi, grano saraceno e cavolini di Bruxelles. Ottimi alimenti ricchi di lignani sono l’olio di oliva e di girasole, la frutta e in particolare mele, pere e ciliegie, semi di lino e di sesamo, frumento integrale, aglio e cipolla. Meglio limitare l’assunzione di grassi e proteine animali, o almeno preferire il consumo di pesce alla carne, abbondare con i cereali integrali, frutta e verdura e, non ci si stanca mai di ripeterlo, seguire la stagionalità degli alimenti.
La visione positiva e la sessualità in menopausa
Come già detto all’inizio si tratta di un periodo di transizione che troppo spesso e per troppo tempo è stato presentato alla donna sotto una luce negativa e quindi pesa un condizionamento culturale e di immagine (il fascino della tempia grigia e delle rughe come assoluta prerogativa maschile, la coppia uomo/donna dove il primo è più giovane di lei vista come disfunzionale, la fine dell’età fertile della donna associata troppo spesso ad un abbandono della seduzione e della sessualità, l’identificarsi nel materno come unica fonte d’identità) da contrastare attivamente con affermazioni ed immagini positive. Simbolicamente il passaggio del calore dal basso verso l’alto può simboleggiare la possibilità di un uso diverso della propria Creatività : termina la fase in cui si è fertili e si possono generare figli, si raccolgono le energie per generare progetti, iniziative, nuove svolte, non ci si dedica più all’accudimento degli altri ma si mette in primo piano l’ascolto di sé. Mi piace riportare qui di seguito affermazioni ascoltate dalle mie clienti relative al passaggio nella menopausa: “Ora che ho smesso di occuparmi degli altri mi metto al centro della mia vita” ; “Vivo la mia sessualità più concentrata sulle mie sensazioni, con maggiore libertà e senza preoccuparmi più della contraccezione”; “Ora mi sento veramente me stessa, con l’esperienza so riconoscere quello che va bene per me e me lo vivo pienamente senza paura del giudizio” “Ascoltandomi e dedicandomi più tempo ho scoperto attitudini e capacità che non sapevo di avere” “Vivo con passione la mia creatività, i miei talenti, tutto quello di me che sento unico ed irripetibile” “Non sono mai stata così piena di progetti e di voglia di vivere” “Mi sono innamorata con una passione più forte di quando avevo 20 anni” “Il fuoco che mi opprimeva quando avevo le caldane è diventato una forza a cui attingere per reinventarmi e guardare il mondo con rinnovato ottimismo” “Amo il mio corpo e quella che sono oggi”.
Manuela Palchetti
http://www.naturopataonline.org/articoli/40-tutto-al-femminile/2457-vampate-in-menopausa-rimedi-alimentazione-e-atteggiamenti-corretti-un-fuoco-da-trasformare/1.html
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http://www.named.it/italiano/prodotti_menoflavon.asp
Menoflavon
Menopausa in forma
Menoflavon® N è il primo ed unico integratore per la menopausa che impiega i fitoestrogeni del Trifoglio pratense associati a Calcio e Vitamina D3.
I fitoestrogeni, o isoflavoni, sono ormoni naturali presenti in alcuni vegetali come il trifoglio rosso e le piante leguminose. I fitoestrogeni possiedono una struttura simile agli ormoni della donna e possono essere utili per sostenere l’organismo femminile nei cambiamenti ormonali della menopausa. Un valido aiuto per le terapie della menopausa.
Nell’ultimo decennio, i risultati incoraggianti ottenuti con i fitoestrogeni estratti dalla soia hanno spinto i ricercatori ad individuare fonti alternative, sempre naturali, ma più potenti ed efficaci. Recentemente, lo sforzo di questa ricerca ha prodotto risultati sorprendenti, evidenziando che il Trifoglio pratense è la fonte naturale più ricca e pregiata di fitoestrogeni.
Il Trifoglio pratense, cuore di Menoflavon® N, infatti, possiede, oltre ai classici fitoestrogeni presenti nella soia, anche i loro precursori metabolici – la Biocanina A e la Formononetina – capaci di potenziare e prolungare l’attività del prodotto, offrendo, inoltre, una migliore digeribilità e facilità d’assimilazione rispetto ai prodotti a base di soia.
Grazie a queste caratteristiche, una sola compressa dell’integratore per la menopausa Menoflavon® N, pari a 40 mg di isoflavoni da Trifoglio pratense, sviluppa un’azione potente ed efficace per l’intera giornata.
Pubblicazioni scientifiche comparse su prestigiose riviste internazionali hanno dimostrato che l’assunzione quotidiana di Menoflavon ® N offre:
- Il naturale riequilibrio ormonale che aiuta a ridurre le vampate, gli stati d’ansia, l’irritabilità, la depressione e l’insonnia grazie all’azione degli isoflavoni.
- L’integrazione biologica per un’efficace prevenzione dell’osteoporosi.
- Un’attività biologicamente corretta (senza ormoni di sintesi, senza soia o sostanze transgeniche)
- Protezione del sistema circolatorio, in associazione ad un adeguato regime alimentare.
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