Anche tuo figlio è un piccolo Lannister?
Vanessa Niri
Coordinatrice pedagogica
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Apre in francia un centro per aiutare genitori “ostaggio” dei capricci del proprio figlio. Il problema è molto più grave di quello che sembra. Perché far cambiare un (piccolo) dittatore con l’amore, non è affatto facile
Chi è un bambino tiranno?
Un bambino tiranno è il piccolo della famiglia che decide anche per i più grandi.
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È il bambino che, se a cena c’è qualcosa che non gli piace, urla e strepita finché non ottiene le patatine fritte; è quello che guarda la televisione mentre i genitori fanno i compiti al posto suo, ed è quello che a cinque anni morde la mamma al Centro Commerciale e minaccia di non smettere finché non avrà le scarpe che luccicano, il videogioco o la casetta gigante di Peppa Pig. O ancora, il bambino tiranno è quello che decide a che ora andare a dormire, si impossessa del lettone e non fa dormire i genitori.
E, soprattutto, il bambino tiranno, è quello che non cambia idea né posizione, indipendentemente dalla tattica utilizzata dai genitori: che provino a smuoverlo con le sculacciate o con le minacce, con le moine o con le sfuriate, con i premi o con le punizioni, il risultato non cambia mai: il bambino tiranno è quello che non cede mai, non riconosce l’autorità altrui e resta seduto sul trono anche a costo di pagarla molto cara.
Insomma, se parliamo di bambini tiranni non parliamo semplicemente di figli viziati, o capricciosi, ma di un fenomeno presente e sempre più diffuso tra le nuove generazioni. Un problema educativo con serissimi risvolti socio sanitari, come dimostra la recente apertura del primo centro d’aiuto per genitori, presso l’ospedale Sant Eloi di Montpellier.
L’équipe di psichiatri francesi che ha aperto il centro, ci dice infatti che sono proprio i genitori ad essere le prime vittime dei bambini tiranni: mamme e papà sull’orlo di una crisi di nervi, costretti ad avere a che fare quotidianamente con un piccolo dittatore ingestibile, frustrante, violento e apparentemente anaffettivo. Un bambino difficile non solo tra le mura domestiche, ma anche nei luoghi pubblici, come l’asilo, la scuola, i corsi sportivi e che, a causa del suo comportamento, viene spesso emarginato dai compagni e stigmatizzato dagli adulti, aumentando di conseguenza anche le difficoltà dei propri genitori.
Quali siano le cause del fenomeno è attualmente fonte di discussione ( i francesi prediligono la spiegazione clinico-psichiatrica, molti pedagogisti ipotizzano invece che, a favorire la crescita di un bambino tiranno, concorra un insieme di cause educativo-comportamentali). Quello che è certo, però, è che la tirannia infantile è un tunnel dal quale è difficilissimo riuscire ad uscire senza un aiuto.
La scommessa del centro d’aiuto di Montpellier è quindi quella di sostenere i genitori, aiutandoli a scardinare le dinamiche, riportando in famiglia il necessario benessere per affrontare una situazione delicata.
Il quotidiano livello di stress, frustrazione, depressione e arrendevolezza generato dal rapporto quotidiano con un bambino tiranno è un coc ktail micidiale, all’interno del quale soffrono i genitori ma – dietro all’apparente sbruffonaggine – soffre immensamente anche il bambino, costretto in un ruolo dal quale nessuno riesce ad aiutarlo ad uscire.
Aiutare gli adulti a riconoscere e ad affrontare il problema è quindi l’unica strada possibile per neutralizzare il dittatore: una rivoluzione necessaria non soltanto ai genitori ma soprattutto ai figli, che hanno il diritto di essere aiutati a scendere dal trono per tornare ad essere semplicemente bambini.
http://www.wired.it/lifestyle/salute/2016/02/24/figlio-bambino-tiranno/?utm_source=wired&utm_medium=NL&utm_campaign=daily
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