5G UNO TSUNAMI ELETTROMAGNETICO
Il 2019 è partito all’insegna del nuovo mondo che scaturirà dall’utilizzo dell’ormai famigerato 5G, il quale è stato oggetto di vari dibattiti. Sono moltissime le persone che ancora non hanno capito per bene come opereranno queste nuove frequenze, ma intanto hanno già una gran paura.
Infatti il fenomeno si è esteso a macchia d’olio e moltissime testate alla ricerca di click avrebbero riportato fake news a valanga. Queste avrebbero scaturito una credenza generale sui forti danni che il 5G potrebbe comportare, o magari sulle radiazioni. La parola proprio per tale ragione va lasciata agli esperti, i quali hanno incentrato i loro studi proprio su questa nuova tecnologia.
5G: secondo alcuni esperti potrebbero esserci dei problemi con le nuove frequenze per il genere umano, si potrebbe arrivare all’estinzione
Dopo averne sentite di tutti i colori, alcune persone hanno cominciato a documentarsi seriamente su quelli che potrebbero essere i risvolti del 5G. Un equipe di studiosi ha preso in esame il caso, lanciando un allarme incredibile.
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Ci sarebbe infatti una sorta di collegamento tra il 5G e alcune malattie sviluppate dagli utenti che sono state esposte alle frequenze per più tempo. Martin Pall, professore specializzato in biochimica, ha portato lumi proprio in merito al 5G. Proprio lui ha affermato che la nuova tecnologia non sarebbe sicura, a tal punto che potrebbe addirittura portare l’essere umano ad estinguersi.
I genomi umani, secondo Pall, potrebbero essere modificati dal campo magnetico generato dalle frequenze della nuova rete. A cambiare sarebbero ovuli e sperma, per cui saranno direttamente proporzionali le malformazioni nei bambini o la sterilità. L’estinzione arriverebbe dunque con il prossimo ricambio generazionale, dato che potrebbero non nascere più persone sane a tal punto da procreare.
https://www.tecnoandroid.it/2019/04/07/5g-la-nuova-rete-puo-causare-lestinzione-della-specie-umana-in-5-o-7-anni-503877
: la nuova rete può causare l’estinzione della specie umana in 5 o 7 anni* https://www.tecnoandroid.it/2019/04/07/5g-la-nuova-rete-puo-cau
5G E I RISCHI PER LA SALUTE
Un gruppo chiede al Parlamento di fermare il 5G perché è rischioso per la salute
“Il 5G prevede una copertura dell’intero territorio nazionale nel 98% del suolo pubblico: non solo antenne ma micro antenne per tutte le citta’….saremo non solo supercontrollati ma anche sottoposti a campi magnetici al di sopra di ogni aspettativA…
e non solo nelle smart city, ma anche parchi, aree naturali, zone rurali e perfino centri con scarsa densità abitativa” saranno ricoperti da queste antenne e micro antenne.
Hanno parlato di “tsunami elettromagnetico”.
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Oltre ai “24 mila hot spot wifi pubblici e alle attuali 60 mila stazioni radio base (le antenne di telefonia mobile spesso sui tetti dei palazzi, sistemi 2G, 3G e 4G), col 5G sarà installato un imprecisato numero di mini-antenne a microonde millimetriche, quantificabili persino in MILIANI se diffuso dai nuovi lampioni della luce LED, riconvertiti in ripetitori wireless.
E c’è anche il progetto del wifi dallo spazio, dai tombini dei marciapiedi (lo smart pavement in sperimentazione a Reggio Calabria) e la messa in orbita di droni satellitari (in sperimentazione a Torino)”.
Si tratta di “una infrastruttura tecnologica di avanguardia per l’irradiazione di radiofrequenze totalmente inesplorate e senza uno studio preliminare sul rischio sanitario ,che irradieranno costantemente tutta la popolazione, 24 ore al giorno, 7 giorni su sette, tutto l’anno”.
Per Martucci “le conseguenze potrebbero portare a rivisitare i limiti soglia stabiliti per legge, portando gli attuali 6 V/m di campo elettrico al valore picco di 61 V/m, ovvero 110 volte in più della potenza oggi misurata”.
Saremo immersi, secondo il giornalista, “in un brodo elettromagnetico senza precedenti per l’umanità”.
i cittadini di Alleanza Stop 5G, gruppo che ha raccolto l’adesione del magazine Terra Nuova, di Oasi Sana, dell’Associazione italiana elettrosensibili, dell’Associazione elettrosmog Volturino, dell’Istituto Ramazzini, dell’Associazione obiettivo sensibile, dei comitati Oltre la MCS e No Wi-Fi Days, dell’equipe che ha realizzato il docufilm Sensibile, ha anche consegnato al Parlamento una petizione con 11 mila firme.
‘Per scongiurare – si legge – l’invasione di milioni di nuove mini-antenne a microonde millimetriche su tutto il territorio nazionale e l’innalzamento dei limiti di legge per l’irradiazione elettromagnetica’.
“Non è un’associazione, ma un gruppo sostenuto dal mensile Terra Nuova, dalle associazioni e dai firmatari della petizione” hanno spiegato dall’Alleanza. Uno dei membri, Fiorella Belpoggi, Direttrice dell’area ricerca del Centro per la Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini di Bologna, è stata ascoltata come esperta ricercatrice in Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera, in merito all’indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni, con particolare riguardo alla transizione verso il 5G e alla gestione dei Big Data.
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