Nel mondo esterno non ci sono suoni, ma solo vibrazioni, che il cervello percepisce come sensazioni sonore coerenti con lo sviluppo fisiologico dell’una o l’altra area cerebrale Che cosa ” sente ” un bambino prima ancora di nascere? La vita prenatale รจ fondamentale nell’appredimento, in particolare dopo 10 settimane,
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e il nascituro ha una predilezione all’apprendimento del suono. Nel mondo intrauterino infatti il liquido amniotico permette di trasmettere assai rapidamene i suoni, cosรฌ che al 5ยฐ mese, l’esercizio di attivazione dei canali sensoriali attivi che correlano sonoritร e movimento, รจ giร sufficentemente maturo da permettere di riconoscere e ricercare la voce della madre. La maturazione psichica tramite il suono permette pertanto lo sviluppo dei circuiti cerebrali che si esercitano come pre-immaginazione cosciente nonchรจ come apprendimento onirico durante il sogno dell’ infante. Ci puรฒ spiegare – in termini semplicissimi – che cosa succede nel cervello quando ascoltiamo un suono? Da quando la Risonanza Magnetica funzionale (RMf) ci ha permesso di osservare il cervello come sistema interattivo di apprendimento, abbiamo iniziato a comprendere che il cervello รจ un attivo analizzatore di frequenze udibili e ciรฒ significa che non solo riceve vibrazioni dal mondo esterno, ma che produce attivamente dei suoni per cercare di distinguere similitudini e differenze rispetto a quanto รจ stato giร memorizato dal proprio sistema di apprendimento mnemonico. Una alterazione a tale produzione attiva di suoni induce la membrana auricolare a vibrare in modo anomalo cosรฌ che sentiamo un tedioso fischio nell’ orecchio detto ACUFENE. Pertanto il suono che ascoltiamo รจ ciรฒ che viene generato interattivamente dalla attivitร selettiva e risonante tra cervello e vibrazioni esterne. Tale interazione avviene nel quadro delle sincronizzazioni possibili con le frequenze udibili tra 20 e 20.00 Hz( Cicli/sec). Quindi il cervello va cercando attivamente le vibrazioni e le trasforma in sensazioni sonore tramite un processo di riconoscimento mnemonico. Nel mondo esterno infatti non ci sono suoni ma solo vibrazioni che il cervello significa come sensazioni sonore. Infatti possiamo notare che come il bambino va cercando le sonoritร della voce della mamma, l’uomo piรน in generale cerca di significare, tra tutte le sonorita dell’ ambiente, quelle della voce umana, cosรฌ che ad es. preferisce alla musica strumentale il canto di un cantante. Ci sono suoni piacevoli e suoni spiacevoli, irritanti. Cosรฌ come c’ รจ buona musica, dotata di armonia, e musica martellante. Quali sono le conseguenze degli uni e delle altre? Come conseguenza della ricerca attiva di sonoritร fisiologicamente piacevoli, pertanto, ci sono alcuni elementi musicali che incrementano le abilitร cognitive ed altri che tendono ad inibirle. Infatti il suono viene significato sia dall’ emisfero sinistro che da quello destro e rispettivamente i due emisferi cerebrali preferiscono naturalmente quelle sinergie che hanno sonoritร ritmiche ed armoniche coerenti con il proprio sviluppo fisiologico. Alcuni ricercatori nel 1993 hanno messo in evidenza il cosรฌ detto โeffetto Mozartโ, capace con l’ascolto delle Musiche del Compositore Austriaco di influenzare l’organismo modificando lo stato emotivo, fisico e mentale in modo da rafforzare i processi creativi dell’emisfero destro. Certamente saper ascoltare buona musica influisce sul modo in cui percepiamo lo spazio-tempo e ciรฒ conduce ragionevolmente a favorire le capacitร di apprendimento. Le alte sonoritร martellanti delle moderne discoteche, al limite dell’udibilita e prive di sinergie tra ritmi ed armonie, tendono inesorabilmente a favorire lo sballo della mente dei giovani che purtroppo inconsciamente ne subiscono la innaturale pressione.
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http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/influenza-del-suono-vibrazioni.php
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