L’ENNEAGRAMMA
Enneagramma deriva dalle parole ennea e gramma ossia 9 e segno e significa disegno a nove punte. L’enneagramma è una vera e propria teoria della personalità, che vanta origini antichissime. Sarà tuttavia lo psicologo Oscar Ichazo nel 1970 a dargli valore come strumento psicologico.
Secondo questa teoria esistono 9 tipologie di personalità diverse, ossia gli enneatipi, ognuno con le sue caratteristiche peculiari.
Attraverso la scoperta e la conoscenza del proprio tipo e quindi della propria compulsione la si può progressivamente migliorare, agendo così in modo attivo e consapevole sul proprio comportamento, la visione di sé e il rapporto con gli altri. Il proprio tipo viene scelto inconsciamente dal bambino verso i quattro/cinque anni, e dipende dal rapporto tra esso e il mondo esterno, in particolar modo con i genitori.
La particolarità dello strumento che ne deriva sta nel fatto che le tipologie di personalità non sono statiche, ma dinamiche. Questo significa che l’enneatipo risultante sarebbe quindi come una fotografia di un singolo momento della nostra vita; attraverso il nostro percorso di crescita, però, probabilmente ci sposteremo da una categoria all’altra, enfatizzando e modificando determinati aspetti della nostra personalità, come credenze, comportamenti, sensazioni ed emozioni.
ENNEAGRAMMA
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I tipi Uno evitano la collera, non si arrabbiano e tendono a essere perfetti in ogni
cosa
• I tipi Due evitano il bisogno, si vantano di essere di grande aiuto agli altri e non
ammettono di aver bisogno degli altri
• I tipi Tre evitano l’ insuccesso, si identificano con i successi che ottengono
• I tipi Quattro evitano l’ ordinarietà, si ritengono sempre speciali
• I tipi Cinque evitano il vuoto, sempre intenti ad aumentare il loro bagaglio di
conoscenze
• I tipi Sei evitano la devianza, vedono la vita come ordinata da leggi, regole e
norme
• I tipi Sette evitano il dolore, amano il divertimento e non notano il dolore altrui
• I tipi Otto evitano la debolezza, si vantano di essere forti e amano litigare
• I tipi Nove evitano il conflitto, non reggono le tensioni tra le persone e cercano la
pace
TIPI UNO
ENNEATIPO UNO IRA
L’enneatipo Uno non accetta la collera e si difende facendo l’opposto di ciò che pensa o
prova, e cercando l’errore fuori da sé.
In ossequio al principio che dove c’è passione c’è anche tabù, nel senso che la persona
soggetta ad una specifica passione non sembra manifestare le caratteristiche più evidenti
di quella passione, la parola Ira è scarsamente evocativa delle caratteristiche di questo
tipo.
Gli irosi, infatti, difficilmente perdono le staffe ed è anzi per loro ripugnante lo
spettacolo delle persone che non sanno controllarsi o esprimersi in modo corretto.
Siamo alla presenza di persone che sono state il classico “bravo ragazzo” e sono da
adulte ordinate, scrupolose, educate, molto laboriose e con un codice morale ferreo.
Persone che difficilmente alzano la voce per imporsi ma che sono molto attente a come
sono fatte le cose e provano facilmente un senso interiore di fastidio per quelli che,
secondo loro, non svolgono i loro compiti con la dovuta attenzione. Si può dire che la
rabbia nasce in loro proprio perché gli altri non si comportano come loro ritengono che
dovrebbero e come essi stessi fanno.
La rabbia è l’unica dei tradizionali vizi capitali che sia considerata socialmente come
munita di un doppio aspetto. A fianco, infatti, a quella che già Omero definiva come “ira
funesta”, con la sua connotazione di distruttività e sopraffazione, si è sempre distinta una
“giusta rabbia”, giustificata da considerazioni di tipo morale o ideologico.
Le persone di questo tipo non vogliono vedere in se stesse l’esistenza del primo aspetto
e s’identificano pienamente solo con il secondo. Vedono, così, il mondo secondo criteri
di giusto o sbagliato, bianco o nero, sporco o pulito e credono ciecamente di avere
pienamente ragione quando emettono i loro giudizi. Questa tendenza ad evitare ogni
comportamento non corretto o ambiguo li porta ad ammantare, quindi, le loro azioni di
un velo etico di “ buon’educazione”.
Ciò li spinge ad usare un frasario ricco di condizionali con il quale l’iroso si può
presentare come una persona animata solo da buone intenzioni. Frasi del tipo: “Dovresti
fare così”, “Sarebbe meglio che tu ti comportassi in questa maniera”, oppure
“bisognerebbe evitare questi comportamenti”, abbondano nel loro vocabolario. L’altro
cui è rivolta quest’esortazione si accorge, però, dal tono della voce e dallo sguardo, che
dietro all’apparente benevolenza c’è una durezza ed una rabbia che non ammettono
repliche.
La tendenza a perseguire una specie di “puritanesimo”, sia comportamentale sia sociale,
spinge gli irosi ad essere, spesso, i peggiori nemici di se stessi, richiedendo un’attenzione
continua (che si spinge fino alla pignoleria estrema), volta ad evitare qualsiasi possibile
disattenzione o imperfezione.
La maniera più tipica con la quale queste persone esprimono la rabbia, è in realtà la
critica, che funziona come una sorta di valvola di sicurezza in una pentola a pressione.
La critica, che assume spesso il carattere del brontolio burbero, è alimentata, come
vedremo, da una spiccata sensibilità che porta le persone di questo tipo ad avvertire
quello che è sbagliato (dal loro punto di vista egoico, ovviamente) e diventare talvolta
molto rigidi. E’ inutile pertanto chiedere ad un tipo Uno di fare, ad esempio,
un’autocritica esplicita su quello che gli altri considerano un errore, perché un Uno non
potrebbe, neppure volendo, ammettere al mondo di avere agito male o
inappropriatamente. In compenso, all’interno di se stesso il “pubblico ministero”, che la
letteratura psicoanalitica chiama super ego, avvierà uno spietato processo di riesame delle
proprie azioni. Questo rimescolio funesto o “risentimento”, che è una logica
conseguenza dell’Ira, è stato descritto con grande acume psicologico da San Giovanni
della Croce come una sorta di zelo irrequieto, teso a prevenire, mediante un
atteggiamento censorio, ogni caduta nel “vizio”.
Dato che l’Ira si trova collocata nella parte alta dell’Enneagramma, nella parte cioè che si
trova a proprio agio con l’azione pratica, sarà anche caratteristico di queste persone
un’ottima manualità ed una spiccata autonomia. Pur dando un gran valore alla propria
privacy e rispettando come principio quella degli altri, i tipi Uno controllano con
eccessiva premura il comportamento degli altri e spesso eccedono nel dare consigli
anche se gli altri non li hanno minimamente sollecitati. Un esempio letterario classico di
questa forma di manifestazione è il Grillo Parlante della favola di Pinocchio.
E’ importante tener presente inoltre, che particolari condizioni, come lo stress, possono influire sull’enneatipo risultante.
Come scoprire a quale enneatipo si appartiene?
Istruzioni per il Test completo dell’enneagramma
Per ogni domanda sono presenti nove risposte (l’enneatipo corrispondente)
Scegli quella che più ti si addice e segna su un foglio il numero corrispondente alla tua risposta.
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TU COSA SEI?
1. MI SENTO REALIZZATO QUANDO RIESCO AD ESSERE:
Schietto accurato e preciso (5)
Vincente competente e concreto (3)
Disciplinato (1)
Placido equilibrato adeguato (9)
Ottimista gioioso e amabile (7)
Oculato giudizioso e capace (1)
Originale, sapiente e di belle maniere (4)
Generoso aperto e servizievole (2)
Stabile, imparziale e superiore (8)
Scrupoloso e fidato (6)
2. PER SENTIRMI A POSTO CON LA COSCIENZA DEVO:
Divertirmi, stare allegro, godermi la vita il più possibile (7)
Aiutare gli altri (2)
Essere efficiente, pratico e avere successo nei miei obiettivi (3)
Essere “diligente” e fare il mio dovere (6)
Essere forte e difendere le cause giuste (8)
Fare ogni cosa al meglio delle mie possibilità (1)
Essere “diverso”, distinguermi dalla massa (4)
Conoscere e imparare il più possibile (5)
Riposare e lasciare che la vita scorra calma (9)
3. QUANDO SONO CON GLI AMICI:
Mi sento al sicuro e mi sbilancio anche oltre il mio normale (9)
Mi piace, ma se sono molti non so chi scegliere (6)
Trovo subito qualcosa di quanto ho fatto da mostrare loro (3)
Li ascolto con molta attenzione, ma senza mettere troppo del mio (5)
Sono espansivo e mi lascio coccolare (2)
Cerco sempre nuovi stimoli da condividere con tanti diversi (7)
Sto con chi mi lascia parlare (8)
Mi trovo solo con quelli che hanno feeling con me (4)
Mi piacciono rapporti netti e precisi (1)
4. L’IMMAGINE CHE HO DI ME E’:
Sono ordinato e faccio sempre il mio dovere (6)
Sono forte e gestisco autorevolmente i miei rapporti (8)
Io sono una persona efficiente, che cerca di fare bene ogni cosa (3)
Credo di aver ragione il più delle volte (1)
Sono perspicace e comprendo bene le cose (5)
Sono calmo tranquillo e soddisfatto di come scorre la mia vita (9)
Sono simpatico e cerco di divertirmi e godermi la vita (7)
Mi muovo per primo se c’è da aiutare qualcuno (2)
Mi distinguo dagli altri in ogni cosa che faccio (4)
5. QUANDO MI AFFIDANO UN INCARICO IMPORTANTE PENSO
Non mi do pace finché non ho realizzato quanto devo (1)
Non potevano scegliere uno migliore di me e faccio pubblicità alla cosa (7)
Riesco a farla bene, se dipende solo da me (2)
Perché hanno cercato proprio me? Tuttavia lo faccio (5)
Dipende da come mi sento (4)
La faccio se mi piace, altrimenti cerco di scaricarla a qualcuno (8)
lusingato che mi abbiano cercato e farò più di quanto richiesto (3)
Appena mi sento la faccio (9)
Ho paura che mi abbiano scelto perché non c’erano altri; mi farò aiutare a farla (6)
6. IMPEGNO VOLENTIERI LE MIE FORZE PER:
Combattere per la giustizia (8)
Raggiungere i miei obiettivi (3)
Conoscere me stesso (4)
Godere le gioie della vita (7)
Vivere serenamente (9)
Ricercare la perfezione (1)
Conoscere ciò che mi circonda (5)
Collaborare con chi ho accanto (6)
Aiutare chi mi sta accanto (2)
7. LA COSA CHE MAGGIORMENTE EVITO E’:
Cedere all’ira (1)
Avere bisogno dell’aiuto di qualcuno (2)
Far vedere che sbaglio (3)
Una vita senza emozioni (4)
Avere un comportamento sbagliato (5)
Mostrare le mie debolezze (8)
Scontrarmi con qualcuno (9)
La fatica del vivere (6)
La sensazione del vuoto interiore (7)
8. COME MI COMPORTO DURANTE UNA LITE:
Cerco di prendere tempo per meditare una reazione (6)
Evito che l’altro turbi il mio equilibrio interiore (9)
Combatto, ma solo per difendermi dalla forza di chi ho di fronte (4)
Cerco di evitare lo scontro, il più delle volte non vale la pena litigare (7)
Impedisco all’altro di approfittarsi di me (5)
Difficilmente ammetto di avere torto (3)
Non faccio capire all’altro la mia rabbia (1)
Lascio che l’altro si sfoghi (2)
Difendo con forza le mie ragioni (8)
9. COSA PENSO DI ME STESSO QUANDO GLI ALTRI NON MI CAPISCONO?
So capire le cose meglio degli altri e nessuno ne conosce quante ne conosco io (5)
Lotto ogni giorno per avere il mio spazio; devo prenderlo, sennò gli altri ne approfittano (8)
Mi distinguo dagli altri e sento di non potermi adattare davvero al mondo che mi circonda (4)
Sono spesso nel giusto e le cose andrebbero meglio se si seguisse quello che dico (1)
Lascio che il mio mondo vada come va, anche se gli altri vorrebbero che mi dessi da fare per cambiarlo (9)
Voglio bene agli altri, anche se non ricevo tanto bene quanto dò (2)
Mi elevo sopra gli altri e questo li fa ingelosire (3)
Sono una persona affidabile e sto alle regole anche se gli altri non ci stanno (6)
Sono felice, ma cerco nuove cose perché voglio esserlo di più (7)
Qual è il numero che compare il maggior numero di volte? Controlla le tue risposte e così sarai riuscito a calcolare il tuo enneatipo.
Enneatipo 1
Il Perfezionista, Il Critico, Il Riformatore
il Tipo Uno è una persona impegnata a migliorare le cose dentro e fuori di sè, creando un mondo di GIUSTIZIA e ORDINE MORALE.
Si tratta di persone che apprezzano enormemente la coerenza.
Per loro è molto importante evitare quanto più possibile l’errore e tentare di raggiungere la perfezione! Fanno grande uso delle locuzioni “si deve” e “bisogna” perchè valutano istintivamente le situazioni giudicando ciò che è bene o male, ciò che è giusto o sbagliato.
Sono corretti e sinceri. Evitano la collera, non si arrabbiano e tendono a essere perfetti in ogni cosa.
Possono essere molto sagaci ed avere un “buon fiuto” risultando quasi eroi morali. Hanno senso pratico, autocontrollo e serietà ma rischiano di eccedere risultando inflessibili, pedanti, pignoli, critici verso sè stessi e verso gli altri. Possono finire per sentirsi eticamente superiori.
Enneatipo 2
L’Atruista, Il Generoso, La Nutrice
In questo caso il valore principale è AIUTARE, l’obiettivo SODDISARE I BISOGNI DELL’ALTRO.
Queste persone hanno spirito di sacrificio e sono dedite agli altri, ai quali sanno offrire sincero appoggio e aiuto.
Sono individui espansivi e danno spesso buoni consigli.
Generealmente però, faticano a riconoscere i propri bisogni, e non ammettono di aver a loro volta bisogno degli altri.In alcuni casi possono tendere a manipolare, e utilizzare aggressività e seduzione per raggiungere i loro obbiettivi. In realtà amano essere amati ed approvati; si sentono gratificati dal riconoscimento altrui e appagati dal divenire indispensabili per gli altri.
Enneatipo 3
L’Organizzatore, Il Manager, Il Riformatore
Il suo imperativo è fare, dimostrare. Le sue parole d’ordine essere di successo, efficiente, con buona capacità progettuale, promotore capace e in grado di portare la propria squadra alla vittoria!
Si tratta di una persona che conduce gli altri, evita l’ insuccesso e si identifica con i successi che ottiene. Ha una personalità vivace e reattiva, è capace e motivata. Desidera fortemente fare bene.
In genere è un capo. Cerca di essere amato per le sue capacità e per i risultati che consegue. Il suo essere molto competitivo, tuttavia, può portarlo all’ossessione della propria immagine di vincitore e della corrispondente posizione sociale. L’apparenza diventa in questi casi molto importante, e lui è maestro nel curarla, apparendo più produttivo di quanto sia in realtà.
Tutto ciò lo porta a vive in uno stato di perenne confronto tra quello che appare e quello che è.
Il rischio, quindi, è di confondere il vero io con l’immagine creata per il gruppo a cui appartiene (dirigente in doppiopetto, supermamma che si occupa di tutto, ecc.).
Enneatipo 4
Il Romantico, L’Artista , L’Individualista
Tende ad evitare l’ ordinarietà, considerandosi sempre speciale. il suo imperativo è NON ESSERE MAI SUPERFICIALE.
Si tratta di una persona con un elevato senso artistico, gusto del bello e senso del colore.
È intuitiva, romantica e sognatrice, ma stravagante, amante dell’insolito, dell’eccentrico e di tutto ciò che è fuori dall’ordianrio.
Si esprime attraverso l’arte: può appartenere ad una categoria in cui la creatività è particolarmente importante (come il pittore, il poeta, il musicista, il designer… ), veste in maniera stravagante o ricercata.
Il suo temperamento artistico e sensibile si palesa anche nella vita privata: pensa all’amore e alle emozioni, vive creativamente la vita e non disdegna situazioni strane, scandali e cose proibite. E’ devota alla bellezza e alla passione, al sesso e all’intensità in generale.
Nello stesso tempo è una persona molto analitica ed è difficile che si senta in colpa.
A volte finisce per immergersi completamente nella dimensione tragica e malinconica della sua vita: finisce per non riuscire a vivere nel presente, rifugiandosi nel passato o sognando il futuro. Attratto da ciò che è irraggiungibile, non è mai nel “ qui ed ora”. Si blocca su un amore lontano, sulla perdita di un amico… in una continua ricerca della sofferenza.
Enneatipo 5
Il Pensatore, L’Osservatore, L’Eremita
I loro imperativi sono: ONNICONOSCENZA, SAPERE. Conoscenza è potere! L’obbiettivo prioritario è aumentare il proprio bagaglio di conoscenze. Possono essere ricercatori o inventori. Hanno una grande facilità nel raccoglie dati dalla loro torre d’avorio. Il loro investimento maggiore è nella conoscenza, nella cultura.
Possono coprire ottimamente posizioni decisionali, oppure diventare degli intellettuali. Difendono la propria intimità proteggendo la vita privata e non lasciandosi coinvolgere. Parlano poco e sono generalmente introversi, ma per contro sanno leggere abilmente la realtà, risultando ottimi osservatori. Generalmente di indole tranquilla, sono educati e gentili.
A volte tuttavia, finiscono per apparire freddi e distanti. Questo loro suddividere in scomparti, ragionando per categorie e analizzando il mondo con le armi della ragione e dell’intellettualizzazione li mantiene ad una certa distanza emotiva dagli altri. Per questo risultano spesso eccessivamente distaccati dalle persone, dai sentimenti e dalle cose.
Enneatipo 6
Il Leale, Il difensore, Il Collaboratore
Il loro imperativo è SCETTICISMO; EVITARE il pericolo DI ESSERE INFLUENZATI.
Sono persone coscienziose, tormentate dal dubbio; ragionano molto sulle intenzioni degli altri, in modo critico, diffidente, e sospettoso.
Si identificano con i deboli, sposano le cause perse, tendono sempre a mettersi al secondo posto; per questa loro capacità risultano ottimi giocatori di squadra, soldati fedeli e amici fidati. Si impegnano per una causa allo stesso modo in cui gli altri si gettano nel profitto personale. Hanno spirito di gruppo, sono pronti a sacrificare sè stessi, sono affidabili e ligi alle regole.
Evitano la devianza, poichè vedono la vita come ordinata da leggi, regole e norme. Il loro essere critici, tuttavia, può portarli a dubitare di tutto, rendendoli fortemente insicuri. Possono sentirsi perseguitati, perennemente con le spalle al muro. Le reazioni possono essere differenti.
A volte l’insicurezza cede il passo al timore, all’indecisione; gli infiniti “se” e “ma” fanno sì che il pensiero si sostituisca all’azione. La paura di essere fregati blocca l’azione, perché esporsi vorrebbe dire rendersi vulnerabili agli attacchi. In altri casi la reazione alla paura è l’aggressività. In questi casi l’atteggiamento prevalente sarà quello estremista, provocatorio, temerario.
Enneatipo 7
L’Ottimista, L’Avventuriero, Il Materialista
Il suo imperativo è CARPE DIEM!
È una persona estroversa, creativa, edonista e aperta alle opportunità che la vita offre. Vitalità, gioia ed energia la rendono attraente e piacevole. Ha mille interessi, è comunicativa e versatile, ama giocare e divertirsi; adora l’avventura, la varietà e tutto ciò che aiuta a celebrare la vita: viaggi, feste, canti, pasti al ristorante.
E’ amante del piacere ed eternamente fanciullo: si accosta alla vita in modo dilettantesco, non vuole rinunciare a niente e come Peter Pan non vuole crescere. Spesso ha problemi di peso, odia le diete e vive di eccessi, non disdegna amori occasionali.
Generalmente è felice e di buona compagnia, lo contraddistingue un perenne buon umore.
Il rovescio della medaglia consiste nella superficialità, che a volte porta ad evitare il dolore o non notare quello altrui. La tendenza a vivere molto nel presente, rende improbabile l’impegno, per mantenere aperte tutte le possibilità.
Spesso inizia le cose senza mai finirle.
Enneatipo 8
Il Capo, Il Leader, Il Protettore
Il loro imperativo è “DOMINA O SARAI DOMINATO!”.
L’idea di base è la lotta.
È individuo forte, combattivo, realista, orientato all’azione ed al lavoro. Ha opinioni chiare e profonde sulle cose. Manifesta apertamente rabbia e forza, ha grande rispetto per gli avversari che lo affrontano lealmente. Evita la debolezza, si vanta di essere forte e ama litigare. Entra in contatto in modo diretto, ad esempio attraverso il sesso o il confronto.
Ha un forte senso della giustizia: estremamente protettivo e combattivo, prende spesso le difese di sè e dei suoi cari.
Gli appartenenti a questo gruppo sono spesso avvocati o politici, comunque ottimi capi. Il rischio è l’eccesso. Spesso vivono smodatamente, troppo, troppo tardi, troppo in alto..
Non si preoccupano di dare troppa voce alla propria aggressività e autorità, risultando estremamente diretti, provocatori, litigiosi. Danno ordini volentieri, controllano tutto e tutti, tendono ad imporre il proprio potere sugli altri. Sono rissosi e possono incutere timore.
Enneatipo 9
Il Mediatore, Il Diplomatico, Il Pacificatore
Il suo motto è “L’IMPORTANTE E’ PARTECIPARE”, in armonia.
Persona calma, amichevole e pratica, è caratterizzata da bontà, semplicità e amabilità naturale. È diplomatica e sincera.
Si tratta di ottimi consiglieri, pacificatori e negoziatori estremamente utili all’interno di un sistema.
Desiderano l’armonia e sono disposti a sacrificare se stessi in suo nome.
Non sono portati a criticare o giudicare le persone, ma piuttosto cercano di riportare la riconciliazione e la pace là dove ci sono tensione e conflitto. Conoscono i bisogni dell’altro molto meglio dei propri. Tendono verso l’anonimato, senza alcun esibizionismo, preferendo situazioni anonime.
Queste persone, tuttavia , devono fare particolare attenzione a non eccedere in certi atteggiamenti:
prediligono posizioni camaleontiche evitando il conflitto, di cui non reggono la tensione, ma la loro accondiscendenza, il loro non essere mai sicure, può facilmente risultare influenzabilità ed ambivalenza.
Distogliere l’attenzione da sè stessi li porta a sostituire i propri bisogni con quelli degli altri; ma alle volte sono costretti a narcotizzare le proprie esigenze. In altri casi esprimono rabbia in modi indiretti o utilizzano l’astrazione piuttosto che combattere per un idea.
Osservatevi….c’è molto in gioco, dato che, come diceva il filosofo Arthur Schopenhauer: “La personalità dell’uomo determina in anticipo la misura della sua possibile fortuna“.
Il risultato dell’enneagramma test non è sufficiente per una diagnosi.
https://psicoadvisor.com/calcola-il-tuo-ennea gramma-test-di-autovalutazione-della-personalita-304.html
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