Tra danno e rimedio: l’urgenza di ricucire il legame con la Terra
Risonanze di vita
Nel grande corpo della Terra, siamo cellule pulsanti, incapaci di sopravvivere se l’organismo che ci ospita soffre. La medicina analogica ci insegna: ciò che nutre il tutto, nutre la parte; ciò che avvelena il sistema, avvelena anche noi
Il Suolo: epidermide vivente del pianeta
La crosta terrestre respira attraverso miliardi di micro-organismi,una biosfera invisibile che determina la nostra esistenza.
Come medici incauti, trattiamo questo tessuto vivente con sostanze citotossiche, ignorando la diagnosi elementare: il suolo malato genera cibo malato, e corpi malati !!!
La pedosfera, questo sottile strato di vita concentrata
è un microbioma planetario che rispecchia il nostro
Gli stessi processi biochimici che deteriorano l’humus si riflettono nelle nostre membrane cellulari,
nella disbiosi intestinale, nell’infiammazione sistemica
(in termini più tecnici, la pedosfera è quella componente dell’ecosistema terrestre che comprende tutti i suoli del pianeta. È l’interfaccia tra la litosfera (rocce), l’atmosfera (aria), l’idrosfera (acqua) e la biosfera (vita)
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
La pedosfera è incredibilmente importante perché:
È l’habitat per miliardi di organismi (batteri, funghi, invertebrati)
filtra e purifica l’acqua
permette la crescita delle piante
regola i cicli dei nutrienti
sequestra carbonio
determina la qualità del nostro cibo)
Dalla terra deriva il nostro cibo
e noi siamo il cibo che mangiamo
Ogni molecola sintetica che disperde la vitalità del suolo attraversa le nostre membrane e altera il nostro DNA!
Questa è l’analogia fondamentale che la scienza moderna riscopre
L’Omeostasi Interrotta: pesticidi e paradossi biochimici
Quando combattiamo gli insetti con neurotossine, dimentichiamo che condividiamo con loro
gli stessi canali ionici, gli stessi neurotrasmettitori!
Il DDT, i neonicotinoidi, i piretroidi ( pesticidi come il glifosate), interruttori molecolari che non discriminano tra la zanzara e il neurone umano!
Distruggono tutto
La scienza dimostra: le acetilcolinesterasi dell’ape sono sorelle delle nostre. Gli organofosforici
che paralizzano il diaframma dell’insetto attraversano la barriera ematoencefalica umana
con la stessa affinità molecolare !
È un’analogia chimica perfetta:
i pesticidi sono a noi ciò che sono agli insetti : solo in dosi più diluite, in tempi più lunghi,
con effetti più subdoli ma non meno devastanti !
Biomasse e respiro: la Foresta come polmone
Abbattere alberi per produrre energia “rinnovabile
è come asportare tessuto polmonare per ossigenare il sangue: un paradosso biochimico, un cortocircuito metabolico! Un enorme controsenso
Le foreste sono organi respiratori del pianeta, non combustibile!!!!
Ogni ettaro di bosco maturo sequestra tonnellate di carbonio, regola il ciclo idrologico,
produce fitoncidi che modulano il nostro sistema immunitario.
La scienza forestale moderna conferma ciò che le medicine tradizionali
conoscevano: il “bagno nella foresta” (shinrin-yoku) riduce cortisolo e citochine infiammatorie.
L’aria boschiva è un farmaco aerosol che nessuna industria può sintetizzare!
una informazione in piu’:
I fitoncidi sono composti organici volatili prodotti dalle piante, specialmente dagli alberi, come meccanismo di difesa naturale. Il termine deriva dal greco phyto (pianta) e cide (uccidere).Queste sostanze chimiche, che includono vari terpeni e olii essenziali, sono particolarmente abbondanti nelle foreste di conifere e vengono rilasciate nell’aria, creando quel caratteristico “profumo di bosco” che percepiamo. La ricerca scientifica, particolarmente quella giapponese sullo “shinrin-yoku” (bagno nella foresta), ha dimostrato che l’inalazione di fitoncidi ha numerosi effetti benefici sulla salute umana:
riducono i livelli di ormoni dello stress come il cortisolo
abbassano la pressione sanguigna
migliorano la funzione immunitaria (aumentano l’attività delle cellule Natural Killer)
hanno proprietà antimicrobiche e anti-infiammatorie
migliorano l’umore e riducono ansia e depressione
I fitoncidi sono un perfetto esempio di come la salute degli ecosistemi forestali sia direttamente collegata alla salute umana: quando respiriamo l’aria di una foresta sana, il nostro corpo riceve letteralmente “medicina” dalle piante
Se la foresta non è sana, si verifica una situazione parallela a quella di un organo malato nel corpo umano, con conseguenze a cascata:
Produzione compromessa di fitoncidi: Gli alberi stressati, malati o danneggiati producono quantità significativamente ridotte di questi composti benefici. Una foresta degradata da inquinamento, parassiti, o gestione forestale inadeguata rilascia meno di queste sostanze curative.
Qualità dell’aria alterata, le foreste malate possono:
rilasciare meno ossigeno
filtrare meno inquinanti
0spitare più patogeni dannosi
presentare un microbioma alterato
possibile rilascio di sostanze nocive: Foreste contaminate da inquinanti industriali, pesticidi o metalli pesanti possono accumulare queste sostanze nelle loro strutture e rilasciarle nell’ambiente.
Effetto “malattia trasmissibile”: Come un organo malato può influenzare negativamente altri sistemi del corpo, una foresta non sana può diventare fonte di disequilibri ecologici che si propagano.
Ridotti benefici terapeutici: Gli studi scientifici sullo shinrin-yoku (bagno nella foresta) mostrano che i benefici per la salute umana sono significativamente maggiori in foreste primarie o ben conservate rispetto a piantagioni artificiali o foreste degradate o foreste di alberi OGM
Questo è un altro perfetto esempio di medicina analogica: la salute dell’ecosistema forestale e la salute umana sono interconnesse. Quando le foreste soffrono, anche noi ne risentiamo, proprio come quando un organo del nostro corpo è compromesso, tutto l’organismo ne subisce le conseguenze
I terpeni degli alberi sono messaggeri biochimici
che parlano alle nostre cellule in un linguaggio evolutivo antico, regolando l’espressione genica, modulando la risposta allo stress.
Questa è farmacologia ecosistemica, medicina analogica pura
OGM: Alterare il codice sorgente della vita
Come medici che modificano un gene senza comprendere la complessa rete di interazioni epigenetiche,
così alteriamo con Le OGM il genoma delle piante ignorando le cascate ecosistemiche che ne derivano
Gli organismi geneticamente modificati rappresentano un esperimento su scala planetaria, senza gruppo di controllo, senza possibilità di ritorno all’equilibrio precedente
La scienza dell’RNA interference, dei promotori virali, del trasferimento genico orizzontale ci mostra:
i genomi non sono sistemi chiusi, ma reti aperte.
Ciò che modifichiamo in laboratorio si propaga nell’ecosistema attraverso vie impreviste
Nel DNA vegetale sono codificati milioni di anni di co-evoluzione con microbi, insetti, animali, umani. Alterare questa partitura biochimica è come cambiare una nota in una sinfonia millenaria e pretendere di prevederne tutte le risonanze armoniche
Medicina Analogica: Il principio di somiglianza
Le medicine tradizionali quali l’ ayurveda, medicina cinese, erboristeria europea condividono una visione: la cura attraverso l’analogia: Similia similibus curantur, diceva Ippocrate. Il simile cura il simile!
L’organismo planetario e il corpo umano rispondono alle stesse leggi biofisiche
La moderna ecologia biochimica conferma:
i polifenoli delle piante medicinali, evoluti per proteggere gli organismi vegetali, attivano nei nostri tessuti risposte adattative simili. L’ormesi, la xenormesi, processi attraverso cui molecole di stress vegetale inducono resilienza umana
DI COSA STO PARLANDO?
Ormesi è un fenomeno biologico in cui piccole dosi di sostanze che sarebbero tossiche a dosi elevate producono invece effetti benefici. È essenzialmente il principio scientifico dietro “ciò che non ti uccide ti fortifica” : piccole dosi di stress biologico attivano meccanismi di protezione e riparazione che ci rendono più resistenti
Xenormesi (da “xeno” = estraneo) è un’estensione di questo concetto: le molecole di stress prodotte dalle piante per proteggersi possono indurre effetti benefici negli esseri umani che le consumano
Funziona così:
Le piante, quando sottoposte a stress (siccità, insetti, raggi UV), producono composti difensivi (antiossidanti, polifenoli)
Quando noi umani consumiamo queste piante, questi composti agiscono come “stressori benefici”
Il nostro corpo risponde attivando vie metaboliche protettive che migliorano la nostra salute e longevità
Questa è un’altra prova della profonda interconnessione tra salute vegetale e umana: le piante leggermente stressate producono composti che ci rendono più forti. È anche uno dei motivi per cui frutta e verdura biologica, cresciuta con meno protezione chimica, potrebbe contenere più di questi composti benefici
Ecco cosa fanno specificamente questi composti nel corpo umano:
Resveratrolo (uva, vino rosso)
Attiva i geni della longevità chiamati sirtuine
Ha potenti effetti anti-infiammatori
Protegge il sistema cardiovascolare
Migliora la sensibilità all’insulina
Combatte i radicali liberi (antiossidante)
Potrebbe inibire la crescita di alcune cellule tumorali
Sulforafani (broccoli, cavoli)
Attivano il percorso delle nostre difese antiossidanti
potenziano i sistemi di detossificazione del fegato
hanno effetti protettivi contro vari tipi di cancro
riducono l’infiammazione cronica
proteggono il cervello (effetti neuroprotettivi)
migliorano la salute intestinale
Terpeni (erbe aromatiche, agrumi)
Hanno proprietà antimicrobiche e antifungine
Alcuni (come il limonene) migliorano l’umore
Altri (come l’α-pinene) migliorano la memoria
Hanno effetti anti-infiammatori
Molti hanno proprietà analgesiche naturali
Proteggono le piante dagli insetti, ma proteggono anche noi
Fitoncidi (emessi dagli alberi)
Aumentano l’attività delle cellule natural killer del sistema immunitario
Riducono significativamente il cortisolo (ormone dello stress)
Abbassano la pressione sanguigna
Migliorano la qualità del sonno
Hanno effetti antimicrobici diretti nell’aria
Migliorano l’attenzione
È affascinante come questi composti, evolutisi per proteggere le piante, siano anche benefici per noi umani quando li assumiamo nelle giuste quantità: un perfetto esempio di come siamo biologicamente interconnessi con il regno vegetale
La medicina analogica non è metafora poetica
ma realtà biologica, dimostrata dalla metagenomica, dalla proteómica, dall’analisi dei network molecolari. Siamo ecosistemi aperti, in costante scambio con l’ecosistema che ci circonda. Questi campi scientifici hanno fornito prove concrete che la visione meccanicistica e riduzionista degli organismi come macchine genetiche isolate è scientificamente superata. Oggi sappiamo che la vita è un fenomeno di rete, con informazioni biologiche che fluiscono continuamente tra diversi organismi e l’ambiente
La resilienza come risposta
La Terra ha attraversato estinzioni di massa, ere glaciali, impatti asteroidali.
La domanda non è se il pianeta sopravvivrà, ma se noi, come specie, potremo adattarci
ai cambiamenti che abbiamo innescato
La scienza della resilienza ecosistemica ci insegna: i sistemi complessi possiedono punti di non ritorno,
ma anche capacità rigenerative straordinarie se lasciati operare secondo i propri principi di auto protezione
Siamo ancora in tempo, ma il tempo non è lineare nei sistemi complessi. Il cambiamento segue curve esponenziali, e noi siamo nel gomito della curva.
Ogni azione rigenerativa ora ha impatto moltiplicato, ogni inazione ha costi futuri incalcolabili.
L’Umana Misura
noi umani non siamo (e spero non saremo mai) in grado di controllare la complessità del nostro ambiente. Meglio, dunque, essere prudenti e affidarsi all’esperienza della natura, molto più anziana ed esperta di noi.
La vera medicina analogica è riconoscere che: siamo parte, non padroni;
siamo effetto, non solo causa; siamo organismi in un organismo più grande,
cellule nel corpo della Terra
E se vogliamo guarire, dobbiamo prima guarire ciò che ci contiene,
con l’umiltà di chi sa di non sapere abbastanza, ma con la determinazione di chi comprende che salvare la Terra è salvare se stessi
Questa è la vera medicina analogica: riconoscere nel battito del pianeta
il ritmo del nostro stesso cuore !
GRAZIE