L’ARTE DEL BENEDIRE: le SEGNATURE
“Iniziazione agli antichi riti della nostra Terra”
L’EVENTO SI TIENE LA NOTTE DI NATALE A CASALECCHIO DI RENO (BOLOGNA)
IL 24 DICEMBRE 2024 –DALLE DICIANNOVE E TRENTA ALL’ UNA DI NOTTE
EVENTO A NUMERO CHIUSO e PREVIA PRENOTAZIONE
per iscrizione : info@spaziosacro.it
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L’ARTE DEL BENEDIRE
Il termine “benedire” deriva dal latino benedicere, che significa “dire bene” o “pronunciare parole buone”. Benedire significa invocare il bene su una persona, un oggetto, una situazione o un luogo. Non è solo un gesto simbolico, ma un atto spirituale che trasmette energia positiva, pace e protezione.
Nel senso più profondo, benedire è riconoscere la presenza divina in ogni cosa e chiamare quella presenza a manifestarsi in modo ancora più evidente, irradiando luce, amore e armonia.
La benedizione ha radici antichissime e appare in molte tradizioni spirituali e religiose
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Tradizione ebraica: La benedizione è un elemento centrale. Nella Bibbia, Dio benedice l’umanità nella Creazione (Genesi 1:28) e dà agli uomini il potere di benedire.
Tradizione cristiana: Gesù ha spesso benedetto le persone, come nel caso dei bambini (Marco 10:16) e del pane nell’Ultima Cena (Matteo 26:26). Nel cristianesimo, la benedizione è un atto sacro che invoca l’aiuto e la presenza di Dio.
Per benedire, occorre avere un’intenzione pura e concentrata, e si possono seguire diversi modi, a seconda delle tradizioni. Invocazione divina: Si inizia invocando una forza superiore (Dio, il Divino, l’Universo) affinché il suo amore e la sua luce scendano su ciò che si benedice. Ad esempio: “Dio, ti chiedo di benedire questa persona/situazione con il Tuo amore e la Tua pace.”
Nel Cristianesimo Il gesto della croce è comunemente usato. Si può tracciare una croce sulla fronte, sul cuore o sull’oggetto. Insieme si recitano preghiere specifiche, salmi o mantra.
Uso di strumenti sacri: Acqua benedetta, oli consacrati o incensi.
Alcuni usano oggetti simbolici come cristalli, candele o fiori.
NOI UTILIZZEREMO UN ANELLO BENEDETTO DA UN SACERDOTE
La benedizione è considerata un’arte perché richiede un’intenzione profonda, sensibilità spirituale e la capacità di creare un’atmosfera sacra attraverso parole, gesti SIMBOLI e presenza. È un atto che trascende la mera ritualità e diventa un’espressione creativa e ispirata, simile a come un’artista crea un’opera che tocca il cuore delle persone.È un atto di amore che eleva chi benedice e chi riceve la benedizione
È un dono spirituale
L’arte del benedire implica riconoscere il divino in ciò che si benedice. Questo gesto eleva la coscienza, poiché chi benedice agisce come un canale di luce e amore. Come un artista esprime il suo talento per arricchire il mondo, chi benedice offre il dono della pace e della guarigione.
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È un’arte che guarisce
L’arte del benedire ha il potere di guarire i corpi malati, i cuori spezzati, pacificare conflitti interiori ed esteriori, e infondere speranza. Ogni benedizione è un atto di guarigione che porta equilibrio e armonia, proprio come un’opera d’arte che ispira e consola.
Come un’artista, chi benedice lascia un’impronta unica e sacra nel mondo,contribuendo a renderlo un luogo migliore
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L’ARTE DEL BENEDIRE : LE SEGNATURE
LE SEGNATURE SONO PER :
– il Fuoco Sacro (herpes zoster)
– l’herpes labiale (herpes simplex)
– le Bruciature o ustioni
(ustione, localmente nota anche come fuoco domestico per contrapposizione al fuoco selvatico, cioè l’herpes zoster)
– le Lombalgie (lenirle)
– Segnatura per togliere i “vermi” – gli ossiuri -nei bambini e negli adulti
–Segnatura della “bronchite”
– Segnatura del “sangue”
-Segnatura per lenire i Mal di testa.
Verra’ anche insegnato l’antico rito della “Stachis Recta” una pianta
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L’ARTE DEL BENEDIRE: LE SEGNATURE
L’arte del benedire: le Segnature. “Iniziazione agli antichi riti della nostra terra”
secondo gli insegnamenti di Albertina
Le segnature rappresentano un’antica forma di guarigione spirituale, tramandata di generazione in generazione e praticata con profonda fede e consapevolezza.
Questa tradizione, che si celebra ogni anno nella notte di Natale, affonda le sue radici nella sacralità del gesto e nell’intenzione pura di chi segna
LE SEGNATURE FANNO PARTE DELLA “MEDICINA SOLSTIZIALE”
“Gli ultimi tremila anni dell’umanita’ sono stati un viaggio negli ideali, nell’incorporeita’ e nella tragedia e ora il viaggio e’ finito… praticamente e’ una questione di rapporto. Dobbiamo tornare al dialogo e al rapporto, al vivido e vivificante rapporto con il Cosmo. Il mondo e’ attraverso i rituali quotidiani e il risveglio. Dobbiamo ancora una volta compiere il rituale dell’Alba, di mezzogiorno e del tramonto; il rituale dell’accendere il fuoco e del versare l’acqua, il rituale del primo e dell’ultimo respiro. Dobbiamo ritornare alla Medicina Solstiziale, dobbiamo ritornare al modo di “conoscere in termini di comunione”. Comunione del corpo, delle emozioni e delle passioni, con la Madre Terra, il Sole, la Luna e le Stelle. Dio”
( D.H. Lawrence )
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La nostra associazione da anni pratica la cosiddetta “medicina solstiziale” con due riti: al solstizio invernale, 24 dicembre, con le SEGNATURE e a quello d’estate, 21 giugno, con IL MANDALA DEI 9 PIANETI
La Medicina solstiziale comprende alcune pratiche di cura e prevenzione per il corpo la mente e lo spirito che sono in relazione con i due solstizi che, per quanto riguarda quello d’inverno,che e’ stato traslato al 25 dicembre con la festività del Natale e per quello d’estate, lo celebriamo il 21 giugno in relazione alla prossima festività di San Giovanni Battista, l’evangelizzatore.
Il termine solstizio viene dal latino solstitium, che significa letteralmente “sole fermo” (da sol, “sole”, e sistere, “stare fermo”)
Infatti nell’emisfero nord della Terra tra il 22 e il 24 dicembre il sole sembra fermarsi in cielo (fenomeno tanto più evidente quanto più ci si avvicina all’equatore).
In termini astronomici, in quel periodo il sole inverte il proprio moto nel senso della “declinazione”, cioè raggiunge il punto di massima distanza dal piano equatoriale. Il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima. Si verificano cioè la notte più lunga e il giorno più corto dell’anno.
Subito dopo il solstizio, la luce del giorno torna gradatamente ad aumentare e il buio della notte a ridursi fino al solstizio d’estate, in giugno, quando avremo il giorno più lungo dell’anno e la notte più corta. Il giorno del solstizio cade generalmente il 21, ma per l’inversione apparente del moto solare diventa visibile il terzo/quarto giorno successivo.
Il sole, quindi, nel solstizio d’inverno giunge nella sua fase più debole quanto a luce e calore, e pare precipitare nell’oscurità, ma poi ritorna vitale e “invincibile” sulle stesse tenebre.
E proprio il 25 dicembre sembra rinascere, ha cioè un nuovo “Natale”.
I solstizi possono anche leggersi come ” portali energetici, passaggi dimensionali per nuovi cambiamenti” :
”il portale degli uomini”, corrispondente al solstizio d’estate, mentre il solstizio d’ inverno e’ ” la porta verso il divino”.
I solstizi sono dunque simboli di passaggio, o del confine tra il mondo dello spazio-tempo e lo stato di aspazialità e dell’atemporalità.
Le due tradizione popolari o religiose, alle quali ci rifacciamo, hanno assegnato ai due solstizi valori terapeutici particolari, eccezionali proprio per il loro legame religioso-astrologico, infatti, per noi, uno appartiene alla religione Cristiana e l’altro alla tradizione Vedica.
Nell’uno, quello invernale, predominano parole sacre, segni, simboli e figure sacre e nell’altro, mantra pianeti ed elementi. Essi sono dunque due riti di passaggio, di purificazione, energizzazione cura e PRESENZA
Sono entrambi Indicazioni per rinnovare il cammino di noi uomini sulla Terra, un cammino di cura e “guarigione” per se stessi e per gli altri…
Per quanto riguarda il solstizio d’estate l’uomo e’ invitato all’operosità, alla ricerca della comunione col prossimo, al ringraziamento per i frutti della terra, alla gioia…e tutte le cure sono volte ad ottenere questo equilibrio IL Solstizio d’Estate e’ il momento della massima manifestazione dell’espansione, simboleggiato dalla festa di mezza estate in cui gli spiriti della natura si stringono in solida alleanza con l’uomo che SA
Per quanto concerne il Solstizio d’Inverno, l’uomo rientra in se stesso ed e’ appropriato per lui cercare o ritornare alla sua parte spirituale piu’ sacra, tanto che la medicina solstiziale in questo periodo propone “la cura dell’anima” con la meditazione e quella del corpo con LE SEGNATURE …per arrivare a vivere una vita consapevole, di aiuto al prossimo e di ricerca interiore..verso il proprio sé divino.
Esotericamente, il solstizio d’inverno rappresenta quindi l’apertura di una porta di crescita spirituale verso una forma di conoscenza superiore
SIAMO IN INVERNO: benvenuti dunque al solstizio d’inverno, a questa notte di NATALE 24 -25 Benvenuti ad una delle notti energeticamente piu’ potenti dell’anno.
A tre giorni dal solstizio d’inverno, nel tempo del “SOLE INVICTO”, NASCE O SI RICORDA LA NASCITA DI GESU’, IL MESSIA, il MELCHISEDEK, il re vero, ritenuto dalla Cristianita’ quel SOLE VITTORIOSO CHE PORTERA’ LA LUCE SPLENDENTE DELL’AMORE A TUTTE LE GENTI.
Egli e’ considerato il Maestro della sensibilita’ e della guarigione spirituale, figlio prediletto di Dio che vince la sofferenza e la morte. Nella sua Luce e nel suo Amore, noi curiamo
Le segnature utilizzano segni, simboli e parole sacre, uniti dall’uso di un anello benedetto, per portare benedizione e sollievo a chi ne ha bisogno. Non si tratta di una sostituzione della medicina, ma di una pratica complementare che agisce a “maggior gloria della luce”.
Le segnature sono un atto d’amore e di fede, che richiede al segnatore di avvicinarsi con cuore sincero e rispetto per il divino. Ogni volta che si compie questo rito, si rende onore alla presenza di Gesù, Maria, Giuseppe e dei Santi cristiani, così come alla memoria di Albertina e degli insegnamenti trasmessi. Questa pratica invita a un cammino di consapevolezza e di connessione con il proprio sé divino, con la sacralità del mondo e con l’energia che tutto permea. Attraverso il puro intento e i simboli sacri, le segnature si aprono come una porta alla guarigione e alla luce, ricordandoci che, in ogni gesto, siamo partecipi della grazia divina
le parole ed i segni delle SEGNATURE sono segreti e si tramandano solo la notte di Natale
Le segnature si distinguono nettamente dalla magia.
Come sottolinea Massimo Angelini, non si tratta di un gesto che vuole piegare la natura, ma piuttosto di un’azione umile, che si affida al divino. Questa pratica non cerca di arrogarsi il potere di guarigione, ma si basa sulla fede in Dio e su un “a Dio piacendo”. È una terapeutica popolare che rispetta l’autenticità e la potenza simbolica degli oggetti e dei gesti, e si collega alla terra, alla vita quotidiana e all’infinito. Ogni atto compiuto non è un’imposizione, ma un invito alla grazia, un riconoscimento che il mondo e la guarigione sono sacri.
E ci affidiamo direttamente a Massimo per spiegare
Il linguaggio delle Segnature
con Parole, Segni-Simboli e dice:
Non è corretto disconosce l’originalità di una sapienza popolare dove la tensione verso il cielo della trascendenza convive senza contraddizione con il legame verso la terra e le forme immanenti della vita. !
Fino a dove formule, sostanze, oggetti e gesti curativi non sono arrogati di un potere impositivo e non diventano loro stessi, non i veicoli ma, gli artefici della guarigione, fino a dove ogni rimedio è subordinato a un “a Dio piacendo e a un amen”, resta netta la distinzione che permette di non assimilare alla magia – e, per altri aspetti, alla medicina empirica – la terapeutica popolare di fede sulla quale si fondano le segnature.
L’utilizzo di elementi semplici di uso quotidiano durante il rito di guarigione non è legato al potere intrinseco di quegli elementi, ma, come espressione di religiosità naturale, rinvia al loro valore simbolico e li carica di significati mistici.
Allo stesso modo, le formule e gli atti che accompagnano le preghiere nei riti di guarigione, le Segnature, per quanto somiglino a parole e gesti consueti – se ne distinguono per una forza misteriosa, mistica, sovrannaturale.
Il ricorso a forme di religiosità naturale, negli usi curativi popolari, non contraddice la fede, ma asseconda la necessità di rendere visibile l’invisibile, esprime l’adesione ad archetipi della cultura che uniscono ogni uomo alla catena delle generazioni e rendono ognuno figlio della propria terra, confermandolo in un linguaggio e in un sistema di lettura e comprensione del mondo e della vita condivisi, ripetuti e tramandati da innumerevoli uomini e donne senza nome e, fosse anche solo per questo motivo, mai vissuti invano.
fonte: massimoangelini.it che ringraziamo.
Egli infatti cosi’ spiega:
IL SEGNATORE E IL MAGO DUE FIGURE COMPLETAMENTE DIVERSE.
il MAGO, perché conosce e controlla le forze del cosmo e le qualità intime dei suoi elementi, tenta di piegare la natura e le potenze spirituali ai suoi voleri. !!!
Invece, attraverso la preghiera, che non piega nulla, IL SEGNATORE chiede cosa si sa e che non è dovuto e non può essere imposto, ma può essere ricevuto per volontà e grazia divina. Si chiede a Dio
CHIEDERE A DIO cosi’ scrivono i Vangeli:
Chiedete con perseveranza, e vi sarà dato; cercate senza stancarvi, e troverete; bussate ripetutamente, e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa (Lu 11, 9-10); infatti: Chi è quel padre fra di voi che, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra?
Nella Lettera di Giacomo questo precetto è rinforzato: C’è tra voi qualcuno che soffre? Preghi. C’è qualcuno d’animo lieto? Canti degli inni. C’è qualcuno che è malato? Chiami gli anziani o i Segnatori della chiesa ed essi preghino per lui, ungendolo d’olio nel nome del Signore: la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo ristabilirà (Gc 15, 13-15), e confermato nel versetto successivo: La preghiera del giusto ha una grande efficacia (Gc 15, 16).
In forza di questo precetto il curatore invoca il nome di Gesù, la Trinità, l’intermediazione di Maria e dei Santi, chiede la guarigione, e lo fa insieme con formule, sostanze e atti apparentemente estranei all’orizzonte della fede. MA NON E’ COSI’. Non è corretto disconosce l’originalità di una sapienza popolare dove la tensione verso il cielo della trascendenza convive senza contraddizione con il legame verso la terra e le forme immanenti della vita. !
L’utilizzo di elementi semplici di uso quotidiano durante il rito di guarigione NOI UTILIZZIAMO UN ANELLO BENEDETTO non è legato al potere intrinseco di quegli elementi, ma, come espressione di religiosità naturale, rinvia al loro valore simbolico e li carica di significati mistici. Allo stesso modo, le formule e gli atti che accompagnano le preghiere nei riti di guarigione, le Segnature, per quanto somiglino a parole e gesti consueti – se ne distinguono per una forza misteriosa, mistica, sovrannaturale.
http://www.massimoangelini.it/p=37
NELLE SEGNATURE LE PAROLE E I SEGNI SONO SACRI E VENGONO TRAMANDATI SOLO LA NOTTE DI NATALE
NOI UTILIZZIAMO SEGNI, SIMBOLI (un anello benedetto per tracciarli) E PAROLE
Il termine SEGNATURA e’ senza tempo.UN SEGNO-SIMBOLO e’ un archetipo ed e’ potente perche’ ripetuto e compreso da tanti individui, e’ una “porta” che si apre per una soluzione ad opera di Dio.
Anche nei fiori di Bach, ad esempio, si parla di Segnature di una pianta e si ribadisce il concetto sopraesposto. Questo comunque non sarà mai un invito ad abbandonare la medicina ufficiale !
La segnatura va ad imprimersi in una parte del corpo umano o della sua mente-spirito, la’ dove la malattia si e’ istaurata o ha avuto inizio ed essa la va a curare entrando proprio da quella “porta”
Per le SEGNATURE occorre la trasmissione di SEGNI-SIMBOLI E PAROLE che si tramandano, per noi, solo la NOTTE DI NATALE perche’ e’ energeticamente potente e significativa.
I Simboli, lungi dall’essere il retaggio fossilizzato di epoche perdute, sono “entità viventi” attive ed operanti, svincolate dalle leggi del tempo ed, in quanto tali, sostanziate d’eternità. Ne deriva una congenita attitudine alla perennità, che conferisce al Simbolo un’inesauribile vitalità ed un’attualità che si perpetua da millenni, nei millenni (Michele Addante)
I SEGNI -SIMBOLI raccolgono le energie per indirizzarle verso la parte spirituale piu’ alta della Persona e le PAROLE sono la compartecipazione a tutte le espressioni Divine: quindi niente magia se non quella del Se’ Superiore che opera in uno stato concentrato di coscienza attingendo alla memoria collettiva dell’umanita’. Nel nostro caso alle tradizioni della nostra Terra e alla “Sorgente”.
NESSUN UOMO PUO’ AUTORIZZARE UN ALTRO A SEGNARE, COSI’ COME NESSUN UOMO PUO’ PARLARE IN NOME DI DIO. LA GRAZIA VIENE DA DIO ED E’ RICEVUTA DAL “DISCEPOLO” CHE L’ ACCOGLIE CON ANIMO PURO . NON SI TRATTA DI ESSERE AUTORIZZATI , MA DI RICEVERE UN’INIZIAZIONE, NON SI TRATTA DI LAVORARE CON L’EGO MA DI LASCIARSI FLUIRE, DI ESSERE GRATI !
GRATI DI UN DONO CHE SI TRAMANDA DA SECOLI. UN DONO CHE RICHIEDE UNA SOLA CONDIZIONE: NON AVERE ASPETTATIVE NE’ ESSERE PRESUNTUOSI.
L’ESSENZA DI TUTTO STA NELL’ ESSERE CONSAPEVOLI E COMPORTARSI COME CANALI DI LUCE, CANALI DELL’ENERGIA DIVINA, MANTENENDO UNA MENTE NEUTRA, UNA MENTE CONSAPEVOLE DI ALCUNE VERITA’: TUTTI POSSONO ESSERE CURATI DAGLI UOMINI SE LO DESIDERANO, MA TUTTI POSSONO ESSERE GUARITI DA DIO PERCHE’ LA GUARIGIONE VIENE SOLO DA LUI, SE POI ESSA HA I CONNOTATI DI UN MIRACOLO…QUESTO “MIRACOLO” E’ SOLO DIVINO….
Quindi i presunti maghi, coloro che mescolano malamente le segnature, tolgono “il malocchio” impaurendo le persone, fanno fatture e chiedono inappropriati compensi, non possono entrare nel nostro lignaggio.
La trasmissione delle Segnature e’ sempre gratuita.
NOI LO FACCIAMO DA ANNI GRATUITAMENTE
Chiediamo solo il compenso per le spese della dispensa, per l’apericena per il materiale occorrente alla serata-notte
Se la gratitudine poi porta le persone a offrire spontaneamente dei doni essi non si rifiutano perche’,come diceva Albertina: “nulla chiedere, nulla rifiutare . La gratitudine e’gia’ una cura !
Ripetiamo:
LE SEGNATURE CHE ABBIAMO RICEVUTO E CHE TRASMETTIAMO SONO PER :
(nessuna di queste segnature vuole sostituire la terapia del vostro medico curante, cerchiamo una collaborazione a MAGGIOR GLORIA DELLA LUCE, infatti ci chiamano anche a segnare negli ospedali e vengono medici da noi per farsi segnare essi stessi quando hanno bisogno )
– il Fuoco Sacro (herpes zoster)
– l’herpes labiale (herpes simplex)
– le Bruciature o ustioni
(ustione, localmente nota anche come fuoco domestico per contrapposizione al fuoco selvatico, cioè l’herpes zoster)
– le Lombalgie (lenirle)
– segnatura per togliere i “vermi” – gli ossiuri -nei bambini e negli adulti
-Segnatura della “bronchite”
– Segnatura del “sangue”
(in piccole emorragie, ferite sanguinanti, sanguinamenti dentarli, emorroidali etc….. no nelle mestruazioni che sono un flusso naturale . E’ ottima anche come prevenzione! Ringraziamo Gigi per questa trasmissione a natale del 2010)
+ verra’anche insegnato ” il rito antichissimo della Stachys Recta” (una pianta) per lenire gli shock e aiutare i bambini piccoli a superare uno spavento
(questo rito ci e’ stato insegnato da Roberto Valeriani, nostro amico Erborista, il quale lo ha ricevuto a sua volta la Notte di Natale)
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L’ARTE DEL BENEDIRE
LA NOTTE DELLE SEGNATURE
Si terra’ l’evento il 24 dicembre 2024 dalle H 19.00 alle H 1,30 circa
all’HOTEL CALZAVECCHIO di CASALECCHIO DI RENO (BO)
CI SI PUO’ ISCRIVERE : a info@spaziosacro.it
e per leggere ulteriori approfondimenti andare alla pagina :
https://www.spaziosacro.it/segnature-arte-del-benedire/
GRAZIE!