LA DANZA DELL’AQUILA DEGLI CHEYENNE
IL MESSAGGERO DEL GRANDE SPIRITO
Molto tempo fa, quando il mondo era ancora giovane, il Grande Spirito osservava la terra dall’alto e percepiva la necessità di creare un legame tra cielo e terra. Aveva bisogno di un messaggero capace di portare le preghiere degli uomini fino alle altezze del cielo, là dove il sacro regna sovrano. Così, modellò l’aquila: una creatura con ali maestose, capaci di sollevarsi oltre le nubi, e occhi acuti che potevano scrutare lontano. Da quel giorno, l’aquila divenne simbolo di connessione tra il mondo terreno e quello divino, un portavoce tra l’umanità e il Creatore.
LA PROVA DEL GUERRIERO
Tra i Cheyenne si racconta la storia di un giovane che desiderava ardentemente diventare un grande guerriero, riconosciuto non solo per la forza, ma anche per la saggezza. Una notte, il Grande Spirito gli apparve in sogno e gli sussurrò: “Se vuoi dimostrare il tuo valore, devi scalare la montagna sacra e affrontare l’aquila che vi dimora.” Il giovane, spinto dalla fede, intraprese il viaggio. Il sentiero era irto di difficoltà: rocce taglienti, venti freddi e la solitudine. Quando raggiunse la vetta, si trovò faccia a faccia con l’aquila. Ma invece di attaccarlo, l’aquila lo osservò con rispetto e volò in cerchio sopra di lui, come in un gesto di benedizione. Da quel momento, l’aquila divenne il suo spirito guida, accompagnandolo in ogni battaglia e decisione.
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
ANCHE A ME HANNO DATO COME ANIMALI TOTEM : LA CIVETTA, IL SERPENTE E L’AQUILA!
L’AQUILA PROTETTRICE
Un’altra leggenda parla di un bambino Cheyenne che, durante una tempesta improvvisa, si smarrì nella foresta. Disorientato e spaventato, si rifugiò sotto un albero, ma la notte stava calando e il freddo si faceva pungente. All’improvviso, una grande aquila scese dal cielo e lo afferrò delicatamente con i suoi artigli. Lo portò in una grotta protetta, dove rimase a vegliarlo fino al mattino. Il padre del bambino, guidato da una visione del Grande Spirito, riuscì a ritrovare suo figlio e vide l’aquila volare via, come un guardiano silenzioso. Da quel giorno, l’aquila fu venerata come protettrice dei giovani e degli indifesi.
LA NASCITA DELLA DANZA DELL’AQUILA
Si narra che la Danza dell’Aquila abbia origine da un incontro tra un cacciatore Cheyenne e il sacro uccello. Un giorno, il cacciatore si trovava in una radura quando vide un’aquila discendere dal cielo e iniziare a muoversi ritmicamente sul terreno. Ogni passo sembrava avere un significato, ogni battito d’ala era come una preghiera danzata. Il cacciatore rimase estasiato e capì che stava assistendo a un dono del Grande Spirito. Tornò al villaggio e insegnò i movimenti al suo popolo. Da allora, la Danza dell’Aquila divenne una celebrazione sacra, un modo per ringraziare l’aquila e invocare la sua protezione.
IL DONO DELLA VISIONE
Un capo Cheyenne, durante un periodo di grande difficoltà per la sua tribù, si ritirò sulle montagne per pregare. Chiese al Grande Spirito di mostrargli una via per superare le avversità. Mentre osservava il cielo, un’aquila apparve e cominciò a volare verso una sorgente nascosta tra le rocce. Il capo interpretò il gesto come una guida divina e portò la sua tribù alla fonte, che li salvò dalla siccità. Da quel giorno, gli Cheyenne videro l’aquila come portatrice di visioni, capace di indicare la strada quando tutto sembra perduto.
POSSO DIRE CON UMILTA’ E SINCERITA’ CHE QUANDO SONO NELL’ISOLA E ” APRO LO SPAZIO SACRO” VENIVANO A GIRARE IN CERCHIO DUE AQUILE, DA DUE ANNI NE VIENE UNA SOLA … MA CHE EMOZIONE!!!
L’AQUILA E IL SOLE
Secondo gli anziani, l’aquila è la creatura che vola più vicina al sole, assorbendone la forza e la luce. Si dice che ogni piuma rifletta i raggi del sole, portando chiarezza e saggezza a chi è abbastanza puro da comprenderne il significato. Per gli Cheyenne, le piume d’aquila sono doni sacri, utilizzati nelle cerimonie per invocare la benedizione del sole e il suo potere di illuminare il cammino.
parlo piu’ ampiamente:
La Danza dell’Aquila degli Cheyenne è un rituale profondamente sacro e simbolico, che celebra il legame tra il mondo terreno e quello spirituale. È una danza che imita i movimenti dell’aquila, considerata il messaggero del Grande Spirito, portatrice di preghiere e simbolo di forza, visione e protezione. Ecco qualche dettaglio su questa danza, i suoi significati e le occasioni in cui veniva eseguita.
La Danza dell’Aquila è caratterizzata da movimenti eleganti e ritmici che riproducono il volo e i comportamenti dell’aquila. I danzatori indossavano costumi ricchi di piume, autentiche piume d’aquila, e adornavano il capo con copricapi elaborati per assomigliare al sacro uccello. Ogni movimento aveva per loro un significato simbolico
Il volo rappresentava la connessione con il cielo e la capacità di sollevarsi sopra le difficoltà terrene.
Il battito d’ali era visto come una preghiera ritmata, un invito al Grande Spirito a guardare benevolmente il popolo.
I cerchi danzati sul terreno rappresentavano l’unità della vita e il ciclo eterno della natura.
La danza era accompagnata da canti sacri e dal ritmo ipnotico dei tamburi, strumenti che simboleggiavano il battito del cuore della terra. I partecipanti spesso entravano in uno stato meditativo o estatico, sentendosi più vicini al divino.
Questa danza veniva eseguita in diverse occasioni, tutte legate a momenti di grande significato spirituale o collettivo.
veniva eseguita Durante le cerimonie sacre: per celebrare il legame con il Grande Spirito e invocare benedizioni.
Come rito di guarigione: l’aquila, simbolo di forza e protezione, veniva invocata per portare salute e benessere ai membri della tribù.
Nelle cerimonie di passaggio: per accompagnare i giovani nel loro percorso verso l’età adulta, trasmettendo loro forza e saggezza.
In momenti di crisi: la danza era eseguita per chiedere guida e visioni, specialmente durante periodi di difficoltà come carestie o guerre.
Per gli Cheyenne, la Danza dell’Aquila era una preghiera vivente: ogni movimento era un’offerta al Grande Spirito, un modo per chiedere protezione, saggezza e visione.
Un richiamo alla connessione universale: l’aquila, capace di volare più in alto di ogni altra creatura, era il simbolo del ponte tra cielo e terra.
Un rito di purificazione: danzare come l’aquila significava anche liberarsi dalle impurità terrene e avvicinarsi al divino.
La Danza dell’Aquila continua a essere una parte fondamentale delle tradizioni dei popoli nativi americani, non solo degli Cheyenne. Oggi, molte comunità la praticano nelle celebrazioni culturali, mantenendo vivo il suo significato spirituale e insegnandolo alle nuove generazioni. È una testimonianza della profonda connessione tra l’uomo, la natura e il divino, e un invito a onorare i messaggi del Grande Spirito che si manifestano attraverso la creazione.
Questi racconti non sono solo leggende, ma veri e propri insegnamenti spirituali, che mostrano come l’aquila sia profondamente intrecciata alla cultura e alla fede degli Cheyenne. Con la sua forza e la sua grazia, l’aquila continua a ispirare danze, canti e storie che uniscono il cielo e la terra in un abbraccio sacro.
Gli antenati degli Cheyenne esistono ancora oggi con tutto quello che hanno subito?
Gli Cheyenne oggi giorno sono un popolo nativo americano riconosciuto ufficialmente e organizzato in due principali gruppi tribali:
Cheyenne del Nord
Luogo: Vivono principalmente nella riserva di Northern Cheyenne nel sud-est del Montana, vicino a Lame Deer, che è il centro culturale e spirituale della tribù. Comprende diverse migliaia di membri, molti dei quali portano avanti tradizioni ancestrali, come cerimonie, lingue e danze sacre.
Sono particolarmente legati alla natura e mantengono vive storie orali, canti e pratiche spirituali, inclusa la venerazione dell’aquila.
Cheyenne del Sud
Vivono principalmente in Oklahoma, spesso condividendo territorio con gli Arapaho del Sud nella Cheyenne and Arapaho Reservation.
Anche questo gruppo conta diverse migliaia di membri.
Gli Cheyenne del Sud hanno adattato molte tradizioni ai “tempi moderni”, ma continuano a celebrare cerimonie tradizionali, inclusa la Danza del Sole.
Come molte comunità native, anche gli Cheyenne affrontano sfide contemporanee legate all’identità culturale, alla sovranità tribale e all’accesso a risorse economiche e sanitarie. Una vita assai dura. Tuttavia, sono un popolo resiliente, orgoglioso della propria eredità e determinato a mantenere vivo il legame con le proprie radici.
Ho fatto un sogno: in un’altra vita ero una CHEYENNE!
GRAZIE DI AVERE LETTO