I tumori fanno parte di un normale meccanismo biologico di risposta del sistema corpo/cervello agli insulti psichici e/o biochimici, e continuamente vengono generati e riassorbiti senza che nella stragrande maggioranza dei casi ce se ne accorga.
Il cancro è un tumore che è momentaneamente sfuggito al controllo del corpo, ma se il corpo è sano il cancro può ancora ritornare sotto controllo e regredire fino a scomparire.
Un tumore che progredisce troppo non è tanto dannoso di per sé, ma piuttosto perché consuma le risorse del corpo (i nutrienti) oppure perché la sua massa ostacola le funzioni fisiologiche, comprime organi e tessuti, ecc.
Quando un corpo è già troppo indebolito dalla eccessiva presenza di sostanze tossiche, parassiti e squilibri biofrequenziali, non è più in grado di mantenere il controllo del processo di generazione e riassorbimento del tumore, e questo degenera sempre più, con una progressiva dedifferenziazione dei tessuti, i quali divengono ameboidi e invasivi.
Rimuovendo dal corpo le sostanze tossiche, i parassiti e gli squilibri biofrequenziali, e ammesso che il corpo abbia mantenuto la capacità di risposta immunitaria, il cancro può invertire la rotta e regredire più o meno rapidamente, fino a completa guarigione.
La medicina olistica conosce ormai molte terapie anticancro, del tutto naturali e relativamente economiche, che agiscono sulle cause e senza distruggere il sistema immunitario: sono ormai ben collaudate e, se ben applicate, funzionano nella stragrande maggioranza dei casi.
I casi di tumore sono in apparente grande aumento essenzialmente per due ragioni: la prima è che effettivamente il nostro corpo è sempre più indebolito da sostanze estranee, e dunque è sempre meno capace di mettere in atto i meccanismi di difesa. La seconda ragione, meno evidente ma ben reale, è che la diagnostica è sempre più avanzata e scopre tumori piccolissimi, i quali il più delle volte sarebbero regrediti da soli…
Quando, secondo la medicina ufficiale, ad un paziente viene detto che ha un cancro, il poveretto subisce innanzitutto un violento trauma psichico che “stampa” in lui l’idea della condanna ineluttabile, il che già compromette gravemente la capacità di reazione psiconeuroimmunologica. Come se non bastasse, il malcapitato inizia quasi sempre il calvario della chemioterapia, il che devasta il sistema immunitario, avvelena il fegato, ha forti ripercussioni sul sistema nervoso, rende debolissimi e fa vivere veramente un inferno, fra nausea, caduta dei capelli, e molto altro.
Questo accade perché i chemioterapici sono tremendi veleni cellulari: mentre da un lato effettivamente ostacolano (poco) la riproduzione delle cellule cancerose, dall’altro devastano il sistema immunitario e tutte le funzioni del corpo nel suo complesso, oltre a mantenere del tutto intatte le cause che hanno portato alla comparsa del cancro stesso. Chi fa la chemioterapia quasi sempre soffre moltissimo, e spesso muore malamente. Anche quando va bene e il cancro sembra guarito, per i vasti danni prodotti difficilmente si ha poi più la possibilità di riprendersi totalmente: prima o poi il cancro ricompare, e trovando un corpo senza più difese non lascia scampo.
Per gli ammalati di cancro la chemioterapia è totalmente gratuita, grazie al Servizio Sanitario Nazionale, ma pochi sanno che il suo costo per lo stato è altissimo, decine di migliaia di euro a ciclo, da ripetere più e più volte… senza contare il costo dei farmaci associati e i trattamenti addizionali per combattere gli imponenti effetti collaterali… e poi c’è tutta la diagnostica, sempre più spinta… Ma non basta, un chemioterapizzato ha subito talmente tanti danni che per tutto il resto della vita (generalmente breve) avrà bisogno di molti farmaci… È un business che definire immenso è poco.
Le cure alternative hanno invece, al confronto della chemioterapia, un costo molto basso, e per lo più non sono brevettabili perché si tratta di prodotti naturali non lavorati…
Le multinazionali farmaceutiche, infiltratesi ormai ovunque, difendono la loro gallina dalle uova d’oro con ogni mezzo, contro la minaccia rappresentata dalle terapie naturali e olistiche. Con la forza del denaro – tanto denaro – corrompono l’Organizzazione Mondiale della Sanità (che di per sé è già una vera e propria mafia), corrompono i ricercatori falsando le sperimentazioni, influenzano pesantemente le riviste scientifiche e l’informazione al pubblico, e corrompono gli informatori sanitari. La maggioranza dei medici tutto questo lo sa bene, ma se si ribellano al sistema sono prima “consigliati” e poi minacciati, e se insistono si fa in modo di fargli passare qualche guaio giudiziario. È cosa abbastanza comune, ormai, far chiudere i siti di medicina alternativa con un pretesto qualunque, ed anzi, basta una richiesta dell’Oerdine dei Medici, e la Finanza mette i sigilli al sito, “in attesa delle opportune verifiche e controlli”, poi passano mesi od anni prima della “riabilitazione”, senza alcun indennizzo del danno economico e di immagine. Ma la Finanza non trova nulla di illegale, si fa in modo che gli sgherri dell’ufficialità, messi nei posti chiave dell’informazione, li ridicolizzino e li screditino, presentandoli come ciarlatani.
Essendoci però il rischio che la verità salti fuori, lo sforzo più grande è dedicato alla manipolazione dei dati sui tumori e sull’efficacia della chemioterapia. Non potendo falsificare tutti i risultati delle terapie, viene adottato un metodo del tutto particolare per valutarli. Tutto dipende dai dati, vediamo…
Cominciamo col dire che se un ammalato di cancro sopravvive 5 anni dal giorno della diagnosi, viene automaticamente classificato come “guarito”, e questo anche se sta malissimo e muore a 5 anni e un giorno! Se per esempio un paziente viene ospedalizzato per un tumore allo stomaco, e dopo fatto il ciclo di chemioterapia esce, nelle statistiche non è considerata solo come una dimissione, ma come guarigione!
Se dopo 3 mesi lo stesso paziente ritorna con un tumore al fegato (probabilmente scatenato dalla chemioterapia) il caso non sarà riaperto e ricollegato all’altro, ma sarà considerato come nuovo!
Se un paziente viene dimesso, e successivamente ritorna anche per controlli e viene di nuovo dimesso, ogni volta è un dato positivo. Ma poiché si può morire solo 1 volta, anche se si viene dimessi 9 volte, alla fine il risultato dichiarato sarà del 90% di guarigioni e del 10% di mortalità!
E ancora: dal tumore al testicolo si salvano più del 90% dei malati, mentre da tumore al polmone si salvano solo il 10%. Si dichiara così una sopravvivenza media di circa il 50%…
…nascondendo però che quelli del testicolo sono solo 2000 l’anno, mentre quelli del tumore al polmone sono 40.000….
…perciò la vera media sarebbe molto, molto più bassa!
La sconcertante realtà che si evince dalle statistiche correttamente eseguite è che, quasi sempre, chi non fa la chemioterapia vive più a lungo di chi non fa nessuna terapia!!! E inoltre, sempre dai veri dati, risulta che l’aggressività di un tumore recidivante diventa esponenziale dopo la chemioterapia, e se poi ricompare c’è ben poco da fare, in un organismo compromesso dal veleno. Non fatevi fregare.
Fonte: xmx.it Tratto da ecplanet.com – http://informatitalia.blogspot.it
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