Perchรจ l’evoluzione umana รจ fuori dall’armonia del cosmo?
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โDesidero condividere con te, Morpheus, una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui.
Mi รจ capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta dโistinto sviluppano un naturale equilibrio con lโambiente circostante, cosa che voi umani non fate.Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finchรฉ ogni risorsa naturale non si esaurisce. E lโunico modo in cui sapete sopravvivere รจ quello di spostarvi in unโaltra zona ricca. Cโรจ un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual รจ? Il virus.
Gli esseri umani sono unโinfezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga. E noi siamo la curaโ. (Agente Smith โ Matrix).
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
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Perchรจ lโuomo non รจ in armonia con il cosmo?
Il male รจ senza dubbio un fenomeno reale sperimentabile nel corso della storia umana. Ma allo stesso tempo รจ anche un mistero inspiegabile. Qualโรจ la sua origine? Se il cosmo e la natura umana fossero radicalmente malvagie, come si spiega la nostalgia del bene che abita il cuore umano, il rifiuto del male e dellโingiustizia? Dโaltro canto, se il cosmo e lโuomo sono buoni, allora come si รจ giunti dunque a questa perversione?
Spesso si giustifica il male come unโassenza di bene, ma a guardare bene le azioni dellโuomo nella storia, non possiamo limitarci a descrivere il male come una carenza di bene, ma come una vera e propria perversione, una perversione del senso dellโessere e dellโesistere. Il male degrada e violenta lโuomo. Esso lo pone in contraddizione con se stesso. Non รจ altro, dunque, che nonsenso e perversione.
La gente se lo chiede: esiste un problema nella relazione tra lโuomo e lโuomo e tra lโuomo e il creato? Esiste una ferita nellโarmonia cosmica che contraddistingue il creato e che lโuomo non รจ in grado di realizzare nel suo rapporto con la natura e con se stesso? Da piรน parti giungono segnali di un disagio profondo nel cuore umano, come se questo mondo non fosse il nostro.
Non si comprende bene se siamo noi umani stranieri ad esso, vermi ingordi precipitati qui per caso, e perchรจ abbiamo ridotto questo pianeta, un giorno nostra culla accogliente, in un mondo ostile e minaccioso, tale da fargli assumere i nostri connotati di aviditร distruttiva e di cinismo indifferente.
Lโuomo, da custode a predatore del creato
Forse bisogna andare allโinconoscibile giorno in cui lโuomo non avvertรฌ piรน se stesso come natura, come figlio della terra. Da uomo della natura si scopri uomo nella natura, con niente simile a sรฉ. Fu allora che si sentรฌ padrone della Terra e non piรน custode, dominatore di tutto, per dimenticare lโorrore della sua fragilitร e del suo destino di morte. Egli ridusse tutte le cose ad โoggettiโ da tenere a bada e da sfruttare a suo piacimento.
Eโ cosรฌ che nasce la cultura umana, la cultura tecnologica, del dominio e dello sfruttamento razionale, freddo, della natura. Per un poโ le cose vanno bene. La tecnica dร una mano allo spadroneggiare dellโuomo sulla terra, fino a quando il criterio che dirige ogni scelta sul pianeta non diventa lโeconomia.
Lโuomo-padrone arraffa quanto รจ economicamente utile e nel modo in cui รจ economicamente vantaggioso. Se serve, si devasta un territorio, lo si avvelena anche. Se serve, si cura un nemico o un operaio ferito. Se non serve, lo si lascia morire.
La โnew economyโ, come oggi la si definisce, oltre a devastare la natura, schiaccia lโuomo, gli impedisce di vivere, a meno che non appartenga ad un ristretto numero di privilegiati. Perchรจ il creato รจ stato scippato a tutti ed รจ diventato proprietร di alcuni, con la complicitร di chi ha definito diritto divino la proprietร privata.
Cosรฌ lโeconomia diventa incertezza quotidiana, guerra, annullamento dei diritti umani, menzogna, sovvertimento insensato della natura. Dobbiamo allโeconomia se oggi a presiedere uno Stato, molto spesso, non รจ un Presidente ma la โBancaโ.
La tecnica รจ il braccio armato dellโeconomia, una economia che annulla la dignitร umana e che lo asserve allโaviditร di pochi gruppi che influenzano la vita dellโintero pianeta.
Lโatomo gli fa vincere una guerra, ma inquina generazioni e generazioni. La biologia ci assiste nella feconditร umana, ma non รจ un suo problema se un giorno programmeremo, secondo le nostre esigenze, una generazione di atleti senza sentimenti, oppure soldati ottusi ed ubbidienti, oppure carne per il consumo sessuale.
Gli organismi geneticamente modificati possono aumentare la produzione, ma la Monsanto si sente innocente se poi magari scopriremo che ci siamo avvelenati con i nostri soldi.
Paradossale ma vero: lโeconomia non sa che farsene dellโuomo, non vuole la natura umana che in sรฉ รจ collegata col tutto; vuole solo la propria autoconservazione. Cioรจ, in fondo, lโidolatria del dollaro e delle merci.
Questa civiltร che ogni giorno, rispetto ad uomini e cose, si connota con il cinico usa e getta, non รจ ancora riuscita a farci dimenticare che se non siamo padroni della natura, tuttavia siamo ad essa inscindibilmente collegati, tanto che deturpare il creato รจ gesto autodistruttivo, e disprezzare lโuomo predispone ad assalire il creato.
Una umanitร senza sentimenti, puramente tecnica, non si accorge nemmeno della scomparsa di migliaia di specie animali e vegetali. Non prova nessuna nostalgia per una bellezza sprofondata nel nulla dopo millenni di cammino sulla terra. Dopo averne privato una parte consistente dellโumanitร , abbiamo anche privato di diritti animali e piante.
Questo discorso, nella logica occidentale viene presa per idiozia!
Puรฒ una pianta, un animale avere dei diritti? Il punto รจ che sentendoci padroni di tutto, riconosciamo il diritto alla vita a chi vogliamo noi, secondo le convenienze. Si comincia a ridurre la pianta e lโanimale ad oggetto, aprendo cosรฌ la strada a vergognarci di quanto di animale cโรจ in noi! Fino a dire che anche certi umani sono sotto uomini, privi di ogni dignitร . E stabiliamo noi che deve vivere e chi deve morire.
Lโuomo รจ nato per distruggere?
Lโuomo รจ biologicamente destinato alla distruttivitร ? Quali dinamiche ostacolano o agevolano la possibilitร di una societร multiculturale? Con la fine della Guerra fredda, molti hanno sperato che si aprisse unโera di pace, in cui tanta parte delle risorse indirizzate a mantenere lโequilibrio del terrore potesse indirizzarsi finalmente al miglioramento delle condizioni di vita dellโumanitร .
Non รจ andata cosรฌ. Eโ solo cambiata la tipologia dei conflitti, con una diminuzione di quelli fra Stati, un aumento dei conflitti interni internazionalizzati, ossia di quelli che pur mantenendo lโepicentro allโinterno di uno Stato finiscono per coinvolgere altre nazioni, e una prosecuzione inalterata degli altri conflitti interni, ma con potenziale coinvolgimento di un numero sempre superiore di persone, anche in relazione alla diffusione del terrorismo.
Eโ possibile guardare da una prospettiva scientifica a questo fenomeno? Puรฒ la scienza aiutare a chiarire i principali fattori che influenzano il rischio di conflitti e di violenze di massa?
La domanda potrร apparire fuori luogo, o quanto meno fuori epoca, a chi ritiene che con lโOlocausto e la bomba atomica la scienza abbia โperso lโinnocenzaโ e posto fine allโultima delle โgrandi narrazioniโ che avevano permesso la coesione sociale e ispirato le utopie che si sono succedute nella storia dellโumanitร , per aprire le porte a quella societร post-moderna descritta da tanti sociologi, da Jean-Franรงois Lyotard a Zygmund Bauman, che, divenuta โliquidaโ e priva di un senso di comunitร , cerca di ritrovarlo attraverso la creazione di ghetti identitari piรน indifferenti che tolleranti verso gli altri e sempre pronti a entrarvi in conflitto.
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LโUmanitร รจ un Virus per la Terra?
Tutti noi potremmo essere meno umani di quanto pensiamo. Quantomeno รจ ciรฒ che suggerisce una nuova ricerca, rivelando che il genoma umano รจ in parte un virus, per la precisione il Bornavirus, portatore di morte per cavalli e pecore. Sembra che 2 milioni di anni fa, questo virus abbia inserito parte del suo materiale genetico nel nostro DNA.
La scoperta, pubblicata su Nature del 7 gennaio, dimostra come questi virus di tipo RNA possono comportarsi come i retrovirus (ad esempio HIV) ed integrarsi stabilmente come ospiti dei nostri geni.
Questo lavoro di ricerca potrebbe consentire di capirne molto di piรน sulla nostra evoluzione, rivelando come il mondo attuale sia anche il frutto del lavoro di un virus contenuto in ognuno di noi.
โLa conoscenza di noi stessi come specie รจ stata leggermente mal interpretataโ afferma Robert Gifford, paleo virologo presso Aaron Diamond AIDS Research Center. Insomma non abbiamo tenuto conto che il DNA umano si evoluto anche grazie al contributo di batteri ed altri microrganismi e che le nostre difese immunitarie hanno fatto ricorso a quel materiale genetico per difendersi dalle infezioni. Sembra che fino allโ8% del nostro genoma potrebbe ospitare materiale genetico dei virus.
Nello studio, ricercatori Giapponesi hanno trovato copie di un gene del Bornavirus inserite in almeno quattro zone diverse del nostro genoma.
Ricerche condotte su altri mammiferi hanno rivelato la sua presenza in una vasta quantitร di specie per milioni di anni. โHanno fornito le prove di un reperto fossile con tracce del Bornavirusโ, afferma John Coffin, virologo alla Tufts University School of Medicine di Boston e coautore dello studio โQuesto ci dice anche che lโevoluzione dei virus non รจ andata come pensavamoโ.
Nei risultati dello studio, i ricercatori guidati da Keizo Tomonaga della Osaka University, hanno scoperto che due geni umani sono molto simile al gene del Bornavirus.
Gli scienziati sostengono che il questa โinfezione preistoricaโ potrebbe essere una fonte di mutazione umana, specialmente nei nostri neuroni.
A questo punto non si puรฒ che dare ragione allโAgente Smith di Matrix nella sua convinzione che soltanto un altro organismo sul pianeta si comporta come lโuomo: il virus.
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Quel misterioso salto evolutivo dellโHomo Erectus
Zecharia Sitchin in molti dei suoi libri afferma la teoria secondo la quale, in un passato molto remoto, un gruppo di viaggiatori extraterrestri provenienti dal pianeta Nibiru, chiamati Anunnaki, sarebbero scesi sulla Terra per sfruttare le risorse minerarie del nostro pianeta.
Secondo Sitchin, avendo bisogno di manodopera per lโestrazione di minerali, gli Anunnaki pensarono di manipolare geneticamente la specie terrestre piรน simile a loro, innestandovi il proprio DNA: fu scelto un ominide, lโHomo Erectus.
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Eโ possibile che questo intervento possa aver alterato il corso della naturale evoluzione umana? La nostra rapida evoluzione, incapace di armonizzarsi con i tempi e le regole della natura, potrebbe dipendere da questo?
Nuovi ritrovamenti complicano il dibattito fra quanti ritengono che lโHomo erectus abbia avuto origine in Africa orientale e quanti sostengono unโorigine asiatica.
Homo erectus sarebbe stato in grado di fabbricare sofisticati utensili giร 1,8 milioni anni fa, vale a dire almeno 300.000 anni prima di quanto si pensasse. Ad affermarlo รจ uno studio pubblicato su Nature, da un gruppo di paleoantropologi della Rutgers University e del Columbia University Lamont-Doherty Earth Observatory.
Homo erectus apparve circa 2 milioni di anni fa, andando a occupare vaste aree dellโAsia e dellโAfrica. E proprio in Africa orientale si รจ ritenuto a lungo che si fosse evoluto, ma la scoperta nel 1990 di fossili altrettanto antichi in Georgia ha aperto la possibilitร che esso abbia avuto origine in Asia.
I nuovi reperti complicano ulteriormente la situazione in quanto gli strumenti trovati accanto ai fossili georgiani del sito di Dmanisi sono piccoli strumenti da taglio e raschiatori che mostrano caratteristiche piuttosto semplici simili a quelle della cultura di Olduvai, mentre fra quelli rinvenuti nella regione occidentale del Turkana, in Kenya, vi sono asce, picconi e altri strumenti innovativi che gli antropologi chiamano di tipo โacheuleanoโ, che permettevano di smembrare un animale per mangiarlo.
Le abilitร coinvolte nella produzione di uno strumento di questo tipo suggerisce fra lโaltro che Homo erectus fosse in grado di un pensiero โanticipatorioโ.
โGli strumenti acheuleani rappresentano un grande salto tecnologicoโ, ha osservato Dennis Kent, uno degli autori dello studio. โPerchรฉ Homo erectus non avrebbe dovuto portare con sรฉ questi strumenti con sรฉ in Asia?โ Gli strumenti analizzati provengono dal sito di Kokiselei, dove erano stati raccolti insieme a parte dei sedimenti immediatamente circostanti per poterne datare lโetร .
Parlando di salto tecnologico, vale la pena ricordare i misteriosi miti che narrano la nascita della civiltร e della tecnologia. Quasi tutte le culture umane raccontano di una divinitร che nella notte dei tempi insegnรฒ agli umani la fabbricazione di oggetti, lโagricoltura, le arti e le leggi civili.
Basti pensare al mito greco di Prometeo che ruba il fuoco agli dei per consegnarlo agli uomini, oppure al dio dei Maya Quetzalcoatl, che agli albori della storia umana consegnรฒ la sapienza agli uomini, ed infine, al racconto biblico del peccato originale nel quale lโuomo, sedotto da un serpente, esce dallโordine cosmico per divenire โsimile a Dioโ.
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Gli antichi e misteriosi miti della โColpa di Origineโ
Quasi tutte le culture umane hanno miti che raccontano di una โcolpa di origineโ, di un evento antico che avrebbe โdeviatoโ lโuomo dal suo percorso evolutivo naturale. Il piรน conosciuto รจ sicuramente quello raccontato dalla Bibbia e secondo lโinterpretazione di un autore cristiano del III secolo, Ireneo di Lione, quello di Adamo รจ stato un peccato dโimpazienza, un voler bruciare le tappe.
Benchรจ giร creato ad โimmagine e somiglianzaโ di Dio, lโuomo cede alle lusinghe del serpente che gli promette di farlo diventare uguale a Dio. Ma chi รจ questo serpente? Eโ possibile che antichi esseri extraterrestri abbiano modificato il genoma umano, intervenendo indebitamente sullโevoluzione naturale dellโumanitร ?
le curiositaโ possono farci pensareโฆsiamo cosiโ tanti con cosiโ tante teste: utilizziamoleโฆprendiamo quello che ci risuonaโฆsolamenteโฆe cerchiamo di rispettare la terra come madre di tuttiโฆ.
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da ilnavigatorecurioso.it
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