LA COMUNIONE COME VOCAZIONE… VINCENDO IL DESIDERIO DI FUGGIRE
Nel precedente articolo ho parlato della solitudine come scelta e non come fuga. Ora voglio riflettere sulla COMUNIONE tra le persone come vocazione, come scopo… vincendo il desiderio di fuggire
Siamo stati creati, secondo me, non per stare semplicemente insieme, ma per stare BENE insieme.
Qui nasce una sfida, una scommessa: da singoli diventare umanitร .
ร un percorso impegnativo, che giร inizia nella coppia, ma si amplifica nei rapporti con i genitori, i fratelli, i parenti, per poi estendersi ai compagni di scuola, ai colleghi di lavoro, ai compagni di universitร e a tutte le persone che incontriamo lungo il cammino della vita.
La societร , inoltre, ci costringe a scegliere da che parte stare: destra, sinistra, centro… E chi non riesce a posizionarsi, spesso perchรฉ privo di mezzi o di lavoro, rischia di essere escluso.
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Il solitario trova crescita nel silenzio e nella pace interiore, mentre il “comunitario” affronta un caleidoscopio di emozioni e sfide: gelosia, invidia, rabbia, odio, prevaricazione, umiliazione, egoismo, possessivitร , violenza, distruzione.
Ma, nonostante tutto, la comunione rimane il nostro scopo e il fine dellโumanitร .
Ci vengono offerti strumenti preziosi: l’accettazione, la resilienza, la pazienza, lโabbandono fiducioso, la compassione, la clemenza, la temperanza, la dolcezza, la tenerezza, la creativitร , lโingegno, la fantasia.
Se il solitario sperimenta lโamore scoprendo la sua anima nella quiete della natura, il “comunitario” lo trova lasciandolo fluire nonostante le difficoltร .
Accogliendo lโamore con un cuore aperto e disponibile, senza farsi travolgere dalle resistenze altrui, la comunione diventa un percorso di elevazione. ร accettare gli altri per ciรฒ che sono e aiutarli a migliorare, perchรฉ cosรฌ miglioriamo anche noi stessi.
Ogni scambio autentico diventa un dono e una gioia. Tutti imparano da tutti, in una scoperta continua e reciproca. Ci sono anime da ascoltare, da curare, da guarire.
Ammiriamo il solitario che supera la paura di stare solo con se stesso non temendo la morte e ritrovando la sua anima in sintonia con la natura. Ma ammiriamo anche il “comunitario”, che vince la paura dellโaltro, del diverso, e lo integra nella propria vita.
Chi riesce in questo cammino porta con sรฉ gioia, sicurezza, rispetto e clemenza, comunicando con armonia e creando legami capaci di rendere il mondo un posto migliore.
Siamo creati per stare bene insieme, per godere gli uni degli altri, condividendo capacitร e talenti per il bene collettivo della Terra e di tutte le sue creature. Cosรฌ possiamo ammirare il coraggio, la fantasia, i capolavori di ogni genere e quella meravigliosa diversitร che continua a stupirci senza mai annoiarci.
Siamo tutti in viaggio verso una consapevolezza piรน grande, per elevare le nostre anime verso unโunica meta: insieme si puรฒ!
Eppure, mentre lโuniverso si espande e le galassie si allontanano lโuna dallโaltra, anche gli esseri umani sembrano separarsi, alimentando solitudini forzate, abusi, indifferenza, aviditร , guerra e odio. ร come se il desiderio di comunione si sporchi nel suo stesso tentativo, trasformandosi in isolamento.
Vorremmo fuggire, fuggire dagli altri perche’ ci fanno soffrireย con la loro indifferenza o crudelta’
… unโenergia dโamore, tuttavia, puรฒ salvarci.
Amore: una parola tanto abusata quanto potente. Aprire il cuore significa percepire lโaltro come un riflesso di noi stessi. Compassione per sรฉ e per lโaltro, che insieme formano un tuttโuno. Non lo afferma solo la religione, ma anche la fisica: tutto nellโuniverso รจ unificato.
Allora, le innocenti solitudini singole possono trasformarsi in comunitร !
Saremo come le galassie: apparentemente distanti, ma tutte in cammino verso un unico Creatore, dove ci fonderemo in una bellezza collettiva e divina.
Questo sarร il dono per chi lo vorrร , perchรฉ il nostro fine ultimo รจ la comunione con il Creatore, qualunque sia il nome con cui lo identifichiamo: il Grande Vuoto, il Nulla, Gesรน… Io lo chiamo e lo vivo come Dio.
Grazie per avermi ascoltata,
Carmen
www.spaziosacro.it

