Ciao, eccoti un ragionamento LOGICO sulla vitamina D importantissima per il nostro corpo.
Buona Informazione
franco
La differenza fra le vitamine è un fatto fondamentale poichè le funzioni a cui sono dedicate sono sostanzialmente diverse.
Si distinguono per la loro solubilità: in acqua o in olio.
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Queste diverse solubilità hanno una ragione ben precisa di essere.
Dato che il corpo umano è a base di acqua per il 70-90% a seconda dell’età, tutto ciò di cui è formato è naturalmente solubile in questo liquido per essere compatibili alla loro funzione.
Il corpo umano
Ma quanta acqua c’è nel nostro corpo?
L’acqua presente nell’essere umano mostra differenze notevoli secondo l’età, la costituzione, il tipo di alimentazione. Inoltre gli organi e i tessuti sono idratati in modo diverso uno dall’altro. Da giovani siamo decisamente più ricchi d’acqua, soprattutto nei tessuti molli, nella pelle e nei tessuti connettivi e sottocutanei. Crescendo il tenore d’acqua si riduce progressivamente da una media del 75% del bambino piccolo a circa il 50% nella terza età.
Del resto lo si vede bene: negli adulti e negli anziani la pelle si presenta più secca e meno elastica, i tessuti sono meno lisci e tesi, il segno di una pressione esercitata dal pollice sulla pelle rimane più visibile a lungo. L’età biologica della pelle di tutto l’organismo si determina facilmente dal suo stato di idratazione. Anche le ossa contengono acqua anche se in misura molto minore rispetto ai tessuti molli. Dal 40% al 50% della nostra acqua corporea è contenuta all’interno delle cellule e costituisce il cosidetto liquido intracellulare. Il 20% restante si trova negli interstizi tra le cellule: è il liquido extracellulare.
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Acqua, la principale componente del corpo umano
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Già in precedenza dicevamo che il corpo umano è come “immerso” nell’acqua, dalla più piccola cellula all’organismo nella sua interezza.
Il corpo di una persona adulta la cui presenza in acqua si attesti attorno al 65% vorrà dire che ne conterrà 40-50 litri. La pecentuale più alta di acqua si ha nella blastocisti presente subito dopo la fecondazione (90% in acqua) poi nell’embrione (85%) e a seguire nel neonato (dal 75 all’85%). In un quarantenne la percentuale d’acqua si attesta tra il 60 e il 70%.
http://digilander.libero.it/genfranco2/Immagini/colesteroloeacqua.htm
E’ facile ora capire il perchè di quelle che si sciolgono nell’olio.
E’ altrettanto comprensibile che mentre le prime ne formano il corpo, le seconde servono per la produzione delle parti che non devono sciogliersi nell’acqua, come le UNGHIE, i DENTI, le OSSA ecc. oppure sono impiegate per la “RIPARAZIONE” di ciò che si scioglie nell’acqua.
La riprova della prima ipotesi è data dalla necessità riscontrata che per formare le OSSA e per la loro “RIPARAZIONE” (OSTEOPOROSI) di queste è necessaria la vitamina D.
Le vitamine oleose più importanti sono le
vitamina D http://www.lattecandia.it/redazionali/il-latte/le-vitamine-del-latte
vitamina E
vitamina A
vitamina B2 e B12
vitamina K2
omega 3
omega 6
omega 9
L’altra riprova della necessità di usare un “ALIMENTO ESSENZIALE” OLEOSO per la “RIPARAZIONE” è dato dal fatto che se nelle arterie, a causa della carenza di ACIDO ASCORBICO che è indispensabile per la produzione del COLLAGENE che le tiene insieme:
“Da un lato la TUNICA di tessuto connettivo comincia a disgregarsi perchè a causa della mancanza di ACIDO ASCORBICO non si producono più abbastanza molecole di COLLAGENE, dall’altra vengono a mancare le vitamine che fungono da materiale bioenergenico per le cellule che diventano così più piccole e meno numerose.
Tra le singole cellule si creano milioni di microlacerazioni. “
come da video sotto che dice:
“Questo filmato riassume le nuove conoscenze sulle cause delle malattie cardiovascolari. La calcificazione delle ARTERIE che stà all’origine dell’INFARTO CARDIACO e dell’ICTUS APOPLETTICO è una forma embrionale di una malattia che una volta colpiva i marinai:
lo SCORBUTO.
Per meglio comprendere guardiamo l’interno di un’ARTERIA in sezione trasversale. Possiamo riconoscere due importanti strutture, da un lato un rivestimenti esterno definito TUNICA ESTERNA della PARETE ARTERIOSA costituita perlopiù da COLLAGENE e altro tessuto connettivo. Questa TUNICA è rivestita da uno strato di cellule che fà da barriera tra il flusso sanguigno e la PARETE DELL’ARTERIA. Questo strato è chiamato ENDOTELIO. Una carenza di vitamine, in particolare di ACIDO ASCORBICO, provoca due importanti cambiamenti nella struttura della PARETE ARTERIOSA.
Da un lato la TUNICA di tessuto connettivo comincia a disgregarsi perchè a causa della mancanza di ACIDO ASCORBICO non si producono più abbastanza molecole di COLLAGENE,
“Con l’avanzare degli anni, i tessuti dei muscoli si degradano perché la quantità di collagene inizia ad essere inadeguata.
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E’ durante la fase REM del sonno che il corpo trasforma le sostanze nutrizionali in nuovi tessuti.
Per compiere questa funzione gli necessita una rilevante disponibilità di energia.
La conversione del collagene ha il compito di riparare tessuti epidermici, tendini, cartilagine ed organi vitali e di rafforzare il comparto muscolare ed osseo.
http://digilander.libero.it/genfranco1/Immagini/collagenebase.htm
dall’altra vengono a mancare le vitamine che fungono da materiale bioenergenico per le cellule che diventano così più piccole e meno numerose.
Tra le singole cellule si creano milioni di microlacerazioni. Gli esseri umani, in caso di assenza TOTALE di ACIDO ASCORBICO in 4-6 mesi sono soggetti ad una rottura della PARETE ARTERIOSA ed alla fuoruscita di sangue dalle ARTERIE.
Ecco che possiamo capire il motivo della morte di tanti marinai nei secoli passati. Dopo 4-6 mesi di ALIMENTAZIONE priva di ACIDO ASCORBICO morivano letteralmente dissanguati. In questa sequenza di immagini mostriamo quanto il processo di calcificazione delle ARTERIE sia simile alle parti che canalizzano l’insorgere dello SCORBUTO.
http://www.dr-rath-alleanza.org/video/malattie_cardiocircolatorie.htm
ecco che allora, nel caso specifico di queste arterie, con l’AUTOGUARIGIONE ovviando al pericolo della malattia lo “SCORBUTO” e quindi della morte in caso di lacerazioni maggiori con la conseguente perdita di sangue, giungendo all’INFARTO o ICTUS, si preoccupa di evitare questo producendo questo COLESTEROLO (è un grasso altrimenti si scioglierebbe nell’acqua) usandolo per la “RIPARAZIONE” cercando di chiudere queste milioni di microlacerazioni arrivando a formare quelle pericolosissime PLACCHE se persiste la carenza di ACIDO ASCORBICO e di conseguenza di COLLAGENE.
Questo COLESTEROLO se lo AUTOPRODUCE dal fegato che di norma ne produce per minimo il 70%, ma può arrivare al 100% in caso di mancanza dai CIBI e lo usa per:
“ossia in diversi anni, il corpo ha il tempo di reagire, il FEGATO produce più sostanze per la “RIPARAZIONE” come le LIPOPROTEINE raffigurate quì in giallo, piccole particelle destinate al trasporto dei LIPIDI nel sangue.
Queste LIPOPROTEINE penetrano fra le cellule della PARETE ARTERIOSA e tentano di ripararla (in sostituzione del COLLAGENE mancante data la CARENZA di ACIDO ASCORBICO).
Con l’avanzare di questo processo, si accumulano sempre più LIPIDI ed altre sostanze riparatrici ed infine si formano i temuti depositi:
LE PLACCHE.
Se queste PLACCHE si formano nei vasi coronarici le coronarie infine si occludono totalmente e sopraggiunge l’INFARTO CARDIACO.
Nelle ARTERIE che forniscono il sangue al cervello, tali depositi conducono all’ICTUS APOPLETTICO.”
http://www.dr-rath-alleanza.org/video/malattie_cardiocircolatorie.html
la vitamina D è OLEOSA e serve al corpo anche e sopratutto per la “RIPARAZIONE” di questo. Sì perchè il nostro corpo è per il 70-90% di acqua a seconda dell’età,
http://digilander.libero.it/genfranco2/Immagini/colesteroloeacqua.htm
quindi tutto ciò che si scioglie nell’acqua non può essere usato per questo scopo, appunto perchè si scioglie. Ecco che allora il nostro corpo ha bisogno di “ALIMENTI ESSENZIALI” OLEOSI per questo scopo, come la vitamina D, la vitamina E, gli omega 3 – 6 – 9 ecc. che sono usati TUTTI sopratutto per questo scopo. Fra queste vitamine OLEOSE, la vitamina D è la più importante, e lo dimostra il fatto che come base usa il COLESTEROLO, uno steroide AUTOPRODOTTO dal fegato, il quale usufruendo dei raggi UV del SOLE viene trasmutato in questa vitamina D “ESSENZIALE”. Altro segno tangibile di “ESSENZIALITA'” di questa vitamina D è data dal fatto che mentre per le altre deve aspettare che gliele si diano con i cibi, rischiando a volte anche la carenza, questa deve avere la certezza di non correre questo rischio. Ed è proprio questo la determinazione che il nostro corpo ne ha talmente bisogno giornalmente che deve averla a disposizione il più facilmente possibile, e dato che Madre Natura e la EVOLUZIONE non hanno lasciato nulla e NON FANNO NULLA PER CASO, sapendo di questa priorità hanno ritenuto opportuno di usare ciò che con certezza è a disposizione ogni giorno, il COLESTEROLO, uno steroide AUTOPRODOTTO dal fegato ed i raggi UV del SOLE che è RARO che non vi sia per giorni interi. Madre Natura e la EVOLUZIONE però non hanno pensato che l’uomo si chiudesse in quattro mura privandolo così della fonte più importante di produzione: i RAGGI UV. Un altro fatto che determina questa importanza vitale è il suo impiego per la formazione delle ossa con la fissazione del CALCIO a quello scheletro che è il sostegno della vita animale. Di questo anche la medicina ufficiale ne ammette la importanza, e la riprova è data dal fatto che quando una persona è riscontrata OSTEOPOROTICA, consigliano di ingoiarla nelle varie forme e dosi da loro fissate. Altro fatto dell’ “ESSENZIALITA'” di questa vitamina D è il fatto che:
“Le forme attive della vitamina D(vitamine D3 e D2) in realtà non sono affatto vitamine, ma piuttosto potenti ormoni. L’erronea etichetta di vitamina fu assegnata al momento della scoperta, negli anni Venti, perchè si pensò, a torto, che questa sostanza si ricavasse solo dagli alimenti.
Invece, la vitamina D3 viene prodotta negli animali quando la luce UV ne colpisce la pelle o il pelo. Il processo che avviene negli animali è dovuto al fatto che la luce UV catalizzi la conversione di una forma di colesterolo (7-deidracolesterolo) in vitamina D3.Nell’uomo succede sopra e sotto la superficie della pelle, mentre gli animali producono la vitamina D3 sul pelo o sulle piume, e poi la ingeriscono quando si “lavano” leccandosi.”
http://digilander.libero.it/genfranco2/Immagini/vitaminadluciano.htm
ecco perchè gli animali domestici si “LAVANO” sovente ma che è una errata interpretazione tutta umana. L’altra riprova è data dal fatto che negli uccelli questa vitamina D che sicuramente è prodotta sulle piume, in quanto chi ha avuto in casa un uccello ha riscontrato che l’acqua che gli si versa sulle piume, diventa una pallina e rotola in terra senza bagnare le piume, ma ha anche notato che si puliscono le piume sovente. Certo la vitamina D è OLEOSA ed IMPORTANTISSIMA per TUTTI GLI ANIMALI in qualsiasi modo sia fatta produrre dal SOLE. MA OGNI GIORNO e non una volta alla settimana o ogni mese o ogni sei mesi.
” ATTENZIONE: I RESPONSABILI DEI MESSAGGI E DEL SITO INVITANO TUTTE LE PERSONE CHE PRIMA DI INTRAPRENDERE I TRATTAMENTI CON GLI ALIMENTI DA NOI CONSIGLIATI DI RIVOLGERSI AL PROPRIO MEDICO DI FIDUCIA”.
Ti aggiungo il mio motto “Meglio VIVERE informato che vivere malato disinformato”.
ciaooo Franco
http://digilander.libero.it/genfranco2/Immagini/esame14.htm
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